Helloween: Michael Kiske, “Voglio possedere la musica, non affittarla: se Spotify dovesse sparire, non mi rimarrebbe nulla in mano”
In una nuova intervista su Cuartel Del Metal, Michael Kiske ha riflettuto sullo stato di salute dell’industria musicale. Secondo il cantante degli Helloween andrebbe ripensato l’intero processo. Queste le sue parole:
L’industria musicale, in termini di produzione degli album, è praticamente distrutta. È una forma d’arte che dovremmo riportare indietro. Dovremmo ripensarci un po’ su, perché se si deve spendere poco per i dischi, non usciranno buoni come potrebbero essere se sai che puoi finanziarli da chi li compra. Le giovani generazioni hanno questa sorta di atteggiamento per cui tutto quello che puoi prendere gratis da internet è ok. Ma va tenuto conto del fatto che tutto quello deve essere in qualche modo finanziato. Se vuoi la qualità, ha un costo. Penso che dovremmo davvero ritornare alla cultura della produzione discografica. Quando avevo la vostra età, sono cresciuto in una cultura musicale in piena fioritura. Nel corso dei Settanta e Ottanta, quando ero un adolescente, c’era una grande cultura della musica, in tutto il mondo. Valeva per tutti i generi musicali e potevi ancora produrre i dischi con dei budget alti. Ma da quando le persone possono prendere tutto gratis da internet, l’industria musicale è sostanzialmente morta. Molti gruppi sono spariti e l’intera scena si è ristretta. Tutti si spaccano il culo in continui tour, perché è l’unico modo per avere dei ricavi. Mi piace pensare che sia ancora possibile tornare indietro. Mi piacciono gli album, non voglio semplicemente affittare le canzoni su Spotify. Possiedo Spotify e pago l’abbonamento, ma lo uso solo per scoprire della musica. Se trovo qualcosa che mi piace, guardo se esiste il formato in CD e poi lo compro. Voglio possederlo. Voglio possedere la musica, non affittarla. Se Spotify dovesse sparire, non mi rimarrebbe nulla in mano.