Rock 'n' Roll Stoner

Are You Experienced? – Cani Sciorrì

Di Roberto Castellucci - 11 Maggio 2022 - 2:20
Are You Experienced? – Cani Sciorrì

Il nuovo appuntamento con la rubrica Are You Experienced? ci ricorda che il Rock’n’Roll, oltre a rappresentare un gran bello stile di vita e ad essere un ottimo mezzo per distinguersi dalle masse sempre più addomesticate, nella sua forma autentica si identifica principalmente con l’istinto, il sudore, la passione e tanto divertimento. Dedico questo articolo a tutti coloro che sentono di aver perso un po’ di vista la strada maestra, anche perché dopo tanti anni di lavoro-famiglia-mutuo-bollette mi sento ormai parte integrante della categoria…oggi ospitiamo nella nostra rubrica dedicata all’Underground il trio piemontese Cani Sciorrì, responsabile da più di 20 anni di far piombare sulle ignare teste dei fans un mostruoso mix di Grunge, Stoner, Rock’n’Roll e chi più ne ha più ne metta. Tiriamo quindi fuori dal garage la gloriosa Fiat Panda modello “scatoletta”, quella nata negli anni ’80 che non si rompeva mai e che ancora oggi vediamo rombare impertinente per le vie d’Italia, riempiamola di birre in lattina e vino in cartone (così ce ne sta di più) e partiamo per una bella esplorazione selvaggia del sottobosco Underground nostrano: state tranquilli, guidano i Cani Sciorrì! Beh, a pensarci bene, tanto tranquillo non ci starei…

 

Ciao ragazzi, benvenuti su Truemetal.it! Iniziamo con le presentazioni di rito e partiamo con un po’ di Storia: quando, come e perché sono nati i Cani Sciorri? E soprattutto, che diamine significa Cani Sciorri? Nella pagina Bandcamp del vostro album “Parte I”, un Vostro fan francofono vi ha chiesto “I cani corrono? Perché?”…insomma, cosa ne sa lui più di noi?

Ciao Roberto e ciao a tutti…i Cani Sciorri sono nati circa nel 1999/2000 da 3 scapestrati che si trovavano in sala prove a fare Grunge, sognando di diventare come i loro idoli. Decidono di registrare “Club” nel 2001 portando il disco live a feste della birra, feste dei coscritti e in tanti posti marci della provincia cuneese. ‘Dopo molti incidenti di percorso’ (citazione di “Stop” da “Flat”, 2003, ahahahah) trovano la quadra con Daniel alla batteria nel 2003 che nella telefonata di ingaggio disse: ‘se fate roba tipo Cremonini io non ci sono’…venne a fare una prova e fu subito fuoco…da lì cominciò la nostra vera avventura. Cani Sciorri arriva da…’cani caganti’; la ‘sciorta’: quella che hai il mattino del post-sbronza. Dell’amico francofono…boh? Vai a sapere…ci siam chiesti la stessa cosa…ahahahah

Sono sempre più convinto che fondamentalmente sia futile parlare di generi e sottogeneri musicali, ma è pur vero che ogni tanto bisogna mettere un po’ d’ordine. Come definireste la Vostra musica? Io ci sento tanto Stoner, Hard Rock, Grunge, un bel po’ di Noise, parecchio Rock ‘n’ Roll (quello buono, marcio e con i suoni zozzi). Praticamente si capisce fin da subito che siete nati negli anni ’90 (quelli buoni). Da quali correnti musicali e/o gruppi vi sentite maggiormente influenzati? (Chi ha detto primissimi Marlene Kuntz, quelli di “Catartica”? Venga fuori subito!)

Noi sguazziamo nei generi che hai elencato! Molto Grunge e Rock’n’Roll zozzo con un sentore di Noise che si è amplificato molto di più negli ultimi dischi. Siamo stati influenzati un po’ da tutto ciò che ci piaceva di quegli anni, infatti durante la composizione dei pezzi citiamo un gruppo per riconoscere un riff, tipo: ‘attacchiamo il pezzo Lizard al giro Grunge, poi si va sullo stacco Harkonen‘ lo facciamo tutt’ora, ahahahah!

