Heavy

Intervista Crying Steel (Alberto Simonini)

Di Stefano Ricetti - 9 Aprile 2004 - 0:06
Intervista Crying Steel (Alberto Simonini)

Quando penso ai Crying Steel mi viene in mente il giorno del 1987 nel quale acquistai di corsa una copia del loro On The Prowl in vinile trasparente che custodisco ancora gelosamente. Allora la stampa specializzata ricordo che incensò quel lavoro come il miglior prodotto italiano uscito sino a quel momento. I Crying Steel sono di Bologna, iniziano ispirandosi a gruppi inglesi come Saxon e Judas Priest e nei primissimi anni ’80 si fanno strada come tanti gruppi HM della penisola a suon di demotape per poi apparire la prima volta su vinile con il pezzo Thundergods all’interno della compilation Heavy Metal Eruption, che ormai viene considerata l’inizio di tutto per quanto riguarda la scena heavy metal italiana. Nel 1985 è poi la volta del mini-LP omonimo e finalmente nel 1987 esce il full length On The Prowl. Se volete saperne di piu’ su questo lavoro cercate all’interno del sito sotto i “Classici” e troverete la recensione di Leatherknight a questa locazione.

Alla fine degli anni ’80 la band si scioglie per poi effettuare una apparizione isolata per un solo concerto celebrativo nel 1994. E’ storia di oggi invece la reunion, e qui si tratta di reunion vera e non di presa in giro come spesso accade oltralpe, della formazione originale di On The Prowl. Quindi, cari defender, adesso la parola passa al deus ex machina dei Crying Steel: Alberto “Albert” Simonini.

Buona lettura

Steven Rich

 

CRYING STEEL LOGO

 

Steven: dentro di Voi non avete mai pensato di poter fare il “botto” di vendite e di raggiungere lo status di major band?

Alberto: No, dopo la prima esperienza discografica sai “dentro” che la cosa e’ quasi da escludere… Personalmente apprezzo che il Metal non ricopra la maggior parte delle vendite… cio’ e’ e sempre sara’ delle cosiddette musiche “commerciali”..vi immaginate di vedere i Judas Priest a “Top of the pops”??? IO NO! Diamo al Metal il suo posto di musica poco popolare, underground, sentita e piena di passione e artigianato. Detto questo mi fanno molto ridere gli “artisti” che si atteggiano a stars o quelli che fanno i “puri a tutti i costi”. Nulla e’ completamente puro.

Visto lo spessore di On The Prowl pensi che se fosse per esempio uscito nel 1995 avrebbe ottenuto un successo maggiore a quello, seppur più che ragguardevole, di qualche anno prima?

Penso che l’anno in cui e’ uscito On the prowl fosse magico. Non per niente 1987 degli Whitesnake e’ proprio di quell’anno come altri dischi fenomenali. Ne’ un anno prima ne’ un anno dopo sarebbe stata la stessa cosa. 1987 = anno di maturazione. Vedo il 1995 come poco fertile per il Metal. ( ho detto 1995 solo per significare uno fra gli anni dove il metallo italiano ha cominciato a vendere davvero anche all’estero ! – nda ) Il fatto che sto parlando come un astrologo o un enologo non significa che sia fatalista…..e poi con l’alcool siamo in tema no? 😉

On The Prowl è stato un dei primissimi lavori italiani ( se non il primo ) – confermamelo tu Alberto – ad uscire anche in formato CD. Quanto ha venduto complessivamente quella release sommando sia le copie in LP che quelle in CD?

E’ sicuramente stato il primo cd di Metal Italiano ad uscire con una certa risposta discografica e molto probabilmente anche il primo in assoluto. Trovatemi un cd antecedente se ci riuscite…ovviamente non perfettamente sconosciuto.. altrimenti potrei farlo anch’io adesso… Per le vendite dovremmo chiedere al produttore…ma penso che allora vendemmo tipo 2 3 mila copie contando tutti i supporti (CD, Vinile, MC, Picture). Sono sicuro che le copie vendute sino ad oggi siano molte di piu’.

