Enzo Rizzi su TM: Heavy Bone (puntata 9)
CRONACHE DA ” LUCCA COMICS 2010 ” ( ovvero ” tra influenza, pioggia e rock’n roll” ).
“Tachipirina, Aspirina, antistaminico, cortisone, Aulin… OK, la borsetta dei medicinali è pronta, posso partire per “Lucca Comics”, non sarà certo una influenza bastarda ad impedirmi di partecipare alla presentazione lucchese di “Diabulus in Musica”.
Vabbè, mancano ancora un paio di ore alla partenza, tra uno starnuto e l’altro (cacchio, sono a pezzi e sono incazzato come una bestia, era un anno e mezzo che non mi beccavo l’influenza!). Decido, tanto per, di navigare in rete. Oh, OH PORC…!!! Venerdi 29 Ottobre: sciopero dei trasporti!!!
Noo00OOOOOOO! Non può essere! Non sarà certo un cacchio di sciopero ferroviario ad impedirmi di presentare il nuovo volume dedicato al mio zombie metallaro… Esco dall’ufficio, mi catapulto in agenzia per chiedere conferma di ciò che ho letto! E già, è proprio così, è previsto un fermo di tutti i treni regionali. Sono sfottuto!!!
E’ necessario cambiare la prenotazione fatta un mese prima. Dopo tre quarti d’ora sono ancora nella merda! Sino a Bologna sono disponibili solo posti in piedi. Non si riesce a trovare una soluzione. No, aspetta un attimo… ecco, viaggiare di notte! Che rompimento, odio viaggiare di notte, so che non riuscirei a dormire in treno.
Bonaccorso
“Lucca Comics”: ragazzi, sketches, incontri con i fan, foto, baci, abbracci e poi, c’è una gigantografia di Heavy Bone ad aspettarmi lì allo Stand. Non posso mancare, viaggerò di notte. Allora prenderò una cuccetta… Cuccette? No, mi spiace, signore, non ci sono cuccette disponibili, è rimasto solo un posto in vagone letto! Uhm, che faccio? Si, lo so, paga l’editore, non vorrei approfittare ma non c’è altra soluzione.
O.K. per il vagone letto, magari riuscirò a dormire… Sabato 30 Ottobre. Ore 4.45. Col CA**O che sono riuscito a dormire: ora vago come uno zombie nel corridoio del treno. Faccio “spalla a spalla” con altri zombie che, come me, hanno bisogno di svuotare la vescica. Occhi lucidi, sguardo vitreo, capelli sparati per aria frutto di una notte insonne, con la testa poggiata su un cuscino più sottile di una sottiletta. E meno male che era un vagone letto, non una cuccetta!
Bonaccorso
Minkia che viaggio di emme, ragà… Ore 10.45, finalmente, dopo 12 ore di viaggio (e due cambi di treno) sono a Lucca. Unica nota positiva, il cocktail di dro… ehm… il cocktail di medicinali contro l’influenza ha fatto effetto, almeno quello. Un problema però c’è, e mi rovinerà la giornata: non sono riuscito a chiudere occhio e non riesco a ragionare. La mia condizione di “zombie più zombie di Heavy Bone” influirà sulle vendite dell’albo che alla fine di sabato sera saranno basse (anche perché, scopro che il mio volume è giunto a destinazione solo sabato mattina, perdendo così la possibilità di vendere da venerdì).
Intanto, gli altri nostri volumi continuano a vendere (particolare che mi rende felicissimo) ma io… io ho bisogno di riposare. Fine giornata. “E allora, che si fa? Ristorante? Pizzeria? Beh, io sono a pezzi, preferirei un bel piatto di pasta ed andare subito a letto. Per mia fortuna, trovo compagnia nel mio editore, anche lui stanco della frenetica giornata lavorativa. Si arriva così nella dimora che è stata affittata per l’occasione. Con mia sorpresa, scopro che la location sarebbe l’ideale per uno “slasher movie” alla Eli Roth.. Anzi no, a pensarci bene, mi trovo di fronte ad una casa che sembra essere la stessa del film “La casa delle finestre che ridono”, di Pupi Avati.