Cher: siamo concittadini dei Marlene (Marlene Kuntz e Cani Sciorrì sono di Fossano-CN) e Cristiano (Godano, voce e chitarra) lo conosco da quando son bambino perché era amico di mio fratello. Ricordo perfettamente quando mi fece ascoltare il disco di Cristiano…dissi subito che volevo raggiungere più o meno quelle sonorità, lo chiamai di nascosto dal telefono di casa e chiesi 2 dritte su ampli e chitarre, così comprai ‘na chitarra e n’amplino sgualfi‘ che mi permisero di poter iniziare a rompere le palle con fischi e distorsioni in casa dei miei…

Daniel: che dire…”Catartica” e “Il Vile” li ho consumati nel walkman da ragazzino!!! Non ti nascondo questo: sapere che i Marlene erano cuneesi come me mi ha caricato un botto…stesso posto, stessi stimoli, stessa desolazione di provincia, stesse possibilità, stessa gente e stesso piattume…questo pensiero mi ha fatto capire che le cose si possono fare…serve sempre aver culo, ma puoi suonare la tua musica. Devi crederci e dare tutto quello che hai. Camparci è praticamente impossibile, ma basta saperlo e non pensarci. Andare dritto per la strada che uno si sceglie e non pensare mai di fare musica per piacere agli altri, devi sempre piacere prima a te stesso. Poi fanculo, se quello che uno tira fuori piace…ben venga! Ad ogni modo, la parentesi Marlene ci sta, ma non credo che musicalmente abbiamo molto in comune a parte lo stesso CAP e forse amare i Sonic Youth e i Butthole Surfersahahahah…abbiamo tutti ascolti e background totalmente diversi, ma alla fine le nostre influenze sono molto simili: non è la band, la corrente o lo stile musicale che ci interessa e colpisce, ma l’attitudine, se c’è.. si sente per forza! Lasciamo ai giornalisti sgrovigliarsi la testa in cerca di dare un nome al genere che facciamo…ahahahah!

Parlando dei testi, cantati rigorosamente in Italiano: quali sono le tematiche preponderanti esposte nei Vostri versi? Quali aspetti dell’animo umano vogliono esplorare le Vostre ardite metafore e le Vostre numerosissime licenze poetiche? Mi sono accorto che nel brano “Fuja Fuja”, presente in “Parte I”, si ripete spesso che siete fuori di testa, dimostrando come già ben prima dei Måneskin ci fossero artisti con questa caratteristica…ma ‘sto Damiano almeno un caffè ve lo ha offerto?

Cher: sinceramente il caffè o meglio ‘na birra ci piacerebbe farcele offrire dalla bassista, ahahahah! Con gli altri si potrebbe jammare alla grande e magari farci dare dei consigli sull’abbigliamento da sfoggiare durante i concerti…a me sinceramente piace abbastanza la voce di Damiano che graffia con ironia il tutto.

Daniel: sono sincero, inizialmente ho apprezzato l’operazione commerciale di buttarli nello star system così a cazzo di cane, mi son detto: stai a vedere che magari aiuta a far tornare un po’ di Rock nelle radio…poi con il passare del tempo…da Sanremo a Eurovision, dai Rolling Stones e tutto il resto mi hanno davvero rotto le palle. Mica colpa loro, fanno bene a fare tutto quello che gli dicono di fare…porca troia chi non lo farebbe a vent’anni…il problema è che tutto questo non fa bene al Rock, fa solo credere alle nuove generazioni che quello è il Rock! E per come è costruito…per me vale come la Trap: meno di zero. E poi dai, il Glam anni ’80 mi ha sempre fatto accapponare la pelle, figurati vederlo adesso da dei pischelli romani. Una riflessione: la differenza tra Damiano e Achille Lauro? Per me nessuna! La musica ormai è tutta omologata anche se i generi sono diversi. Sarò vecchio, ma è cosi. Sai come quando si diceva: ai miei tempi, quella era musica, non questa qui…vabbe’…sono arrivato allo scontro generazionale, ma ne sono orgoglioso…ahahahahah….in “Fuja Fuia” si parla delle brutte figure che uno fa quando magari è un po’ alticcio in tutti i sensi, o quando tiri una scorreggia (come Biden, ahahaha) o ti vedi con una persona e tutti lì a fare ‘ci ci ci ci e questo, quello, cosa fa, cosa ha detto’…nei paesini piccoli si parla troppo e molto ma siamo fuori di testa e non ce ne frega un cazzo. I nostri testi vanno molto a sentimento e ad emozioni che si provano in quel momento. Addirittura certi li abbiamo scritti in studio poco prima di registrare le voci. Altre volte, Cher si mette a casa in rilassamento totale, con un vecchio multitraccia su Minidisk o ultimamente con una scheda audio e un PC, elabora la voce e i cori stravolgendo a volte il senso che avevamo del pezzo strumentale.