Se ipoteticamente nel 1987 vi fosse stato proposto un contratto con una major label con la clausola di abbandonare tutto e trasferirvi negli USA, onestamente avreste accettato ?

Premettendo che la cosa sembra un bel sogno penso che avremmo accettato solo in caso di estrema credibilita’ (confermabile). Solo poche major non ti usano e gettano come fazzolettini Tempo. Certo e’ che non avremmo avuto pochi problemi per mollare tutto.. Sai, nel 1987 conoscevamo gia’ le nostre potenzialita’ e quelle del genere, per cui eravamo abbastanza disillusi sull’ argomento. Sicuramente preferisco la situazione odierna, molti fans ci stanno scrivendo, labels ci scrivono per pubblicare dischi e ristampe…e noi ci accontentiamo di quello che succede. Accettiamo con orgoglio il nostro ruolo di pionieri italiani in un genere che appartiene ad Inghilterra e Stati Uniti.

Tornando in Italia , ritieni che nel nostro paese complessivamente ci siano più metallari oggi o negli anni ’80?

Tenendo conto che la popolazione mondiale e’ aumentata credo che i metallari siano sempre gli stessi in percentuale…la stessa fetta di torta. Solo che ora la torta e’ piu’ densa, variegata e stomachevole..per cui meglio mangiarne una piccola fetta… 🙂 Io adoro questo pensiero: Mozart,,,Jimi Hendrix,,,Pink Floyd,,,Judas Priest,,,Metallica,,, Nirvana,,, (pensate in modo temporale e profondo) la musica rimane sempre buona ma, non e’ che il mondo si sta’ rovinando un po’ troppo??? Avanti il prossimo! 😉

Quali sono secondo te i più grandi dischi HM di sempre?

1) Unleashed in the east – Judas Priest
2 )Iron Maiden – Iron Maiden
3) Wheels of steel – Saxon
4) Fire down under – Riot
5) Masters of puppets – Metallica
6 )Reign in blood – Slayer
come vedi ho messo tutti i 6 sapori del Metal!

5 nomi 5 di band HM … dimmi per ognuno cosa ti viene in mente : Saxon , Virgin Steele , Running Wild , Anvil , Exciter

Tutta roba vecchia!!! Allora sei un intenditore!!! Eheh! Saxon: maestri dell’Hell’s Angels metal! Mitici! Li ho visti per le tournee di Wheels of steel e Strong arm of the law, indimenticabili! Virgin Steele: mi ricordo i loro primi demo e il primo disco ma se devo essere sincero li ritengo tuttora un gruppo di serie B.Grandi pezzi ma mancano di carattere. Running Wild: tedeschi, sinceri ma mancanti sotto il punto di vista compositivo… i pezzi risultano anonimi e non segnano i tempi.Molta durezza fine a se stessa. Anvil: gruppo mitico ma non sopportavo il cantato lagnoso e ripetitivo. I riff sono la migliore cosa che hanno.Un po’ troppo mononeurone. Exciter: ecco un buon gruppo sotto tutti gli aspetti, ma non superavano la media in nessun aspetto. Aggiungo io un gruppo.. Slayer: ancora oggi insuperati per durezza con carisma, oltraggiosita’, malevolenza e blasfemia. Unico neo: mononeuronali. Peccato che a chi e’ grezzo manchi lo stile e che chi ha lo stile non e’ abbastanza grezzo. Comunque, gli Slayer rimangono quelli che andavano piu’ vicini alla perfezione.

Che differenze vedi fra le prime riviste che si occupavano di metallo tipo ROCKERILLA in primis e poi il mitico H.M. e la stampa specializzata attuale?

