Anthrax: Scott Ian, ‘Levate internet a chi scarica illegalmente’

Di Lucia Cal - 5 Novembre 2011 - 11:07
Anthrax: Scott Ian, ‘Levate internet a chi scarica illegalmente’

In una recente intervista rilasciata a Broward Palm Beach New Times, il chitarrista degli Anthrax Scott Ian si scaglia duramente contro il download illegale e contro chi ne usufruisce puntualmente. Infatti, non solo è convinto che gran parte dei fan non abbiano comprato l’ultimo disco degli Anthrax legalmente, ma suggerisce anche una sanzione esemplare contro chi scarica contenuti illegalmente: togliere il privilegio di poter accedere ad internet.

“Io non ‘penso’ che lo abbiano scaricato, sono adssolutamente sicuro che lo abbiano fatto. Oggi funziona così. La gente può prendersi i dischi gratis, sia che essi siano veri fan o qualcuno che voglia semplicemente sapere come sia. Non è questione di andare a controllarsi la musica. Ora, la puoi rubare, cosa resa possibile da internet. La gente lo sente un diritto, ora pensano che la musica sia gratis, ed è quello che si verifica in questi giorni, sia che tu sia conscio di rubare o meno. Prima di internet, l’unico modo in cui potevi rubare musica era di andartene in un negozio di dischi e uscire con qualcosa in mano, stavi rubando, ne eri consapevole. Nessuno va nei guai se ruba della musica, nessuno va nei guai se ruba dei film. Se vieni scoperto però vai nei guai. In internet, non c’è nessuna conseguenza per il furto, questo lo sanno. Sai, a meno che tu non sia un fottuto maniaco, allora ci sono conseguenze. Se venissi beccato, ci sarebbero delle conseguenze serie. Ma su internet, è una cosa che succede sempre più spesso, la gente vede sempre meno contenuti originali provenire dall’industria del cinema e della musica“.

L’artista conclude così il proprio legittimo sfogo: “Dovresti perdere interner. Questo è quanto, per te niente più internet. Davvero! Come se guidassi in stato di ebrezza, perdi il tuo privilegio di guidare. Se scarichi illegalmente, perdi il privilegio di usare internet. La condanna deve essere proporzionale al reato commesso. Perché questi provider non bloccano i siti di torrent e non li sanzionino seriamente, non ne ho idea. Chiunque si lamenta dei trilioni di dollari che vanno persi, ma nessuno fa niente per impedirlo. Credetemi, se potessi fare qualcosa contro tutto questo, lo farei“.