Io speriamo che divento Metallaro: Capitoli 5 e 6

Di - 8 Giugno 2009 - 13:03
Io speriamo che divento Metallaro: Capitoli 5 e 6

Ancora un doppio appuntamento, questa volta all’insegna dell’economia, per organizzare il viaggio facendosi 4 conti in tasca e con qualche dritta per non incappare in imprevisti evitabili.  

A cura di Bruno “SR&P” Poli.

Capitolo 5: Ancora qualcosa da fare e da non fare.

Evita di ascoltare le varie leggende metropolitane che narrano di sistemi infallibili per risparmiare, rimanere impuniti o viaggiare gratis.

Te ne sfato subito qualcuna:

  • Prima di partire in treno vai in questura e denuncia il furto del tuo portafogli, scrivendo che ti hanno rubato anche la patente di guida e la carta d’identità. Detto questo parti con il portafogli in tasca ma senza biglietto. Quando il controllore ti beccherà e ti chiederà un documento per farti il verbale, tu dagli la carta d’identità di cui avevi denunciato il furto. Lui non può sapere che su quel documento pende una denuncia. Se non paghi subito il verbale sommato al costo del biglietto il tutto ti verrà notificato a casa con una lettera raccomandata. Quando ti arriverà lo dovrai contestare il verbale portando come prova la denuncia di furto del portafogli con i documenti. Dirai che c’è in giro un ladro che dopo averti rubato la carta d’identità ha sostituito la tua fotografia con la sua, che il controllore non se ne è accorto e che quindi c’è in giro uno che si sta facendo gli affaracci suoi spacciandosi per te, che poi tanto i verbali arrivano a casa tua.
    Peccato che se non paghi subito il verbale ed il biglietto il controllore chiamerà la polizia ferroviaria, i cui agenti saliranno alla fermata successiva, ti prenderanno e ti butteranno a calci giù dal treno. Prendi i treno successivo? Se la distanza da percorrere è lunga potresti finire a calci giù dal treno altre tre o quattro volte, triplicando così il tempo di percorrenza. Vedi tu se ne vale la pena o se è meglio andare in un’agenzia e prenotare un biglietto low cost. Si trovano offerte anche col 50% di sconto.
  • Sempre a proposito di denunce, potresti anche denunciare il furto della tua macchina, se hai deciso di viaggiare con quella. Quando un autovelox, un t-red o una qualsiasi telecamera delle corsie riservate o della zona a traffico limitato fanno una fotografia la targa viene data in pasto ad un computer che la associa al suo intestatario e gli viene spedita a casa la multa. Questo computer ha un filtro che elimina tutte le fotografie fatte a targhe che risultano rubate. Perché vessare un povero cristo a cui hanno fregato la macchina con tutte le multe che il ladro va in giro a prendersi? Tanto non avendo più la materiale disponibilità del bene sottrattogli farebbe ricorso e lo vincerebbe. Allora perché sprecare i soldi di una raccomandata?
    Se poi ti fermano ad un posto di blocco e tu gli fai vedere che ci sono le chiavi nel quadro e che la macchina è intestata a te, mai e poi mai perderanno del tempo per verificare se la targa è inserita nel database di quelle rubate. Se poi lo fanno digli che sì, te l’avevano rubata, ma che te l’hanno ritrovata ieri o l’altro ieri e che quindi non è stata ancora fatta la cancellazione dall’archivio.
    Beeep! Campanello d’allarme. Te l’hanno ritrovata al massimo due giorni fa ed ora tu ci stai già andando in vacanza? Ma a chi la vuoi raccontare, babbeo! Ed il verbale di riconsegna che ti hanno detto di custodire gelosamente quando ti hanno restituito la macchina, dov’è? Serve proprio ad evitare che se la presti nell’arco di tempo tra quando te la ritrovano e quando viene effettuata la cancellazione quello al quale l’hai prestata passi delle grane perché sta girando su di un veicolo rubato. L’hai ritrovata da solo, senza l’aiuto della polizia? Così in perfette condizioni? In tempo zero fanno altri quattro accertamenti e ti ritrovi denunciato per simulazione di reato e la tua vacanza è finita. Bella mossa davvero!
