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Cold Moon (Allein)

Di - 20 Febbraio 2005 - 0:00
Cold Moon (Allein)

 

Prendendo spunto dall’interessante split ad opera di Winds of Funeral e Cold Moon, intitolato The Black Alliance (qui la recensione), è d’obbligo capire qualcosa in più su queste due realtà. La parola va ai Cold Moon ed in particolare ad Allein:

Innanzitutto i miei complimenti per il buon risultato ottenuto.
Ti ringraziamo.

So che è un po’ scontata come richiesta, ma molti non conoscono per nulla la vs. realtà musicale. Provate ad accendere una torcia nel buio che vi circonda presentandovi.
I Cold Moon nascono verso la fine dell’Ottobre 2003 con il solo intento di suonare black metal, senza contaminazioni, sullo stile dei primi anni ‘90. Cominciammo già da subito a scrivere le lyrics e i vari riff che faranno parte del nostro primo demo Introspective Vision of an Eternal Journey limitato a 300 copie, uscito agli inizi del 2004. Seguiranno alcuni concerti con altre band underground pugliesi e quindi l’idea dello split con i Winds of Funeral.

I Cold Moon sono nati recentemente, venite da altre esperienze musicali o siete al vs. battesimo artistico?
Abbiamo suonato entrambi in alcune band locali, poi decidemmo di formare un qualcosa che rispecchiasse le nostre vere identità.

Si trattava sempre di black metal? Vuoi dirci qualcosa in più a riguardo?
Prima che io e Ratsel intraprendessimo la strada Cold Moon abbiamo suonato in gruppi locali ma senza alcun esito.

Per fare qualche nome, a chi sentite di ispirarvi per la composizione dei pezzi? Stilisticamente siete molto legati al filone raw black metal…
Si esatto. Come chiaro dal primo ascolto, nella musica dei Cold Moon si puo’ notare benissimo la vena stilistica dei Dark Throne ma cerchiamo sempre di avere un sound più personale inserendo stacchi di arpeggi o melodie più malinconiche, in modo da creare un sound che comprenda un pò in generale i diversi stili che il black offre. Infatti, in “Darkest Soul” del precedente demo c’è un riff portante alquanto melodico. Non ci standardizziamo su uno stile copiando qualcosa che una band abbia già scritto.

Spesso le band black sono formate da pochi membri, voi attualmente siete in due e vi immagino affiatati, cosa vi lega?
Proprio da poco i Cold Moon sono in tre, Victor è entrato in pianta stabile come chitarrista. Credo che il black sia fatto da poche persone e sono davvero rari gli elementi che vogliono intraprendere questa via musicale, perciò è difficile trovarne; poi non è detto che un membro sia quello giusto e più che altro non è sempre interessato a questo tipo di musica. Secondo poi, il black è un genere che non richiede molti musicisti dato che è semplice nella composizione, almeno per quanto riguarda quello raw.

Puoi dirci qualcosa di più riguardo al nuovo acquisto? Secondo te cosa guadagnerete con la sua partecipazione?
Chi suona nei Cold Moon sa che va incontro alla serietà e soprattutto al rispetto reciproco, nessuna ideologia da rock star nè da fenomeni. Victor sarà di grande aiuto sia per le capacità compositive che per l’ambito live. Più in là nel tempo darò una definizione più precisa sull’argomento dato che è entrato da poco.

In questo periodo sto ascoltando molto depressive/suicide black metal, che sembra essere sempre più un trend/moda. Cosa pensi di questo filone in continua crescita?
Bella domanda… me lo chiedo anche io molto spesso. Al giorno d’oggi escono sempre più band depressive e NSBM. Riguardo le prime penso che il genere in sè per sè non sia male se fatto come si deve, però ho sempre ritenuto il black come musica d’impatto e cattiveria. Certo parlo dal punto di vista musicale, poi le liriche potranno anche parlare di tali concetti. Per le seconde credo che musica e politica non debbano avere niente a che fare a meno che non venga preso il lato esoterico di tale concetto. Ho letto alcuni proclami che non c’entrano e che non devono avere nulla a che fare con questa musica. Questa è solo la mia opinione.

