Progressive

Dream Theater: Jordan Rudess stava per suonare su “The Wall” dei Pink Floyd

Di Marco Giono - 5 Gennaio 2016 - 15:02
Dream Theater: Jordan Rudess stava per suonare su “The Wall” dei Pink Floyd

Jordan Rudess, tastierista dei Dream Theater, ha rivelato in un’intervista alla rivista inglese Prog che è andato vicino a fare una piccola comparsata sul leggendario album dei Pink Floyd intitolato “The Wall”.

Molti anni fa avevo un amico con un nome insolito, Blue Ocean. Era un buon batterista; credo che fosse stato uno dei batteristi in studio dei The Monkees, suonava con loro da dietro le quinte. Comunque, Blue ottenne il lavoro di mettere insieme una gruppo che avrebbe suonato sulla canzone “Bring The Boys Back Home”.

Un giorno ero a casa di Blue e lui mi disse “Hey amico, vieni in studio a dare un’occhiata alla registrazione della canzone. Magari puoi suonarci anche te.” Beh, non ero un batterista – all’epoca avevo circa 18 anni e avevo già da tempo deciso che la tastiera sarebbe stata la mia vita – ma avevo suonato alcune semplici cose col rullante quando ero in terza elementare, così andai con lui alla sessione.
Entrai e qualcuno mi diede delle bacchette e una batteria; stavo suonando e mi stavo parecchio divertendo, ma mentre lo facevo mi accorsi che Bob Ezrin [il produttore] mi stava osservando dall’altro lato della stanza, il sopracciglio leggermente alzato, e alla fine disse “Non penso proprio”.

Dopo che mi escluse uscii e andai nella sala di controllo e, molto prima di chiunque altro, potemmo ascoltare la canzone nonostante, ovviamente, non avevamo idea di cosa significasse o di come si incastrasse nel puzzle dell’album dei Pink Floyd.

Ero d’accordo con la scelta di Bob, ero un batterista piuttosto scarso; ma c’è una parte di me che ancora vorrebbe essere parte di “The Wall”. Sarebbe stato davvero fantastico.