Black Epic Symphonic

Intervista Summoning (Protector)

Di Mickey E.vil - 10 Aprile 2023 - 8:00
Intervista Summoning (Protector)

Intervista realizzata da Mickey E.Vil (The Mugshots, Radio Onda D’Urto FM). In fondo alla pagina è possibile ascoltare la stessa in versione audio con sottotitoli. Buona fruizione.

A livello promozionale questa intervista non ha alcun senso, dato che è dal 2018 che i Summoning sono assenti sul mercato discografico. A questo proposito vi rimandiamo all’intervista condotta con Silenius a suo tempo. L’idea è stata invece quella di avere anche il punto di vista di Protector a proposito di questo progetto dalle caratteristiche più uniche che rare. E il figuro in questione non ci ha deluso, raccontandoci cose interessanti per vecchi e nuovi fan del duo austriaco!

Allora, come va, Protector? Che avete combinato di recente? Il mondo è decisamente cambiato da quando è uscito With Doom We Come, no?

Ciao! Grazie, tutto bene, spero anche per te! Per quanto riguarda i Summoning, non c’è molto da dire rispetto a quando abbiamo completato il nostro ultimo album. Riguardo i miei altri progetti c’è invece parecchio da dire, con gli Ice Ages ho realizzato due album nel frattempo, cosa per me necessaria data la pausa di undici anni: avevo davvero necessità di colmare questo vuoto. Ecco lo stato attuale delle cose!

Trent’anni sono passati dalla nascita dei Summoning. Celebrerete questa cosa? C’è qualcosa che ti manca o che non ti manca dei primi tempi?

Onestamente non sono una persona nostalgica, per nulla: per me quegli anni non significano molto e non voglio ricreare nulla, né ripensare troppo ai vecchi tempi. Intendo dire, non ho problemi con i vecchi tempi e non rimpiango nulla di quello che abbiamo fatto, è assolutamente ok quello che abbiamo fatto col nostro primo album, anche se è qualcosa di diverso dai miei gusti musicali di oggi. Ma il fatto che qualcosa una volta fosse necessario o importante, non significa che poi sia sempre superimportante per me!

Oggi è parecchio facile creare musica, anche da casa. Qual era il procedimento ai tempi di Minas Morgul, che strumentazione usaste allora?

Sì, oggi è molto facile creare musica e questo mi rende molto felice! Non so, ci sono molte persone piuttosto arroganti che dicono che nel passato era meglio, che le persone non potevano fare musica così facilmente ed ecco perché era migliore. Non sono per niente d’accordo, credo che semplicemente i limiti per la musica non debbano essere dettati dai soldi, ma dal talento: la possibilità di creare musica su un semplice laptop o cose simili è assolutamente fantastica, sono molto felice di non dover più gestire quella roba vecchia. Ai tempi di Minas Morgul era molto diverso, anche se per quanto mi riguarda avevo fatto un grande progresso tecnologico perché avevo una grande tastiera, un grande sintetizzatore, un Korg 01 WfD che per oggi non sarebbe il massimo, ma a quei tempi lo reputavo un miracolo! Per la prima volta avevo qualcosa come un sequencer, non so se avete familiarità con questi termini: potevo registrare fino a sedici tracce di diversi pattern musicali che suonavo alla tastiera. A confronto di quando in passato avevamo solo registratori a quattro piste e molte band registravano i demo con un terribile rumore di fondo con solo quattro piste, era una vera meraviglia! Ma ripeto, comparato con oggi non è nulla dato che oggi ho tracce illimitate, i suoni sono migliori e sono più vicini alla realtà, sia che lo desideri oppure no. Sì, ecco com’erano quei tempi!

Avete creato un sound che ha generato un sacco sia di fan che di band influenzate dai Summoning. Che studi avete fatto in termini di teoria e pratica musicali?

In effetti tutti e due abbiamo imparato degli strumenti musicali e abbiamo ricevuto un’educazione musicale. La mia prima educazione la ricevetti quando ero un bambino e imparai a suonare il violino ma ciò non mi ha influenzato dato che semplicemente ho dimenticato come si suona! Più tardi mi ha influenzato maggiormente l’aver imparato volontariamente le percussioni ma in una scuola di musica classica, dove ho studiato percussioni classiche, solo alla fine ero in grado di suonare la batteria rock/jazz. Imparai invece a suonare tamburi da marcia, timpani e via dicendo. Credo che possiate sentirlo nella musica, nella sezione della batteria, usata in modo diverso dal metal, non si tratta semplicemente di una batteria rock, ci sono molti altri strumenti e le rullate militari che potrei suonare anche nella realtà, se volessi! Silenius all’epoca studiò pianoforte, sfortunatamente non è qui per parlarne ma di sicuro anche lui ha influenzato il nostro modo di fare musica in seguito.