Susini
Più mi avvicino all’ingresso della magione (cinque piani in totale ma a nostra disposizione sono solo il piano terra ed il primo – il nostro staff è composto da quindici persone) immersa nel bosco reso tetro e minaccioso da una pioggia battente che farà compagnia alla kermesse lucchese per tutti e quattro i giorni, più mi convinco che durante la lunga notte potrei essere vittima di qualche maniaco pluriomicida. Dovesse andarmi bene, del Freddy o Jason di turno.
Mi ritrovo cosi a percorrere i corridoi labirintici, le stanze e le cucine di una casa immensa risalente a non so che cavolo di secolo. E’ una casa bellissima arredata con gusto e piena di oggetti antichi, lampadari, tappeti, tendaggi, un pianoforte a coda, quadri e foto d’ epoca e visti i soggetti ritratti (intere famiglie con padre, madre, figli e nonni che sembrano nascondere oscuri ed innominabili segreti) credo dovrò guardare il meno possibile, se vorrò riuscire a riposare. Alla fine ce la farò, la stanchezza è troppa.
Domenica 31 Ottobre. I’m ready to Rock! Sono pronto a vendere cara la pelle, mi sento lucido e pronto ad accogliere i lettori di Heavy Bone presso lo Stand. Per me “Lucca Comics” inizia in questo momento. E sarà BELLISSIMO, con un’impennata finale.
Trono
La zona d’avanti lo Stand comincia piano piano a popolarsi di curiosi, di Heavy Bone-fan che rivedo dopo un anno (c’è chi mi chiede la classica foto, chi mi fa autografare foto scattate in occasione della scorsa edizione e chi chiede il classico sketch) e di metalheads che riconosco dalle loro T-Shirt su cui campeggiano i classici “loghi metallici” che tradiscono la loro passione. E sono proprio i “metalheads” a fare salire il numero delle copie vendute di “Diabulus in Musica”, un volume che, grazie ai tanti riferimenti e citazioni relative al “rock’n roll circus”, nel momento in cui viene sfogliato, finisce subito col catturare la loro attenzione (ma chi l’ha visto mai, mi dicono, un fumetto heavy metal?!?).
Ma le vendite durante tutta la giornata di domenica e del lunedì successivo cresceranno anche grazie al continuo impegno di Giuseppe Palmentieri (GoldenDistribution) ed agli incontri con i disegnatori che hanno contribuito alla realizzazione del volume che si trattengono presso lo Stand a sketchare (Galliccia, Trono, Susini, Bonaccorso mi stupiscono per la loro disponibilità e l’entusiasmo con cui promuovono il progetto).
“Diabulus in Musica” riesce così a recuperare sino ad arrivare ad un totale di 200 copie.. Volume più venduto della “Nicola Pesce/Aaron Works” a “Lucca comics 2010”, per buona pace di chi non riesce a capacitarsi che un fumetto rozzo ed underground scritto da un metallaro – OK, lo so, metallaro nell’anima e non nel look… 😉 per i metallari, riesca a vendere tante copie.
E così anche questa edizione è passata, restano solo i ricordi (che ho cercato di condividere con voi) di questa mia bellissima avventura che col passare del tempo diventa sempre più importante ed impegnativa. Alla prossima puntata, dunque, quando vi racconterò degli immediati progetti futuri che coinvolgeranno il nostro beneamato zombie. L’invasione E’ APPENA COMINCIATA!!!
IMPORTANTE! E’ possibile ordinare il nuovo volume a fumetti (edito dalla “Aaron Works” – 8 storie inedite – pg.100 – Euro 9,90) in Fumetteria o scrivendo direttamente al nuovo indirizzo: info@goldendistributon.it
Stay Heavy (Bone),
Enzo Rizzi