Allora c’era un gran spirito di novita’ e scoperta che ora si e’ perso. D’altro canto oggi c’e’ forse piu’ competenza. Oggi faccio fatica ad entusiasmarmi come allora…forse saro’ un po’ troppo vecchio? Boh..non credo…penso altresi’ che sia la scena che si e’ perfezionata troppo per poter essere vivibile e respirabile… Anni 80 = una boccata d’aria di montagna Anni 00 = una boccata di smog misto (diesel , benzina , gpl , metano e industrie) provate pero’ ad andare su internet negli anni 80 se riuscite 🙂

Alberto , qui ti faccio una domanda un po’ spinosa : siccome io l’articolo scritto da Kerrang! che vi offendeva non l’ho letto, vuoi tu raccontare cosa gli inglesi avevano scritto su di voi e quindi la genesi del brano Fly Away contenuto su On The Prowl ? Avete reagito in qualche modo ufficialmente in quel momento ( tipo lettere e / o telefonate alla redazione di Kerrang! ) oppure tutto è finito lì?

Non esistono domande inopportune, specie se fatte da te. E’ successo che la recensione del mini-lp su kerrang (notare la minuscola, ehe) parlava molto male di noi. Diceva che noi italiani sappiamo giocare a calcio ma non fare rock ‘n’ roll. Come si spiega il fatto che altre rece di gruppi italiani erano molto migliori??? La soluzione e’ molto semplice, abbiamo beccato il recensore piu’ demente della storia del rock! 🙂 Ai tempi non reagimmo se non con lo scrivere un testo con celate allusioni. Il rumore che deriva da questi avvenimenti e’ quella nota di colore che risulta essenziale in ogni biografia che si rispetti. Noi, comunque, evitiamo sempre di nominarlo, tanto ce lo troviamo sempre davanti.

Come hai fatto a diventare un metallaro? In altre parole come è nata la tua “chiamata”?

Cavolo, una domanda cosi’ bella non me l’aveva mai fatta nessuno! Un bel giorno mi sono ritrovato a suonare la chitarra, andare in discoteca metal a fare finta di suonare sempre la chitarra e a buttarmi per terra ecc,,… a bere smodatamente… a frequentare dei poco di buono…ad ascoltare la musica ad alto volume… a suonare la chitarra in casa con due Marshall da 100w al massimo (i vicini si ricordano ancora, le finestre pure..) Ecco quindi che mi sono accorto che la mia vita era rovinata irrimediabilmente. Fu per questo che io non ammisi mai di essere metallaro. Infatti penso di non esserlo mai stato.. e mai lo saro’… sono solo un demente che si infoia delle cose e ci si butta a capofitto! 🙂 E’ anche vero che pero’ non rinnego mai le cose fatte. Quindi fate voi…pensate quello che volete di me. Io so solo che suonero’ per sempre. Musica….ecco la parola che per me importa.

Qual è il concerto che ti è piaciuto di più nella tua storia di metallaro in qualità di spettatore?

11.000 persone con l’accendino acceso all’Hallenstadium di Zurigo mentre senti le prime note di Child in Time (Deep Purple) non si dimenticano piu’… non ricordo l’anno ma e’ stato molto tempo fa’.. certo che quello non e’ certamente un gruppo metal… ma voglio ricordarlo come il migliore concerto di sempre. inoltre potrei aggiungere gli Ac/Dc a Donington nel 1985… vedete che non sono un metallaro??? 😉

Se avessi la bacchetta magica, con quale gruppo esistente / estinto ti piacerebbe dividere il palco e in che occasione?

Ritengo tutti i gruppi esistenti ed esistiti di valore ottimi compagni di palco. Una leggera preferenza va ai Judas Priest per incidenti di percorso. 🙂 Le occasioni sono tutte buone.

Avete contatti con i vostri concittadini Rain? Ho acquistato il loro ultimo Headshaker e, finalmente, hanno fatto uscire un lavoro che rende giustizia alla loro potenza e durezza. Condividi ?

