Intervista Virgin Steele (David DeFeis)
Cronaca della chicchierata con David DeFeis, leader degli americani Virgin Steele, in occasione dell’uscita delle ristampe, operate dalla label tedesca Spv, di tre degli album fondamentali per il combo Epic Metal di stanza a New York: The Marriage of Heaven and Hell (Parte 1 e parte 2) e Invictus. Buona lettura,
Steven Rich.
Ciao David, ti va di presentare le nuove ristampe di Invictus e dei due Marriage?
Stiamo pian piano ristampando il catalogo perché abbiamo firmato con una nuova etichetta, la SPV, che ci tiene ad avere gli album dei Virgin Steele di nuovo in circolazione. Quando avvengono dei cambi di label, all’interno della carriera di una band, spesso avviene che i vecchi dischi diventino man mano irreperibili e, proprio per evitare questa situazione, in accordo con Loro, si è previsto, nel tempo, di ripubblicare il tutto. A fronte di operazioni di questo genere scaturisce spontaneo, per una band, quel sano coinvolgimento che porta a curare ex novo il packaging e arricchire il prodotto remaster aggiungendo bonus quali nuovi brani, alternative mix e qualunque cosa possa rendere interessante l’uscita, sia per noi che per i fan. Nessuno pretende che chi già acquistò il prodotto a Suo tempo debba imbarcarsi in una nuova spesa, l’uscita è rivolta a chi non è più riuscito a mettere le mani su di un disco al quale teneva per i discorsi di cui sopra, oppure chi possiede versioni dello stesso rovinate o perse in mille altre battaglie metalliche! Ci però tengo a precisare che non stiamo riproponendo il Nostro vecchio catalogo perché non abbiamo più scritto nuovo materiale: di quello ne abbiamo a tonnellate, stiamo continuando a registrare, il fatto di far uscire il prossimo, nuovo disco dei Virgin Steele è una sorta di obbligo che però mi sto godendo momento dopo momento, anche se non ci vorrà molto prima che veda la luce. I lavori procedono, procedono…
David DeFeis ed Edward Pursino
Esiste un percorso che vi porta alla scelta del materiale bonus per le ristampe?
La modalità è sempre diversa: a volte certe canzoni sono specificatamente scritte per una reissue, com’è stato per Perfect Mansions (Mountains Of The Sun) e Serpent’s Kiss, riguardo la riedizione dell’album Age of Consent. Altre volte si tratta di una cosa che nasce al momento e che pensiamo possa incastrarsi al meglio all’interno della ristampa. Riguardo INVICTUS, ad esempio, originariamente avevamo intenzione di pubblicare delle nuove registrazioni denominate “GHOST HARVEST”, che avevamo effettuato durante l’estate, ma poi abbiamo cambiato bruscamente idea e si è divisato farle uscire all’interno di un box-set previsto per ottobre, del quale stiamo definendo i dettagli.
La copertina della ristampa di The Marriage of Heaven and Hell Part One
Quindi, su INVICTUS?
Essendo un album aggressivo e pesante, abbiamo deciso di creare l’esatto contraltare, come bonus: stessa intensità ma con un colore diverso. Così siamo addivenuti a queste canzoni acustiche, che in realtà hanno la stessa energia, intensità, forza e impegno delle “sorelle” elettriche presenti sul disco originario. Quando io ed Edward Pursino eseguiamo dei pezzi in modalità unplugged, si sprigiona una particolare alchimia, avviene il vero dialogo tra la chitarra e la voce dal quale traspare la Nostra storia, gli anni passati sul palco e in studio insieme, insomma tutta la Nostra vita e l’amicizia che ci lega.
Secondo te, c’è una differenza consistente nel suono dei Marriage e di Invictus “originali” rispetto alle nuove ristampe SPV?
Le registrazioni sono state tutte rimasterizzate dai master originali, ritengo che sia stato fatto un bel lavoro e l’energia che ne fuoriesce è lì che lo testimonia. Durante le fasi di lavorazione sono emersi particolari che a Suo tempo mi erano sfuggiti e ritengo che il suono, oggi, goda di maggior chiarezza. Mi auguro che la cosa venga anche recepita dai fan durante l’ascolto di queste ristampe, così come è accaduto a me. A volte, il remastering non fornisce un suono immediatamente migliore, di primo acchito, ma sicuramente lo rende “diverso”. Da parte mia ho cercato di mantenere le qualità sonore originali, sperando di aver fatto, come dicevo prima, emergere un po’ più di freschezza al tutto, i brani posseggono il “sacro fuoco” che meritano…
La copertina della ristampa di The Marriage of Heaven and Hell Part Two
Come è la situazione con l’Spv in questo momento? Siete soddisfatti?