Quindi non siete una band politicizzata. Quali tematiche vi fanno da spunto per le lyrics?
No assolutamente no! I Cold Moon esprimono tutto ciò che è irreale. Nulla che abbia a che fare con la razza umana e col mondo che la circonda. Le lyrics esprimono pensieri e concetti introspettivi che vanno al di fuori della realtà e della religione. Esistono solo immagini legate alla natura e alla misantropia, le tematiche spaziano e non girano intorno ad un unico punto.

Ascolti molta musica di solito? Suoni black metal ma ascolti anche altri generi?
Si ascolto tanta musica, dall’underground italiano al thrash dei primi anni ’80 fino al death metal primordiale.

Come è nata l’idea di collaborare alla realizzazione di questo split? Perché proprio queste due band hanno scelto di unire reciprocamente i loro sforzi?
L’idea ci è stata proposta da Drengot (Winds of Funeral) verso la fine dell’estate scorsa. Eravamo due band dell’underground pugliese (attualmente ci siamo spostati per motivi personali), lui ci propose questa collaborazione e ci spiegò nei dettagli quello che erano intenzionati a fare. Accettammo il lavoro collaborando nella progettazione del tutto, dalle song al booklet. Il risultato è quello che avete tra le mani e che avete potuto ascoltare.

Dall’ascolto emerge chiaramente una certa differenza sonora tra le due coppie di tracce, si tratta soltanto di scelte artistiche? 
Non sappiamo quale sia il metodo di registrazione adatto per i Winds Of Funeral. Credo comunque che il nostro debba essere differente dal loro, sono due stili distinti che suscitano emozioni distinte e questo si deve capire anche dall’espressione del suono. Per noi poi, la diversità si nota anche nei confronti del demo precedente Introspective Vision of an Eternal Journey, la musica cambia rispetto a quella dello split proprio perché le song di entrambi i lavori sono diverse stilisticamente. Poi i pezzi di Introspective Vision… li ha scritti Ratsel, mentre di quelli in The black Alliance me ne sono occupato io. Per questo piccolo lavoro abbiamo scelto tale registrazione perché l’abbiamo ritenuta adatta al genere di canzoni proposte.

Molte band passate, presenti e probabilmente future, evitano ed eviteranno di suonare live, voi cosa pensate di questa attitudine e della promozione tramite i concerti?
Suonare dal vivo è un buon mezzo di pubblicizzare la propria band, ma a volte comporta troppi fastidi e incomprensioni sia tra le band sia tra chi gestisce il tutto, quindi comprendo tali band che tra l’altro sono spinte anche da una scelta e da una filosofia di vita.

Se qualcuno volesse vedervi dal vivo avete in programma qualche data live?
Certo. Abbiamo suonato anche in passato e sono state organizzate date per i prossimi mesi nelle città di Roma e Lecce con band dell’underground italiano. Certo non siamo una live band al 100% ma neanche al 50%! Comunque tutto verrà diffuso e fatto sapere sul nostro sito www.grimcoldmoon.net .

Facciamo un salto in avanti senza pensare. Per cosa vorreste essere ricordati negli anni futuri? Qual è l’elemento che vi preme maggiormente che emerga dal vs. messaggio?
Nessun ricordo, nessun messaggio. Non siamo mica una band pop. Non pianifichiamo alcuna aspettativa.

Ora una domanda che vorrei fare ad ogni black metal band: chi non segue il black lo accusa di essere un genere chiuso e retrograde, voi cosa rispondereste ad affermazioni di questo tipo?
Perché dovremmo pensare a loro? Che non lo ascoltino.

Quali sono i vs. progetti a lungo o breve termine?
Portare avanti i Cold Moon soprattutto dopo la new entry in pianta stabile del nuovo chitarrista Victor.

Se vi chiedessi di segnalarmi qualche nome emergente in ambito black metal e non, quale vi sentireste di consigliare del panorama italiano?
Non abbiamo voglia di fare pubblicità a nessuno, i gruppi con cui siamo in contatto possono affidarsi al nostro supporto.

Non può mancare il finale canonico. Lasciate al pubblico di Truemetal un messaggio.
Stay true, stay evil, stay cold. Cold Moon Rules!

Grazie mille per la collaborazione ed in bocca al lupo per il futuro.