    Altre controindicazioni? Sai cos’è quella lucina rossa tipo supercar che si agita sotto il lampeggiante delle pattuglie dei carabinieri? Te lo dico subito, è uno scanner con riconoscitore ottico dei caratteri, un OCR per dirla breve, che è in contatto radio con il computer del database che ti avevo precedentemente citato. Se di passaggio in luogo per pura sfiga legge la targa della tua auto in sosta avvisa gli occupanti della pattuglia della presenza di un’autovettura rubata ed immediatamente questi si fermeranno e chiameranno il carro attrezzi per portarla in deposito. Così quando hai finito il panino all’autogrill non troverai più la macchina. Ok, presentando la denuncia di furto te la restituiranno senza alcuna spesa, ma intanto quanto tempo hai perso? Se invece te ne accorgi per tempo e li fermi ricadi nella casistica che avevo descritto poco fa e ti ritrovi comunque denunciato. Di nuovo complimenti! Se usi questo espediente è perché vuoi guidare come un pazzo. Se viaggi come un pazzo la macchina ti consuma l’ira di Dio e rischi di fare un incidente.
  • Uh!, stavo quasi dimenticando la leggenda dell’autogrill a ponte!
    Fermati in un autogrill di quelli a ponte, per intenderci quelli che ti permettono di passare a piedi sopra l’autostrada e di raggiungere il parcheggio dalla parte opposta. Controlla le targhe dei veicoli in sosta ed identifica quelli che stanno facendo un viaggio grossomodo opposto al tuo. Controlla che non abbia il telepass. Attendi il conducente e proponigli uno scambio dei biglietti d’ingresso del casello. Così anziché risultare che tu sei entrato a Milano e sei uscito a Cava dei Tirreni (SA), pagando circa 50€ e lui entrato a Salerno ed uscito a Melegnano (MI), pagando anche lui 50€, ai caselli risulterà che tu con il suo biglietto sei entrato a Salerno ed uscito a Cava dei Tirreni, 6 km più avanti, mentre lui, con il tuo biglietto, risulterà entrato a Milano ed uscito a Melegnano, pagando anche lui una cazzata. Wow, che figata!
    Lascia perdere, quelli che gestiscono le autostrade non sono degli sprovveduti. Basta che guardi su di una cartina come si snoda la rete autostradale: entrando da certi caselli non puoi uscire da certi altri, a meno che tu non faccia inversione in autostrada, cosa che vivamente ti sconsiglio di fare. Quando ti presenterai con quel biglietto in barriera ti verrà addebitato il massimo del pedaggio.
  • Più credibile è la storia del carro del soccorso stradale: ti abboni all’ACI in modo da non dover pagare il soccorso stradale, fai il tuo viaggio ed ad un paio di km dalla barriera dalla quale dovrai uscire posteggi la macchina in corsia d’emergenza e chiami il soccorso stradale simulando un’avaria. Il carro attrezzi arriva, carica la tua macchina e la porta oltre il casello, in modo che così non paghi l’autostrada. Naturalmente anziché farti portare la macchina in officina te la fai scaricare poco dopo lo svincolo dicendo che hai già chiamato il tuo meccanico di fiducia che sta già arrivando con il suo carro attrezzi, che però non è autorizzato ad intervenire in autostrada, per portare la macchina presso la sua officina. Quando il carro attrezzi dell’ACI ha girato l’angolo, tu rimetti in moto e riparti.
    Quanto ti è costato l’abbonamento all’ACI? Quanto tempo hai perso in autostrada in attesa del carro attrezzi? Non ti conveniva a questo punto pagare l’autostrada come fanno tutti? Se poi vai all’estero tutte queste elucubrazioni non funzioneranno, perché ogni stato gestisce le autostrade in maniera diversa dagli altri.