Sì, va tutto bene, abbiamo un ottimo rapporto con tutto il personale della SPV, finora ci sono stati molto di supporto.
Uscirà anche la reissue di Visions of Eden, nel prossimo futuro? Lo spero ardentemente, la produzione di quell’album è da dimenticare!
Si, la cosa è in scaletta. Possediamo delle tracce extra che potrebbero accompagnare la ristampa dell’album: pezzi HM in your face alternati ad altri strumentali classici, risalenti a quel periodo. Ci tengo, perché Visions of Eden rimane uno dei miei album preferiti.
David, ho ascoltato la tua ultima performance nell’album Angels of the Apocaplyspe dei Timo Tolkki’s Avalon e sono rimasto perplesso, davvero non ruggisci proprio più…
Perplesso? Quello perplesso a questo punto sono io. Premetto che non ancora sentito il mix che è stato utilizzato per quell’ album, perché non ne ho ancora ricevuto la copia (l’intervista risale a qualche giorno fa… ndr), ma so che le tracce che ho inviato a Timo erano possenti, over the top e ruggivo alla grande! Timo è stato molto soddisfatto del lavoro che ho fatto e me l’ha ribadito parecchie volte. Il rough mix che ho preparato con le chitarre, il basso, la batteria e la voce era ad altro tasso energetico, mi auguro che questo risultato sia evidente, ho “tirato” dall’inizio alla fine! E’ possibile che tutto ciò che ho inviato non sia stato utilizzato totalmente, a questo punto, per far spazio a tastiere o qualsiasi altra cosa…
Virgin Steele live
Quindi è lecito attendersi ancora i tuoi clamorosi e peculiari ruggiti, per il futuro?
Credo che tu non abbia ancora sentito le nuove registrazioni, chiamate FIRE SPIRITS, che sono state incluse nella reissue di INVICTUS: quelle sono le ultime incisioni dei Virgin Steele e danno l’idea di quanto noi si possa ancora “tirare”…
A proposito del prossimo album Virgin Steele, ci puoi gentilmente anticipare qualcosa? Stai lavorando su di esso? Quando uscirà?
Stiamo lavorando su diversi album: due di essi usciranno con il box set di ottobre 2014, del quale ti accennavo prima. Uno si chiama GHOST HARVEST, e contiene canzoni inedite, più alcune cover riscritte/riarrangiate. Si tratta di un disco che definirei eclettico, molto “cool”: vi sono momenti pesanti, altri dark e non mancano le bordate in modalità “straight ahead kick ass”! Insomma, un viaggio nei meandri del Rock, quello sporco, più… hmmm… elementi Blues nonché pulsioni gotiche. L’altro nuovo album da includere nel box set (il titolo sarà rivelato a breve), contiene invece più materiale nuovo, “quite heavy and roaring”… Come potrei descriverlo? Hmmm, vediamo più avanti, dai! Quello che posso invece rivelare è che questi due nuovi album abbracciano dei lati della Nostra personalità inusuali, al di fuori da quello che ci si potrebbe attendere in prima battuta dai Virgin Steele. Vanno intesi come lavori extra, e rappresentano il Nostro modo di salutare e ringraziare tutti i fan della band sparsi per il mondo.
Fra febbraio e aprile 2015, invece, uscirà un altro disco, un “full on Epic-Barbaric-Romantic album” e sarà completamente Epic, un concept sia musicale che lirico che si fonderà in un’unica, imprescindibile, entità! Rivelerò il titolo e altri particolari appena possibile, comunque.
Quindi, in conclusione: due nuovi album usciranno questo autunno e poi un altro nuovo album a primavera 2015. Siamo in un periodo molto creativo della nostra vita, in questo momento, e vogliamo dar corpo a questa quantità di musica il più presto possibile.
David, tutti i fan di Virgin Steele sperano che il prossimo album suonerà come un uragano, roboante, potente, con il meglio della produzione che merita… cosa puoi promettere a riguardo?