Che tipo di musica ascolti quando si tratta solo del piacere di ascoltare? Naturalmente anche al di fuori del metal…

Effettivamente quasi non ascolto musica! Semplicemente perché non sono quel genere di persona che ama ascoltare la musica in sottofondo: quando lavoro e c’è musica in sottofondo, mi disturba parecchio e non la noto per niente. E lo stesso ad una festa, se sto parlando con una persona la musica in sottofondo è solo un disturbo per me. Quando non faccio cose del genere, sto facendo musica io stesso e dunque non posso ascoltarne altra, ecco perché difficilmente ascolto musica, oggi. In passato lo facevo di più ma sai, con un lavoro a tempo pieno, i Summoning e gli Ice Ages è semplicemente troppo difficile ascoltare musica: accade solo incidentalmente se qualcuno mi fa sentire qualcosa ma ci vuole davvero un sacco di tempo se qualcuno mi dà un cd perché io lo ascolti!

La vostra popolarità cresce incessante nei decenni, nonostante non siate così attivi sui social media e su internet. Ciò equivale ad un grande successo per me, cosa pensi a proposito?

Sono piuttosto certo che la chiave del nostro successo di lunga data sia che abbiamo sempre mantenuto il nostro stile senza inginocchiarsi di fronte a qualche stupida moda del momento. Voglio dire, molte band hanno provato ad agganciarsi a qualche nuova moda e di sicuro in quel momento hanno avuto più successo perché se fai musica più adatta al gusto corrente, molta gente lo apprezzerà. Ma se la moda se ne va, dovrai anche tu cambiare genere altrimenti è finita! Sul lungo periodo non è una buona cosa continuare a cambiare stile ma, allo stesso tempo, non va bene nemmeno fare la musica esattamente come la facevi trent’anni fa! E sebbene molta gente, critici ma anche fan, pensi che noi facciamo le stesse cose, non sono per nulla d’accordo perché abbiamo uno stile preciso: percussioni lente e monumentali, più livelli di tastiere e argomenti riguardanti Il Signore Degli Anelli e il fantasy. Ma anche se abbiamo uno stile così forte, possiamo cambiare tante cose senza danneggiare quello stile. Pensa agli inizi, quando ai tempi di Minas Morgul avevamo per così dire chitarre “aperte” con il cosiddetto stile-mandolino e tipica batteria in stile black metal. Con Stronghold abbiamo integrato riff con il palm mute, poi siamo tornati ai suoni aperti con Oath Bound e parliamo solo dei cambi nelle chitarre. Poi ad esempio Silenius ha portato questi campionamenti con voce recitata, io ho programmato determinate percussioni e via dicendo. Tutte queste cose sono mutate nel tempo ma lo stile è rimasto immutato e credo che questo sia un buon modo prima di tutto per mantenere alto l’interesse della gente, dato che non siamo una semplice band rock che realizza lo stesso album ogni volta; inoltre non tradiamo il nostro stesso stile e credo che la ragione per la quale lo abbiamo potuto mantenere così a lungo sia il fatto che entrambi abbiamo sempre avuto progetti paralleli che potessero farci realizzare quello che volevamo! Io non integrerei mai un’idea futuristica nei Summoning, dato che posso farlo con gli Ice Ages e anche Silenius non mischia molto coi Summoning quello che fa coi Kreuzweg Ost. Credo sia sempre una buona cosa avere una band e se hai altri desideri musicali puoi sempre realizzarli in altri progetti così quello della band rimane più “vero”, credo.

I Summoning paiono essere un’entità che visita la nostra dimensione una volta ogni tanto per poi riposare il resto del tempo in una dimensione sconosciuta. Quando visitate questo mondo, siete interessati alla scena metal estrema?

Di questi tempi non ho più molte connessioni con la scena metal. L’unico modo di essere connesso ad essa è che sono in contatto con Tommy degli Abigor: settimane fa ho anche registrato delle voci per lui, voci pulite che userà per dei cori. Stessa cosa per Silenius, impegnato a registrare le voci black metal per gli Abigor. A parte ciò, non ho molti altri contatti, Silenius in un qualche modo segue la scena legata al metal e io ho solo i miei contatti personali del passato ma effettivamente non mi interessa nessuna scena oggi.

Hai dei ricordi personali riguardo l’Italia? Un messaggio e saluto finali per i fan italiani?

Non sono un tipo che viaggia parecchio tra paesi diversi, dunque non so dire molto su nessun posto inclusa l’Italia. Posso solo dire che so che Silenius è stato parecchie volte in Italia da ragazzo ma non per visitare posti, più che altro per ubriacarsi (ride)! Dunque non posso dire nulla sull’Italia ma invio i miei saluti a tutti i nostri fan, perciò continuate ad ascoltare la nostra musica!