Exodus: Steve “Zetro” Souza, “Non suonerò mai più con la band”, poi annuncia il tour solista per l’anniversario di “Tempo of the Damned”

Il promoter argentino FH Entertainment ha annunciato nei propri canali social un tour dell’ex cantante degli Exodus Steve “Zetro” Souza. Secondo quanto riportato dal sito Blabbermouth.net, Steve festeggerà il 20° anniversario dell’album del 2004 “Tempo Of The Damned” con un tour solista in America Latina tra agosto e settembre 2025. Con gli Zetrodus, questo il nome usato sulle locandine, Souza eseguirà anche brani classici delle sue altre ex band, i Testament e gli Hatriot, oltre a brani dell’era Bon Scott degli AC/DC.
Maggiori dettagli sul tour saranno resi noti lunedì 28 aprile alle 16:00.
La notizia rappresenta una vera sorpresa, dato che arriva dopo soli tre mesi dall’annuncio in cui gli Exodus affermavano di essersi separati da Souza e davano il benvenuto a Rob Dukes.
Souza si era unito agli Exodus nel 1986, dopo aver cantato nella band Legacy (che divenne in seguito Testament). E’ rimasto negli Exodus fino alla loro pausa del 1993, per poi rientrarvi per due anni, dal 2002 al 2004. Dukes è diventato il cantante degli Exodus nel 2005 (dopo l’uscita di Souza) e vi è rimasto fino al 2014, quando Souza è rientrato nella formazione.
Souza ha parlato della sua recente rottura con gli Exodus durante un episodio della sua serie YouTube Zetro’s Toxic Vault, in cui è affiancato dal suo amico di lunga data e co-conduttore Walter Morgan.
Affrontando i motivi del suo abbandono, Zetro ha detto:
Faccio questo lavoro dal 1986. A giugno del 1986 mi sono unito agli Exodus per la prima volta. Avevo 22 anni. Ora ne ho 61. Vivere una sorta di giro sulle montagne russe nella musica è stato davvero emozionante. Mi ha tenuto in vita. Certe cose accadono e certe cose continuano, e devi affrontarle quando accadono, come in ogni cosa.
Chiarendo di “non aver lasciato” gli Exodus ma di essere stato “licenziato“, Souza ha continuato:
Non leggo molto di quello che succede su Internet. Senza mancare di rispetto a nessuno, non me ne frega un cazzo di quello che pensa la gente di me o di quello che dici tu… Ma mio figlio mi ha informato di qualcosa che Gary [Holt, chitarrista e compositore principale degli Exodus] mi aveva risposto dicendomi che non avevo lasciato, che ero stato licenziato. E non posso che essere d’accordo con la sua analogia. Essere in una band è come un matrimonio – lo è davvero – e il matrimonio era finito. Ed è finito. Ora, non avrei mai lasciato, il che significa che forse non avrei mai lasciato il matrimonio per qualsiasi motivo. Penso davvero che probabilmente fosse la cosa giusta soprattutto per me, e spero che lo sia anche per loro.
Riguardo al suo atteggiamento dopo l’ultimo abbandono degli Exodus, Souza ha detto:
La gente mi chiamava – i miei amici e la mia famiglia – chiedendomi se stessi bene. E io stavo bene. Ho pensato, tipo, ‘Sto benissimo’. Sono davvero, davvero felice e più contento. E ripeto, siamo ad aprile, e la cosa è successa a gennaio. E in realtà, lo sapevo già a dicembre – lo sapevo prima che lo sapessero tutti, prima che venisse annunciato. E mi andava bene.
Parlando direttamente ai fan, Souza ha detto che gli sarebbe mancato suonare per i fan degli Exodus. Eppure, continuare a suonare in tour per tutto il tempo era troppo per lui ed è felice di poter trascorrere più tempo con le persone che ama.
Ciò che mi piaceva quando ero più giovane, tra i vent’anni e i trent’anni, non è più necessariamente ciò che mi piace ora. Amo la mia famiglia. Voglio dire, sono tornato a casa e ho sposato Vickie, con cui sto da 17 anni, ed è l’amore della mia vita. E sapete quanto è difficile allontanarsi dall’amore della mia vita a questo punto, a 61 anni, per cinque, sei settimane alla volta? Non è stato facile per me, anche se forse non si è visto sul palco, e sicuramente non si è visto quando ero con voi, con voi fan e con chiunque sia entrato in contatto con me, perché non vorrei mai che qualcuno avesse un’esperienza orribile con me. Ma penso che fosse giunto il momento, onestamente”.
Parlando della possibilità di riunirsi con gli Exodus in futuro, Souza ha detto:
Tornerò mai sul palco con loro? No, assolutamente no. Penso che sia già stato fatto. Questa è stata la terza volta che mi sono unito alla band, quindi penso che sarebbe un po’ ridondante cercare di farlo o rifarlo. Quindi, giusto perché lo sappiate, non ho alcun desiderio di farlo di nuovo. È già stato fatto. Se avete visto il mio ultimo concerto a Los Angeles al Regent [nel dicembre 2024], allora avete davvero visto l’ultimo concerto che Zetro canterà con gli Exodus.
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