Ogni nostro album è frutto di passione, dedizione e impegno. Ogni volta si spera che suoni nobile come sono nobili i Nostri sforzi per realizzarlo. Diamo il massimo, insomma, compatibilmente con il lasso di tempo che ci viene concesso e le risorse disponibili. Il nuovo materiale contenuto nelle ristampe ritengo sia venuto bene, da questo punto di vista.
Da appassionato di storia quale sei, hai mai pensato di dedicare qualcosa all’impero romano, in futuro?
E’ certamente possibile, sono da sempre interessato alla vicende riguardanti la Roma antica, non escludo che possa accadere, un giorno.
Che cosa ci puoi dire sull’attesissimo “The Story of Virgin Steele” su dvd?
Che lo voglio assolutamente fare! La SPV è d’accordo, probabilmente i lavori partiranno dopo le uscite che ho illustrato sopra: è un qualcosa che richiede un sacco di tempo, ci sono anni di materiale da far passare!
Virgin Steele live
David, abbiamo notato che le notizie di Virgin Steele sul sito ufficiale o su Facebook non sono puntuali. Cambieranno le cose più avanti?
Sì, ci dovrebbero essere aggiornamenti più tempestivi a partire dalle prossime settimane. Sottolineo che noi non siamo i più grandi fan dei “social media”, e lo si capisce: evitiamo di perderci chiacchiere pur di scrivere qualcosa. Facciamo gli annunci necessari e quando compaiono le informazioni sono confermate al 100%, tutta roba concreta, quindi, niente di più e niente di meno.
A tuo modo di vedere, dove potrebbero essere collocati i Virgin Steele, se messi a confronto con band come Manowar, Manilla Road, Warlord e Omen?
Davvero non saprei, perché non paragono i VIRGIN STEELE ai gruppi che hai citato e in generale a tutte le altre band che sono là fuori. Il confronto e la concorrenza non sono qualcosa a cui penso. Ciò che è nella mia mente è la musica: scriverla, cercando di catturarla e cercando di comunicarla al meglio al dispositivo di registrazione, poi al pubblico, con i sentimenti che vi sono contenuti e che vi ho riversato. Tornando alla tua domanda, onestamente gli unici con i quali ho una certa familiarità sono i Manowar, le altre band che hai citato le conosco poco e non sono nella condizione di esprimere giudizi di sorta. Per quanto riguarda i Manowar, ho sempre pensato a loro come a un gran gruppo, mi sono sempre piaciuti sia dal vivo che sui disco e considero un onore avere condiviso il palco con loro in tour, in passato. Auguro Loro il meglio e spero continuino a fare dischi per i prossimi mille anni.
David DeFeis on stage: Great Sword of Flame!
Mi permetto un inciso di carattere strettamente personale: ti considero un fuoriclasse dietro al microfono, e questo lo si sa. C’è stato un periodo nel quale, ma senza alcun dubbio, per me rappresentavi il miglior cantante heavy metal che avessi visto in vita mia, e ti rammento dal vivo mi sono gustato gente come Rob Halford, Michael Kiske, Biff Byford, Ronnie Atkins, Fabio Lione, Ralph Scheepers, Eric Adams e mi fermo qua… Come ti poni nei Loro confronti?
Ricevere paragoni di questo tipo fa senza dubbio piacere, essere considerati nella stessa cerchia dei cantanti che hai riportato è cosa che onora, senza dubbio, in quanto sono tutti interpreti eccellenti! Rifuggo però il confronto, mi sono sempre visto prima compositore che altro. Faccio quello che faccio e cerco di godermelo al meglio, così come mi auguro che accada per chi fruirà dei miei prodotti. Il mio obiettivo è da sempre quello di cercare di raccogliere e incanalare le emozioni, quelle forti, sia sul palco che in studio, così da stimolare la psiche e la sensibilità del pubblico, in modo catartico. Quando la canzone e la performance sono adeguate e in piena sintonia è lì che si scatena la magia pura… ed è quello per cui vivo… dar vita, catturare e trasmettere dei momenti trascendenti.
Quando vedremo i Virgin Steele in Italia?
Se capita l’occasione noi la cogliamo al volo: io personalmente amo venire in Italia a suonare per il pubblico italiano… E’ sempre stato un posto magico, per me, da visitare, dalle Vostre parti molti fan da sempre supportano la band e noi ne siamo fieri!
Hail & BY THE GODS,
David DeFeis
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Ringrazio la collega Tarja Virmakari per la collaborazione.