Duff McKagan: perdere follower sui social media per commenti su politica e sociale? Chi se ne frega
In una nuova intervista per Metro, è stato chiesta al bassista dei Guns N’ Roses, Duff McKagan, se per lui fosse importante commentare gli avvenimenti attuali di politica e società.
E’ la prima cosa a cui penso… In America e nel Regno Unito, siamo noi tutti i primi a dover controllare le cose: noi siamo chiamati a votare per le persone e loro sono tenuti a fare il loro fottuto lavoro. E’ così che sono state istituite le cose. Prendi uno come LeBron James, se lui dice qualcosa sui social media è un qualcosa di corretto. E lui non è solo un bravo ragazzo, ha aperto scuole e fatto tante cose con i suoi soldi. Non è un coglione. Se lui se ne uscisse dicendo cose di rilevanza politica o sociale e gli venisse detto di starsene al suo posto e limitarsi a giocare a basket, fino a prova contraria lui ha una voce ed ha il diritto di esprimersi. Da quando in qua, quello che facciamo nella vita definisce quello che è il nostro pensiero? E’ una cosa che non concepisco. E’ anti-americano zittire qualcuno dicendogli: “sei un fottuto camionista, quindi non puoi parlare. Oppure tu suoni in una rock band o giochi a basket, quindi devi stare zitto”. Se mi dovessero biasimare per affermazioni politico o sociali sui social media o se dovessi perdere follower per questo motivo, non me ne fregherebbe niente.