Abbiamo avuto buoni contatti per l’occasione del Bologna Metal Fest come con tutti gli altri gruppi. Ho lavorato sodo per formare una famiglia unita sotto lo stesso cielo di Bologna Metal City (come io chiamo la nostra piccola e rumorosa citta’), e penso di esserci riuscito. Siamo tuttora in ottimi rapporti. Purtroppo non ho ancora ascoltato il loro ultimo lavoro e per questo non riesco ad esprimermi in merito. E’ un peccato che sono sempre molto impegnato e non ho il tempo per coltivare i rapporti inter-gruppo che ritengo basilari. Penso che i Rain abbiano raggiunto l’apice della loro notorieta’.. e quindi mai piu’ di adesso il motto e’ valido: ora o mai piu’! Confido molto in loro per portare la bandiera del Metal Bolognese ed italiano ancora piu’ in alto.
In bocca al lupo. (senza essere digeriti, ovviamente)

Cosa pensi dei nuovi o relativamente nuovi fenomeni del classic-power come Hammerfall e Stratovarius?

Era un colore che mancava. Sicuramente ne mancano anche altri, oggi. Diciamo che e’ difficile destreggiarsi in armonie piu’ o meno classiche senza risultare stucchevoli e senza cuore. Dovrebbero imparare ad autolimitarsi nell’uso di quel colore che e’ il classicismo. Il Metal deve comunque spadroneggiare. Il Metal e’ piu’ associabile alla durezza, alla rabbia, all’urlo che c’e in noi, piuttosto che alla passione, al romanticismo e alla melodia. Risulta ovvio, quindi, che l’influenza classica deve rimanere in secondo piano. Assolutamente. Ascolto tutta la musica classica, e’ il mio genere preferito ma non sono assolutamente sensibile ai virtuosismi di tipo tecnico. Quindi posso solo apprezzare la parte tranquilla di questo genere.

Hai contatti di un certo spessore con band oltre frontiera?

No.

Come mai avete scelto un monicker come Crying Steel e che significato ha per voi.

Un nostro amico ci propose una trentina di nomi e scegliemmo quello, perche’ pensavamo che fosse veramente originale.. Crying Steel e’ come una licenza poetica per dire “acciaio urlante”. Pensammo anche cose tipo “Screaming Steel” ecc…ma Crying Steel era sempre meglio. Se comunque volete pensarlo come “acciaio piangente” ne saremo certamente felici perche’ anche i gruppi metal hanno un cuore. Non cambieremo mai nome.

Negli anni ’80 c’era tantissima passione ma anche molta improvvisazione, parecchia invidia e acredine fra le band tricolori. Oggi come oggi pensi cha la situazione sia migliorata? Come sono i vostri rapporti con le altre band italiane?

E’ ancora presto per dire questo ed approfitto per specificare che i Crying Steel non sono in gara con nessuno e neanche stanno gareggiando con loro stessi. Penso che la situazione sia piu’ o meno la stessa. L’italia e’ il paese dove, invece di aiutarsi a vicenda, ci si ostacola. Pero’ esistono i lati positivi..la concorrenza e’ sinonimo di creativita’ e da questo possono nascere forti amicizie e collaborazioni. Personalmente, spero in un cambio di direzione della tendenza generale, ma forse non e’ ancora il momento.

Quali pensi che siano i gruppi italiani che hanno veramente i numeri per raggiungere o hanno già raggiunto una caratura internazionale?

