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Exxplorer (1987)

Di - 20 Novembre 2009 - 9:32
Exxplorer (1987)

Intervista agli Exxplorer da parte di Paolo Cossali, pregiato giornalista che nella seconda metà degli anni Ottanta sciorinò chicche su chicche non solo in campo US heavy metal. Lo scritto è tratto dalla rivista METAL SHOCK numero 1, dell’aprile 1987.

Buona lettura.

Steven Rich

Going Underground
di Paolo Cossali

Il panorama Hard & Heavy è sconfinato, lo sappiamo, e spesso cela nascoste piccole gemme destinate a un lungo, se non definitivo anonimato.

EXXPLORER

Gli Exxplorer sono senza dubbio una gemma preziosa dell’undeground U.S.A.; la formazione prende vita nel Marzo dell’82 a Keansburg, New Jersey, dove Ed LaVolpe (guitar), Kevin Kennedy (guitar), Mike Moyer (drums), Mike Mammana (bass), e Charlie Shavers (vocals) si uniscono con la speranza di arrivare lontano. Il gruppo inizia immediatamente l’attività concertistica suonando regolarmente nei vari locali della zona; nel Luglio dell’83 il bass-player Mike Mammana lascia la band per motivi personali.

Il bassista scelto nelle successive audizioni è Jimmy G. che entra a far parte del gruppo con il nuovo frontman Armondo Diaz, subentrato al posto del defezionario Charlie Shavers; con questa line-up viene registrato il primo demo-tape che include: “Going to Hell”, “Exxplorer”, “World War III” e “Exterminator”. Il demo viene registrato in previsione del mini-album d’esordio “X-rated” che non viene pubblicato a causa dell’abbandono del lead singer Armondo Diaz, dovuto a problemi di salute.

Nel gennaio dell’84 la band torna in studio con il nuovo cantante Lennie Rizzo (ex Dreamer) e incide il resto del materiale per il tanto sospirato album d’esordio, che vede finalmente la luce nel giugno dell’anno seguente, per opera dell’intraprendente label parigina Black Dragon; l’album “Symphonies Of Steel”, viene in seguito ristampato dalla Metal Blade Records con una nuova copertina, così da soddisfare le pressanti richieste del grosso mercato americano che sino ad allora aveva dovuto importare l’album dalla Francia. L’incisione del nuovo lavoro “Beg, Borrow and Steel” viene però interrotta, ancora per ragioni di salute, del frontman Lennie Rizzo, che è così costretto ad abbandonare la band. Il nuovo materiale già registrato, che comprende le quattro song “Ride the Storm”, “Just a Dream”, “Smell the Roses” e la titletrack “Beg, Borrow and steel “, usate nel demo promozionale del gruppo, saranno così rimissate e riproposte con la voce della nuova cantante Melissa Cahne, sensuale front-girl dai trascorsi sconosciuti.

Cosa vi ha spinti alla ricerca di un contratto discografico in Europa?

Ed La Volpe: “Ci siamo dati molto da fare ed i contatti stabiliti con la Black Dragon Records erano i migliori di cui disponevamo; anche se l’etichetta aveva un raggio d’azione prevalentemente europeo non abbiamo potuto rifiutare quest’opportunità, altrimenti avremmo perso ancora molto tempo in cerca di un contratto migliore. Tutto è andato a meraviglia, e “Symphonies of Steel” ha venduto più di 3000 copie solo nel territorio francese e almeno 6000 negli altri stati europei; recentemente abbiamo trovato un accordo con la Metal Blade Records per la ristampa e la distribuzione dell’album sul territorio americano e canadese con una cover diversa dall’edizione francese disegnata da Eric Larnoy.”

“Symphonies” si scosta notevolmente dai normali canoni heavy e si avvicina al Progressive Metal più raffinato.

Ed: “Si, è vero, non vogliamo assolutamente nasconderlo, sarebbe sciocco. L’evoluzione della nostra musica ci interessa in modo particolare e già questi 4 pezzi che abbiamo appena registrato ne sono una evidente conferma: i gruppi che ci hanno prevalentemente influenzato sono Queen, Manowar, Judas Priest, Led Zeppelin, Rush e Pink Floyd. Attualmente i Manowar restano la nostra band preferita dato che gli altri, a parte Judas Priest e Rush, hanno abbandonato o proseguono inadeguatamente la loro carriera artistica.

Alla fine dell’83 stavate preparando un mini album d’esordio, cosa ha fatto cambiare le vostre intenzioni?

Ed: “Il materiale era già pronto ma sfortunatamente il nostro secondo vocalist Armondo Diaz ci lasciò a causa di una malattia e così decidemmo di comune accordo d’aspettare tempi migliori”.

Per quale ragione Armondo è in parte presente nei solchi di “Symphonies”?

Kevin Kennedy: “Decidemmo di includere le song registrate con Armondo per lealtà e per l’amicizia che ci ha sempre uniti; Lennie ha approvato giustamente la cosa e così abbiamo inserito il materiale nell’album.”

In quale occasione è nata l’amicizia con Steven Tyler e gli Aerosmith?

Ed: “È stato molto divertente, l’incontro è avvenuto durante le registrazioni di “Symphonies” con Lennie e gli altri, ci siamo trovati porta a porta negli studios con Steven e gli Aerosmith; Steven è venuto ad ascoltarci mentre registravamo ed in seguito ha espresso dei pareri molto positivi sul nostro conto, naturalmente questo ci ha fatto molto piacere anche perché in seguito ci ha aiutato notevolmente, il suo parere nell’ambiente ha un certo peso …”

Secondo voi qual è il motivo per cui molta gente disprezza l’heavy metal considerando questo genere musicale violento e rumoroso?

Ed: “La maggior parte della gente, specialmente qui negli USA, crede ai mass-media quasi totalmente, per questo troppe volte chi pilota questi mezzi di comunicazione ha cercato di scaricare addosso alla rock music delle colpe che in realtà nascono da tutt’altra parte; al cittadino medio la musica interessa ben poco, prevalentemente si limita ad ascoltarla quando viaggia in automobile. Questo disinteresse porta inevitabilmente ad una mancata cultura musicale che si ripercuote in maniera più evidente sulla rock music e sull’heavy, che fra i vari generi è certamente uno dei meno assimilabili da chi ascolta solo canzoni di facile presa. Il problema della violenza che dilaga sempre più anche negli Stati Uniti dipende esclusivamente dalla disoccupazione e dalle conseguenti frustrazioni venutesi a creare in questi anni nella società moderna, l’heavy metal non ne ha nessuna colpa.


PAOLO COSSALI

 

Articolo a cura di Stefano “Steven Rich” Ricetti