Intervista Narcotic Wasteland (Dallas Toler-Wade)

Dallas Toler-Wade è sicuramente noto ai più per il suo celebre passato nei Nile, nei quali ha militato dal 1997 e con cui ha registrato tutti gli album in studio della band dal debutto, nel 1998, al 2017. In quell’anno ha deciso di lasciare la band per concentrarsi sui Narcotic Wasteland, gruppo da lui formato qualche anno prima e ad oggi il suo focus principale.
Intervista a cura di Davide Sciaky

Ciao Dallas, benvenuto su TrueMetal.it. Puoi presentare i Narcotic Wasteland a chi ancora non conosce la band?
Tutto è iniziato intorno al 2011. Stavo scrivendo canzoni che erano un po’ diverse da quelle che facevamo nei Nile. Era più simile alla musica che scrivevo prima di entrare nei Nile. Era un po’ più Thrash e involontariamente più difficile da suonare.
Guardando al tuo lavoro prima dei Narcotic Wasteland, cosa pensi che i tuoi fan possano trovare di familiare in questa band e cosa c’è di nuovo per te?
È una continuazione del mio percorso musicale. Mi piace scrivere cose significative e non seguendo le tendenze del momento. Viene dall’anima.
In questi giorni sei in tour in Europa: poco più di 30 giorni in cui suonate quasi ogni singolo giorno. Trovi difficile mantenere questo ritmo dopo più di 30 anni di carriera musicale, o questo stile di vita ti mantiene giovane, per così dire?
Lo adoro! Sono molto grato di avere la salute per poterlo fare. Sono più forte che mai e mi esibisco meglio che mai.
Per un po’ di tempo dopo la pandemia di COVID, ho sentito molte band dire che fare tour era più difficile rispetto al passato per molte ragioni, anche finanziarie. La situazione si è calmata ora, o è ancora difficile andare in tour (soprattutto per una band americana in tour in Europa)?
È un po’ come un brutto episodio di “Twilight Zone” [Ai confini della realtà]. Ma cerco di non farmi influenzare. Rimanere concentrato. Suonare la chitarra. A questo punto non si tratta davvero di soldi. Per me non lo è mai stato. Dobbiamo sacrificare noi stessi. Una volta che tutti smetteranno di farlo, sarà finita. E mi rifiuto di lasciare che ciò accada. La gente è sempre così grata che veniamo nella loro città a suonare. Come ho detto, dobbiamo lottare per mantenere viva questo tipo di musica per le generazioni future.
Non ho potuto fare a meno di notare che i Narcotic Wasteland hanno pubblicato due album in studio, nel 2014 e nel 2017, e poi una serie di singoli negli ultimi 3 anni. Cosa è successo tra il 2017 e il 2022, e perché ultimamente avete pubblicato solo singoli?
Molte cose. Abbiamo un album pronto da molto tempo. Ma tra il Covid e i cambiamenti nella formazione, ho dovuto semplicemente adattarmi alla situazione. Inoltre, si sono presentate molte opportunità per portare la band in tour. E ho pensato che in quel momento fosse più importante promuovere ciò che avevamo già.
State lavorando a un nuovo album? I singoli recenti saranno inclusi nel prossimo album in studio o sarà composto da brani inediti?
Sì, uscirà finalmente il prossimo anno.
Come abbiamo detto, siete in tour in Europa. Qual è stata finora la reazione del pubblico? È diversa rispetto al passato? Sentite che la fanbase della band è cresciuta?
Sì, sì e sì! I fan sono stati fantastici e sono felice di portarci in giro per il mondo.
Come immagini l’evoluzione del Death Metal in futuro? C’è ancora spazio per progresso e innovazioni nel genere, o pensi che il futuro del Death Metal non dipenda necessariamente da questo?
Chi lo sa cosa succederà. Penso che succederanno grandi cose!
Nel 2016 hai lasciato i Nile per dedicarti principalmente ai Narcotic Wasteland. La separazione è sembrata amichevole vista dall’esterno, quindi vorrei chiederti com’è il tuo rapporto con i ragazzi dei Nile e se pensi che in futuro potrebbe esserci una collaborazione con loro (dal vivo o in studio).
Voglio bene a quei ragazzi come a dei fratelli. Ma non è stato quello il motivo per cui ho lasciato la band. Avevo già avviato questo progetto quando ho deciso di andarmene. Quindi perché non concentrarsi solo su questo?