Conservo lontani ricordi di Vostri concerti in giro per i pub della nostra provincia di Cuneo, e del gran casino che piantavate sul palco. Stando a vedere dalla vostra pagina Facebook sembra che non sia cambiato molto…per dirla in un’altra maniera, continuate imperterriti a calcare i migliori palchi dell’Underground italico. Tuttavia, voci incontrollate mi dicono che avete concluso con successo ben due tour esteri, uno in giro per l’Europa e addirittura uno negli USA. Sembra opportuno a questo punto aprire due sezioni distinte in cui vi invito a raccontare le belle esperienze vissute in queste occasioni, sempre che le estreme gozzoviglie non abbiano azzerato la maggior parte dei ricordi…

CANI SCIORRI EURO TOUR

Daniel: eh…sono 3 Tour…abbiamo fatto due Tour europei. Il primo nato abbastanza per caso. Avevamo fatto un pezzo per una compilation tributo ai Cherubs, band che amiamo di Austin, TX. Pensa quanto tempo fa, i contatti erano tramite Myspace. L’etichetta era americana, mi pare fosse il 2007. La compilation è poi uscita nel 2016. Nello stesso momento i Cherubs sono ritornati a suonare (erano fermi dal ‘94) e io che ho fatto? Ho scritto un po’ timidamente e un po’ da sfrontato a Brent (Prager, batterista) su Facebook.  ‘Hey, sono Daniel, abbiamo suonato “Zip-up Boots” nella compilation, se venite in Italia noi suoniamo volentieri con voi!‘ E lui mi risponde: ‘Noi vogliamo venire in Europa!’ Pronti, via. Ho chiamato Manuel Veniani, amico di Milano che aveva masterizzato quella famosa compilation e in poco tempo abbiamo tirato giù 8 date in Europa e fatto venire loro nel Vecchio Continente per la prima volta. Era il Marzo del 2017. Non ci sono parole per descrivere quei giorni, in poche ore ad Amburgo abbiamo capito che, nonostante la distanza tra Austin-TX e Fossano-CN, avevamo esattamente la stessa cosa dentro. 8 date meravigliose, come le ore passate nel van o in giro per le città da fottuti turisti. Il nostro legame è diventato pazzesco ed è stato l’inizio di una meravigliosa amicizia. Amicizia che ci ha portato a volare in Texas per trovarli e registrare il nostro “Parte I”. L’anno successivo abbiamo fatto il secondo Tour ed è stata più o meno la stessa formula. Questa volta con i Distorted Pony da Los Angeles, anche loro fermi da metà anni ‘90. Sempre con l’aiuto del buon Manuel abbiamo messo su un gran bel Tour: 16 giorni, 14 date, 7 stati, 8mila km. Anche qui, come con i Cherubs, la sintonia è stata immediata e totale. Da poco è uscito anche il loro disco live ad Amburgo, penultima data del Tour dove abbiamo suonato con loro il brano “Splinter” presente nel loro album Punishment Room. L’interno è pieno zeppo di foto di quei giorni: l’ho messo sul piatto pochi giorni fa e sono sincero: mi sono commosso nel riascoltare quello show e rivedere le nostre foto.

