Vario

Custard (Chris Klapper)

Di Keledan - 9 Gennaio 2002 - 19:18
Custard (Chris Klapper)

Se il calderone del power metal italico da qualche anno sembra saturo all’inverosimile, quello tedesco non è certo da meno, ma  continua in maniera imperterrita a sfornare delle ottime bands in grado di competere con gli acts più quotati. I grandiosi Custard, la band di cui ci andremmo ad occupare per questa prima intervista, sicuramente  fra qualche anno potranno seriamente ambire alla leadership della scena melodic power teutonica. Con tre album alle spalle, l’ultimo dei quali il fantastico “For my king”, i nostri amici si fanno portavoci di un power metal di classica ispirazione fantasy che ricorda molto da vicino le lezioni impartite dai maestri Blind Guardian ed Heavens Gate. Ad un approccio molto superficiale la band potrebbe essere etichettata come il solito clone di turno, ma se saprete sorvolare su alcuni aspetti e leggere dietro le righe, sono sicuro che vi ritroverete davanti ad un’ottima band, in grado di dire la sua senza sfigurare affatto.

Lascio dunque la parola al batterista Chris Klapper, portavoce del quintetto teutonico.

Ciao Chris, allora prima d’incominciare vorrei che ci presentassi i Custard facendo magari un resoconto di ciò ch’è accaduto dalla vostra formazione sino ad oggi.
Beh, inizio col dirti che i Custard non sono una band tanto giovane. Io stesso ho formato il primo nucleo della band agli inizi degli anni ottanta con l’unico scopo del divertimento. Però dopo un paio di anni mi accorsi di essere totalmente insoddisfatto della nostra situazione che si presentava sempre più stagnante, così mi decisi a cambiare alcuni dei componenti, indirizzando il suono dei Custard dal sound degli esordi, verso lidi più power metal oriented. Con la nuova line-up registrammo il nostro primo minicd “God of  storm” che, con nostra gradita sorpresa, fu accolto molto bene dalla stampa specializzata. I consensi ricevuti del mini cd ci permise di pianificare il nostro primo tour come spalla degli Skyclad, alla fine del quale ci ritrovammo ancora una volta in studio di registrazione per incidere il primo full lenght album. Il risultato delle sessioni di registrazione fu “Kingdom of your life” che non fece altro che consolidare il nostro status di underground band, ottenendo sempre più consensi favorevoli. L’ottima accoglienza che il disco suscitava in ogni recensione, almeno nella nostra patria, ci catapultò da un palco all’altro della Germania in un numero immaginabile di live acts infuocati culminati con la nostra partecipazione al Waken Open Air festival del 1998. Dopo questo tour de force, decidemmo che ci saremmo presi più tempo per registrare il nostro nuovo album per dedicare molto più tempo songwriting, e quando giunse il momento di entrare in studio decidemmo di allargare la nostra formazione inserendo un vocalist di ruolo.
Infatti, mi devo complimentarmi con voi per l’ottima scelte del nuovo vocalist, ma dove avete trovato uno screamer di razza come Guido?
All’epoca delle registrazioni del nostro debutto “GOS” ci trovavamo in uno studio di registrazione vicino a Dortmund. La band in cui aveva suonato in precedenza Guido, ovvero gli Avalanche, avevano registrato il loro disco qualche settimana prima di noi, così quando noi siamo entrati in studio per le registrazioni del mini, il loro album era in fase di mixaggio. Nelle ore di pausa delle registrazioni mi misi ad ascoltare quel disco e fui veramente sorpreso da quella stupenda voce, tanto da proporre a Guido di entrare a far parte in pianta stabile della band. Purtroppo lui era molto soddisfatto degli Avalanche e non li voleva abbandonare proprio dopo aver registrato il disco. Ma questo non mi ha fatto mai perdere d’animo, e così quando il materiale per il nuovo disco era pronto, decisi di telefonargli invitandolo a partecipare ad una jam session da studio. Vuoi sapere quale fu il risultato? Dopo un paio di ore avevamo un nuovo singer. Ti giuro mi dispiace veramente per gli Avalanche e gli chiedo umilmente scusa, ma credo che i Custard abbiano fatto la giusta scelta.
So ch’è questa è una domanda che ti sei sentito fare un sacco di volte, ma qualcuno pensa che il nome Custard sia inadatto per una band di power metal, tu cosa rispondi?
Si in effetti dall’uscita del nostro primo mini siamo stati vittime di questa domanda, ma non tutti sanno che cosa c’è dietro il nome Custard (letteralmente “mermellata” NdBeppe). In effetti è un nome strano che abbiamo scelto quando suonavamo un thrash metal che a livello lirico era caratterizzato da una grossa componente fun, e quel nome era perfetto. Quando decidemmo di spostarci verso versanti più power, capimmo che quel nome ci avrebbe potuto portare dei probblemi, ma perché cambiare? Non è un nome che ha un significato profondo, ma ancor’oggitutti si domandano del suo reale significato.