Per un gruppo italiano e’ molto difficile raggiungere quello che hai detto. Ma non e’ detto che sia impossibile. Anche se si fanno tour all’estero e si vendono dischi il gruppo potrebbe non aver varcato la soglia del successo. E di essa esistono mille sfumature. C’e’ l’artista che fa il grosso boom di vendite ma non ha la fama meritata, oppure la perde in breve tempo. Solo pochi rimangono nel successo per molto tempo, anche perche’ io credo che l’artista (coi discografici e il pubblico che decide) abbia poco controllo a riguardo del proprio successo. E spesso il successo non coincide con il valore artistico. E’ dura. Ed e’ proprio per questa sua sfuggevolezza che il successo non mi ha mai attirato cosi’ tanto. Preferisco miliardi di volte di piu’ la stretta di mano di un fan ad un concerto, cose che non si dimenticano sopratutto se non si e’ famosi. Oppure le avances di una persona che ha iniziato a volerti bene per merito della musica. Infine le pazzie in nome del Metal. Tornando alla domanda, penso che il gruppo che ha piu’ chances adesso siano i Lacuna Coil. Anche se vedo male il fatto dei due cantanti…e’ un mio parere personale. Normalmente i gruppi sono dei triangoli.,.la punta e’ proprio il cantante.., nel loro caso invece manca la punta visto che sono un trapezio. Ed e’ la punta che deve proprio “forare” l’audience. E come se mancasse qualcosa.. Cio’ non toglie il fatto che i Lacuna Coil siano un gruppo di qualita’. Speriamo che tengano bene le briglie del successo e non si lascino disarcionare. Pero’ consiglio loro fermamente un cantante solo.(non me ne vogliate) Per il resto vedo gruppi tipo Domine, Labirynth, Rhapsody, Extrema, ma si’ dai… nominiamo anche i Necrodeath, che magari vanno bene per alcuni aspetti, ma mi sembrano un po’ troppo settoriali e limitati. Sono comunque per il fare la musica liberamente..senza imporsi direzioni. Infatti vorrei ripetere che noi non facciamo parte della folta schiera di gruppi che cercano il successo. E poi dimenticavo un gruppo che penso fara’ parlare di se’: gli Ensoph. (ragazzi ascoltate i miei consigli) 🙂 Per concludere, vorrei incitare tutti voi artisti italiani a fare sempre meglio e vi prego di non pensarmi come il vostro nonnetto metal perche’ vi posso sorprendere quando voglio…

Dimmi 3 dischi HM che ti hanno veramente impressionato negli ultimi tempi.

1)Mutter – Rammstein, 2)Comalies – Lacuna Coil, 3)Limp Bizkit (tutti gli albums)

Facendo un salto negli anni ’80 italiani , dammi un tuo giudizio sui seguenti gruppi: Vanexa, Vanadium, Death SS, Strana Officina, Sabotage, Fil di Ferro, Astaroth, Bulldozer.

Vanexa: buoni riffs ma gli arrangiamenti mi sembrano un po’ troppo buttati li’..gruppo archeologicamente rilevante Vanadium: troppo hard rock oriented per essere metal, con Pino Scotto ci ho anche suonato per alcuni mesi… Death SS: questo gruppo lo avrei voluto creare io…semplicemente un idea senza tempo, ma chiaramente qua’ siamo fuori dal metal o da qualsiasi genere… su www.albertosimonini.cjb.net (che schifo di sito!) potete trovare notizie della mia collaborazione con essi e con Steve Sylvester. Strana Officina: carisma e pathos sul palco, meno in studio, ma sicuramente una pietra miliare del metal italiano, non condivido l’uso dell’italiano con quel genere di metal. Sabotage: un po’ troppo esasperati ma pieni di energia e talento, peccato che non mi sia rimasto in mente nessun pezzo. Fil di Ferro: non li conosco bene, non posso dare un giudizio. Astaroth: non apprezzo ne il genere ne il look ma erano sicuramente molto caratteristici Bulldozer: molta violenza se ben ricordo…non erano niente male.. il tutto interpretato con originalita’ e carisma. Chi salverei di questi? Death SS e Strana Officina. I Vanexa solo con alcune modifiche.

Dopo questa tanto inaspettata quanto graditissima vostra reunion… quanto dureranno ancora i Crying Steel?