Con i Cherubs
Con i Distorted Pony

CANI SCIORRI USA TOUR

Il Tour negli States è stato un sogno che si realizza. Una di quelle cose che quando sei ragazzino e inizi a suonare ti dici: voglio suonare in America! Beh, a volte non crediamo ancora di averlo fatto. Ma ritornando a cosa si diceva qualche riga sopra: se uno vuole una cosa, fa di tutto per prendersela! E’ andata più o meno così. Nel primo viaggio in Texas abbiamo conosciuto gli amici dei Cherubs, tra questi Nathan che suona nei We Are The Asteroid. Il nostro “Parte I” è stato pubblicato negli States dalla label americana Forbidden Place Records, la stessa loro. Ho pensato: ‘perché non provare a capire se si può fare un Tour insieme’ e ho scritto a Nathan. Boom! Detto, fatto! E nel Maggio 2019 eravamo di nuovo su un aereo. Abbiamo così colto anche l’occasione per registrare il nostro ultimo lavoro a Los Angeles al Total Annihilation Studios di Eddie (Rivas, chitarra e voce) dei Distorted Pony. Come si dice, due piccioni con una fava, ahahaha! Il Tour è stato pazzesco, sembrava un film. I paesaggi, le città, le macchine, i bar, le persone…siamo partiti da Chicago, saliti a Minneapolis e poi attraversando l’Iowa, il Missouri, l’Oklahoma siamo arrivati in Texas: 9 date con i We Are The Asteroid. Persone incredibili e meravigliose. Meglio evitare i racconti nei motel prenotati in nottata con il telefono dopo il live, ahahaah. Siamo poi volati nuovamente a Los Angeles, abbiamo fatto i turisti e suonato anche lì con l’altra band di Eddie, i Leopold. Cosa dire? 10 date e 8 stati attraversati…non vediamo l’ora di tornare e ci stiamo lavorando! Con l’occasione ringraziamo la nostra famiglia di Austin e di Los Angeles, ma anche Cale e Tony della Forbidden. Ci mancate tutti terribilmente, ma ci rivedremo presto! Tra l’altro durante la pandemia mi ha scritto da Chicago Dave del Live Wire, il locale dove abbiamo suonato, mi ha chiesto se ci poteva interessare avere la registrazione del nostro concerto, abbiamo detto: cazzo sì, manco sapevamo che ci avessero registrato! Quella poi era la prima data del Tour. Recuperate le tracce pagando un prezzo simbolico (era per sostenere i locali nel lockdown) Eddie ha mixato e la Forbidden lo ha fatto uscire sulla sua pagina Bandcamp. Tutto il ricavato dal download abbiamo scelto di donarlo al locale per ‘sta cazzo di pandemia. Ci ha fatto un sacco piacere sapere che hanno ricevuto una gran bella cifra! Andate a sentirlo: “Cani Sciorri-live in Chicago-17 Maggio 2019″.

Dura la vita in Tour
Dura la vita in Tour – 2 (con i We Are The Asteroid)

Mi piacerebbe che faceste una breve carrellata dei Vostri lavori, pensando ai Nostri Lettori che ancora non conoscono la Vostra produzione. Mi incuriosisce molto, ad esempio, il “conto alla rovescia” nei titoli dei Vostri album, iniziato se non sbaglio con “Parte IV”. In buona sostanza, quali sono gli album dei Cani Sciorrì preferiti dai Cani Sciorrì?

Allora, dopo “Club” (2001) abbiamo registrato “Flat” nel 2003, una demo su CD-R. Il conto alla rovescia inizia con “Parte V” uscito solo in CD, di cui ora non esiste più nessuna copia fisica, solo online. Non ricordo bene come mai è nato questo countdown, ma ci piaceva e ci ha risparmiato un sacco di tempo nel discutere i titoli, ahahahaha. Da “Parte IV” abbiamo stampato sempre su vinile. Siamo legati a tutti i nostri dischi, anche perché’ fotografano bene chi eravamo in quel momento preciso. Non possiamo e non vogliamo scegliere, ognuno racconta una storia, una storia che cambia di anno in anno come di disco in disco. Il nostro preferito? Il prossimo, ahahaha!

E’ giunto il momento delle indiscrezioni e delle anticipazioni…cosa stanno preparando i Cani Sciorrì per gli attuali e i futuri fans? Qualche nuovo tour, pandemia permettendo, o addirittura un nuovo album?

Nuovo album e nuovo Tour. In realtà stiamo lavorando negli ultimi due mesi ad una cosetta che registreremo a breve, ma per ora nessuna anticipazione. Vogliamo ancora capire bene che forma prenderà! Possiamo dire che di quest’anno butteremo fuori qualcosa…

Vi ringraziamo per il Vostro tempo e per la simpatica chiacchierata. Come di consueto, se Vi fa piacere, concluderei la faccenda lasciando a Voi il compito di rivolgere un saluto ai Nostri Lettori…con l’obiettivo di convertirne la maggior parte al Vostro Credo, ovviamente!

La musica sembra sia ripartita dopo questi due anni di merda…quello che possiamo dire è di muovere il culo e andare ai concerti…se poi passiamo vicino alla vostra città, vi aspetteremo con la birra in mano e cercheremo di farvi fischiare le orecchie!

I Cani Sciorri vi aspettano online e sotto ai miglio peggiori palchi dell’Underground nostrano. Cliccate sui numerosi collegamenti visibili nell’intervista che avete appena letto e, se li incontrate prima di me, chiedetegli se ‘Sciorri” si scrive con o senza accento…io non l’ho ancora capito! Buon ascolto a tutti!

 

I Cani Sciorri sono:

Alessandro “Cher” Cerrato: voce, chitarra

Daniel Daquino: batteria

Marco Giaccardi: basso