Mi spiegheresti che cosa intendete con il titolo “For my king” e che cosa vuol rappresentare il guerriero in copertina.
Heavy Metal!!!! Ognuno di noi ha un proprio re, un idolo per il quale sarebbe disposto a fare tutto, proprio come il guerriero rappresentato in copertina ch’è pronto a  combattere in difesa del suo re. Per il proprio re tutti siamo più forti e pronti a morire per lui.
Chris adesso ti tocca un domanda alquanto delicata, potresti parlarci dell’odierna scena metal tedesca facendo un riferimento particolare alla frangia power metal, secondo il tuo parere ci sono delle bands poco conoscite che meriterebbero più attenzione?
Beh, vedi in Germania ci sono un sacco di ottime power metal band che si sono formate negli ultimi anni, e quindi come potrai ben pensare è molto difficile crearsi un seguito di fans, tra l’altro molte di queste new comer sono composte da ottimi musicisti, ma purtroppo non disponendo di grosse possibilità economiche e non essendo supportati da qualche rinomata label, non riescono a raggiungere il grosso pubblico, il che è un vero peccato. Sai qui da noi è molto difficile organizzare dei mini tour se non sei ti affidi ad un’ottima booking agency. Così si può essere degli ottimi musicisti senza che nessuno conosca le tue potenzialità artistiche. Io penso che ogni band che sappia cosa significa suonare in una stanza buia ed umida, debba avere anche una benchè minima chance per poter esprimere tutto il suo valore. Chi meglio di me sa cosa vuol dire per una band autoprodursi un disco? Penso che ogni piccola band che ci riesce dovrebbe, essere lodata per quello che fa, e il più grosso paradosso sai qual’è?
No quale
I grossi nomi della scena organizzano dei concerti solo dopo aver registrato un disco o per fare promozione, le piccole bands come la nostra suonano ogni sacrosanta settimana.
Io invece  immaginavo che in Germania fosse tutto rose e fiori, invece mi sbagliavo….
Si, è duro da noi farsi le ossa per una giovane band. Quando fai parte di una band poco conosciuta, devi suonare in continuazione, suonare da per tutto e molte delle volte i concerti o sono organizzati male o non ti pagano (azz.. all’ora come da noi in Italia, NdBeppe). Quando nessuno ti conosce la promozione te la devi fare da solo, ti devi attaccare i flayers sui muri e via dicendo, e quando arriva il giorno del concerto magari di fronte al palco vedi solo una ventina di tuoi amici, e ti verrebbe voglia di mollare tutto. Ti ripeto è molto duro andare avanti, e purtroppo molte bands si sciolgono per questo.
Altro domandone…. ti sei mai domandato perché proprio la Germania ha assunto la leadership nel campo classic metal quando le bands americane e quelle inglesi si dissolvevano inesorabilmente nel nulla?
Penso che uno degli aspetti principali del power metal di casa nostra sia il genere di fratellanza che circonda le bands. Come certo saprai, negli Stati Uniti le redini sono da sempre nelle mani di un colosso della portata di MTV, quindi se non segui le mode, non sei niente di speciale e quindi nessuno ti fila, al contrario di noi che possiamo sempre contare sul supporto di molti “brothers and sisters”. Credo che laggiù conti di più l’immagine, l’aspetto esteriore, e più sei estremo, in ogni senso della parola, più sei rispettato. Spero di non trovarmi mai in una sitazione del genere, credo che sia difficile addomesticare con il power metal tanti “lupi affamati”. Questa è la mia opinione e spero che nessuno si offenda. Per quanto riguarda la scena inglese non so, non ho un’idea, forse suonare power metal è troppo glamour per chi ha a che fare ogni giorno con la “working class”, ah, ah, ah.
Molti detrattori affermano che il metal è un genere musicale sterile e sorpassato, non in grado di apportare nuove idee perché tutto quello che c’era da esprimere è stato fatto in passato, tu come la pensi?
Si, negli ultimi anni è molto faticoso apportare delle nuove componenti all’interno del genere metal, non come quando lo fosse negli anni ottanta. Ogni band è alla ricerca di una piccola sfumatura che rappresenti il loro trademark. Oggi non puoi dire “noi suoniamo solo metal” perché saresti un’anticonformista, è meglio dire ” noi suoniamo power-grincore-epic metal e la nostra specialità è suonare ogni canzone con una corda per ogni chitarra, e il nostro cantante è un cane, ecc…..”, mi capisci. Ogni band cerca di fare qualcosa di diverso, e forse ha pure ragione. Beh, io suono power metal perché è un genere musicale che sento dentro, una musica che mi esce fuori spontaneamente, e quando qualcuno si annoia ad ascoltare la mia musica, sa benissimo che c’è dell’altro. Penso che per me gli Ac/Dc o gli Status Quo siano i migliori esempi da seguire. Qualche anno fa scoltando la loro musica pensavo “che palle, sempre la stessa roba noiosa”, ora invece penso che loro lo fanno solo perché è la musica che sentono dentro, perché loro sono veri, nessuna maschera, nessuna bugia. È questo quello che voglio fare con i Custard, magari in maniera un po’ differente ma seguendo sempre il mio cuore.
Pensi che nella musica la tecnologia sia un aspetto positivo o negativo?
Penso che sia entrambe le cose. Per i fans penso che sia un aspetto positivo, la qualità delle registrazioni è migliorata tantissimo con le nuove componenti tecnologiche. Le sessioni di registrazione ora sono molto più semplici, e le bands non devono restare tanto tempo in studio se sono composte da ottimi elementi. Così si potrebbero vendere i cd ad un prezzo molto più basso, non trovi? Ed invece gli unici ad aproffittarne, sono sempre le case discografiche. Ma penso che negli anni a venire anche questo fattore, cambierà, pensa solo ad internet e napster e capirai. No, il lato negativo della tecnologia è un altro, oggi qualsiasi idiota può registrare un’ottimo album (hai ragione, NdBeppe). Non devi essere un’ottimo batterista per registrare un buon album, basta che compri un’ottimo softwar e ti siedi di fronte ad un computer per un paio di giorni, ed il gioco è fatto. No, questa non è musica, è solo  una grande fregatura, penso che ogni fans si incazzerebbe se venisse a sapere in che modo vengono registrati molti dischi di oggi. Se io fossi il fan di una band guarderei intensivamente quello che i miei idoli combinano sul palco, e mi chiederei ma quello che stanno suonando equivale a quello che ho ascoltato sul cd? Io passo ore ed ore sul mio strumento per essere preciso come una macchina, ma purtroppo non lo sarò mai, sbagliare è umano.
Ma è vero che i vostri primi due album stanno per essere rimasterizzati su di un unico cd?
 La tua notizia è esatta, cavolo sei il primo che ce lo domanda, complimenti. Abbiamo appena fissato i termini legali con un’etichetta sud americana, di sicuro cambieremo il lavoro d’artwork e il titolo del cd. Il motivo per cui lo facciamo è perché molti dei nostri attuali fans continuano a chiederci il nostro primi min-cd “God of storm” che per alcune beghe legali non riusciamo a ristampare qui in Germania. Pensa che ho dato un’occhiata ad alcuni cd shop on line, ed ho visto che lo vendono per 50 marchi, quando noi lo facevamo pagare all’epoca solo 10 o 15. Il nuovo lavoro sarà una buona occasione per tutti i nostri sostenitori di venire a contatto con i nostri primi lavori, spendendo anche poco.
Chris cosa ne pensi dei tribute album? E perché avete scelto proprio “Send me an angel” per il tributo agli Scorpions?
Prima di tutto i tributi sono un’ottima occasione per promuovere il nome dei Custard, secondariamente è un’onore per noi che ci abbiano dato la possibilità di omaggiare dei pionieri dell’heavy metal come gli Scorpions. Si, devo ammetterti che la loro musica non mi fa di certo impazzire, ma penso che abbiano lavorato duramente in tutti questi anni per tutti noi. Non c’è una ragione speciale per cui abbiamo scelto”Send me an angel”, è solo che le cover che volevamo eseguire noi erano già state scelte tutte, abbiamo scelto questa ballad perché gli Scorpions sono conosciuti per le loro stupende ballads. Recentemente abbiamo parteciapto al tributo degli ABBA, se lo compri puoi ascoltare la nostra personale interpretazione di “Super Trouper”.
Quali sono i vostri piani futuri, e cosa puoi dirci riguardo ai vosrtri live show?
Come al soliro faremo qualche festival estivo, e stiamo cercando di pianificare un piccolo tour di supporto al nuovo album. Dopo tutto abbiamo già suonato parecchie date ultimamente qui da noi in Germania, e negli ultimi mesi stiamo incominciando a scrivere il nuovo materiale per il prossimo album che incominceremo a registare a dicembre. Vorremmo avere l’opportunità di venire da voi in Italia per qaulche concerto per dimostrare al vostro pubblico tutta la nostra gratitudine, sai ultimamente sono stato in Sardegna, che terra meravigliosa!!!!
Concludendo ti ringrazio di cuore per questa splendida intervista e ti auguro
il meglio, puoi chiudere mandando un saluto particolare ai nostri lettori?

Ringrazio te e i tuoi lettori per l’interesse mostrato nei confronti dei Custard, spero vivamente d’incontrarvi ad un nostro concerto magari proprio dalle vostre parti. Vorrei invitarvi ad andare a vedere la nostra home page all’indirizzo www.custard.de dove potrete trovare le ultime notizie riguardanti i nostri live show le recensioni e tanto altro. Vi ricordo che oltre alla parte in tedesco c’è pure quella in inglese, se poi c’è qualche web master italiano interessato a creare una parte del sito in italiano, è pregato di mettersi in contatto con noi.