Il piu’ possibile. Nei programmi stabiliti c’e’ il disco nuovo, poi i concerti a promozione di esso e le ristampe dei vecchi lavori. Poi vedremo perche’ c’e’ anche la mia nuova bestia nera che sta salendo molto lentamente (il mio nuovo gruppo), ma che vorra’ il suo giusto spazio. Diciamo che stavolta avete la garanzia che non spariremo prematuramente! E che se ci scioglieremo sara’ solo una cosa provvisoria 😉

Sinceramente , se potessi tornare indietro nel tempo , cosa cambieresti nella storia dei Crying Steel? Non rispondermi niente perché non ci crederei (scherzo ovviamente!).

A parte gli scherzi devo proprio dire che sono uno che apprezza sia i lati belli che quelli brutti della vita e quindi non cambierei nulla, non sarebbe una storia vera.

In tutta onestà avresti mai pensato di riuscire (come hai poi fatto), a fare una vera reunion dopo 15 anni di inattività con tutti i membri originali? Ti saresti aspettato una reazione così benevola ed interessata da parte dei kids e degli addetti ai lavori come è poi successo?

Una forte alchimia come quella nostra non sparisce nel nulla facilmente.. Ed e’ per questo che non mi sconvolge il fatto che, dopo molti anni le cose siano migliorate. Prendo come esempio i terremoti perche’ la cosa calza perfettamente. Non si sa facilmente quando ci sara’ un terremoto, ma si sa’ per certo che ci sara’… prima o poi. Qualche tempo fa ho rumoreggiato sulla reunion perche’ ho avuto una illuminazione geologica. Sapevo che era tempo di terremoti.Ed era da un po’ che lo sapevo ma non ci pensavo. Le cose andavano per la loro strada. C’e’ voluto tempo perche’ la cosa scattasse…ed ho avuto la pazienza necessaria perche’ ora, non come allora, sono molto tranquillo e senza fretta. La fretta uccide le cose. Ora siamo qui’ ed e’ una cosa indescrivibile. Per quanto riguarda le reazioni ringraziamo tutti quelli che si sono mostrati benevoli nei nostri confronti. Anche se non ci sentiamo in corsa le manifestazioni positive ci fanno un buon effetto. Grazie!

Realizzerete mai un videoclip del pezzo Thundergods?

Non credo proprio, a meno che non sia una superproduzione. Ma quando mai superproducono un gruppo metal italiano e dagli anni 80 per giunta? 🙂 Il testo di quel pezzo parla della battaglia fra gli Dei del Tuono, Diavoli e Angeli. Penso che realizzare una tale opera richieda un impegno simile a quello messo nel costruire la piramide di Cheope. O vorresti che io mi travesta da diavoletto? Oppure gli ormai inflazionati cartoni animati? Sinceramente penso che il Metal sia il genere che meno si addice ai videoclips. Ho un consiglio per i gruppi italiani, lo dico? Attenzione! Pericolo! Video Clip in agguato!

Pensi che uscirà in futuro un nuovo lavoro targato Crying Steel ?

Stiamo evitando di suonare dal vivo per poter comporre i pezzi del nuovo disco che uscira’ prima o poi ma solo se sara’ veramente bello. I pezzi stanno uscendo come magma dalle profondita’ (per tornare ad un argomento a noi caro) e sono quasi tutti belli. Vengono fuori come se si trovasse del diamante gia’ levigato ma la cosa non sembra strana. Speriamo bene. 🙂 porc! sta finendo l’intervista? peccato, mi ci stavo abituando…mi dispiace. beh…ciao a tutti e mi raccomando…non fate mai nulla di sforzato, suonate solo se vi viene da dentro,e se non ne avete voglia, rimandate come noi..eheh non suonate per fare successo,,, ma per vivere.

Hail & Thanx

Thanx & Hail – Alberto “non so” Simonini 😉

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti