Fear Factory: Burton C. Bell, “Con la band è stato come rinchiudersi in una scatola”

Durante una recente intervista con Rock Hard With Phil And Tish, all’ex-cantante dei Fear Factory, Burton C. Bell, è stato chiesto se lui e i suoi compagni avessero mai sentito la pressione di dover pubblicare un certo tipo di musica. Ha risposto:
Penso che, come band, è stato come rinchiudersi in una scatola. L’etichetta si aspettava un certo tipo di sound, alcuni membri si aspettavano un certo tipo di sound e, a dire il vero, molti fan si aspettavano un certo tipo di sound. Pubblicare qualsiasi altra cosa sarebbe stata – come dire? – un’eresia. Tipo: «Cosa state facendo? Questo non suona come Fear Factory».
Nel 2005 abbiamo pubblicato un disco intitolato “Transgression”. Il titolo stesso era una trasgressione al sound dei Fear Factory. Invece di essere una band industrial metal, in quel full-length eravamo quasi un gruppo di hard rock. E i fan lo hanno trattato come tale. Quindi, lo abbiamo realizzato praticamente per noi stessi. Ma ora, da solista, non sento più quel tipo di pressione. Mi sento davvero sollevato.