Ho ascoltato cazzate che tu non puoi nemmeno immaginare: gente che viaggia gratis in treno facendosi passare per un bagaglio; strani modi per truffare banche ed assicurazioni autoclonandosi il bancomat o facendo finta che vi abbiano rubato la valigia… Ma davvero pensi di vivere in un mondo di idioti? Secondo te sono tutti così ingenui da cascare in questi stupidi trabocchetti? Se la tua risposta è “sì”, allora pensi di avere già tutte le risposte in tasca, ed allora cosa stai leggendo a fare questo articolo?
Di leggende ce ne sono tante, ma basta ragionarci su per scoprire se si tratta di verità o di bugie.
Viaggia onesto che ti conviene!

Il festival Metal è un genere di vacanza che offre molto, ma che in cambio esige qualche preparativo in più rispetto ad una vacanza tradizionale. Le cose da fare sono sostanzialmente le stesse, ma le motivazioni molto diverse.
Non sei lì per sfoggiare la tua abbronzatura, ma ti conviene arrivare già abbronzato. Questo perché passerai gran parte della tua vacanza a torso nudo sotto il sole, come se fossi al mare in spiaggia. Al mare hai l’acqua e la sabbia che ti levano di dosso la crema protettiva, qui hai gli altri metallari. Nella calca del concerto ti strusci con altri corpi, alcuni seminudi, altri nudi del tutto, altri con una maglietta di cotone, altri ancora con il chiodo. Fatto sta che in men che non si dica la tua crema abbronzante se ne è andata tutta e se la tua pelle non sarà preparata ad affrontare il sole, saranno dolori.
Non sei lì per sfoggiare i tuoi muscoli, ma se vai in palestra a potenziarti un po’ vedrai subito che ne trarrai dei notevoli vantaggi. Se impari a fare delle sane camminate anziché usare lo scooter ogni volta che devi fare più di 10 metri non sarai morto di stanchezza quando dovrai farti una decina di minuti a piedi per raggiungere l’area concerti. Massacrati anche di dorsali perché il movimento che fai spostando indietro i bilancieri con i gomiti sarà lo stesso che userai per farti largo fra la folla per raggiungere le prime file. Infila i gomiti fra due persone davanti a te e spingile indietro, se sei forte è semplice, se sei una mezza calzetta saranno loro a spingerti indietro. Fortifica i muscoli del collo, in quanto se ti capita di essere preso di sorpresa in testa da uno stage diver, potrai reagire e spostarlo via senza dover soffrire il torcicollo per i successivi tre giorni.

Non sei lì per fare a mazzate, ma ti consiglio di passare un mese ad imparare le basi dello Judo. Durante il primo mese non ti insegneranno nessuna tecnica di proiezione né in generale di lotta, ma imparerai a cadere da tutte le posizioni senza sfracellarti ed a rialzarti un un batter d’occhio. Come a cosa ti serve? Vai un po’ su YouTube a guardarti i filmati dei Wall of Death! Se, volente o nolente, ci rimani sotto e non sei in grado di rimetterti in piedi senza aver subito danni, verrai travolto da un migliaio di metallari che caricano e scalciano. Comunque se non ti senti pronto ad affrontare il pogo violento, lascialo perdere. Puoi divertirti benissimo anche senza rischiare di finire al pronto soccorso. Se non sei agile, potente e mentalmente presente potresti fare una brutta fine, lo dico per te. Non sono certo io quello che ti dice di tirarti indietro a priori ma prima di lanciarti dentro a testa bassa, valuta se riuscirai a sopravvivere. Se ti schianti qualche osso o qualche muscolo subito al primo pogo del festival, ti perderai tutto il divertimento successivo. Tieni anche presente che quando tornerai a casa ingessato dovrai trovare un’eccellente scusa con i tuoi genitori perché ti lascino andare anche al prossimo festival a cui di sicuro deciderai di partecipare, giusto per dimostrare a te stesso ed ai tuoi amici che non sei un perdente.

Non sei lì per sfoggiare a nessuno quanto alcool sai reggere prima di stortarti come un gancio. Riduci la quantità di alcoolici che consumi diciamo da un mesetto prima della partenza. Abbassare la tua soglia di ciucca ti sarà di giovamento per evitare di dover lasciare sul banco 50€ ogni fottuta volta che ti vorrai ubriacare. Pensi che se non finisci il giro della morte gli altri ti prenderanno in giro? Saranno talmente bevuti che non se ne accorgeranno nemmeno. Solo che se ne accorgeranno il giorno dopo, quando tu starai facendo colazione con salciccia e fagioli mentre loro sboccheranno acido cercando di ingurgitare qualche medicinale.

Ah, già i capelli: se mamma e papà non sono troppo rompicoglioni e tu non porti i capelli lunghi, puoi optare per una soluzione di sicuro effetto, sempre che tu conosca un parrucchiere in gamba. Scegli un logo del festival, qualcosa di semplice, dai l’immagine al tuo parrucchiere e fatti rasare i capelli come il logo che hai scelto. Durante tutta la vacanza ci farai un figurone poi, quando sarai tornato a casa, ti farai rasare la testa tutta a pari, così i segni della tua pazzia scompariranno senza lasciare alcuna traccia.


Capitolo 6: la partenza ed il viaggio.

Hai scelto il contenuto? Bravo, ora devi scegliere il contenitore. Se viaggi con i mezzi di trasporto pubblici concediti solo un grosso zaino alpino. Se proprio non riesci a fare a meno di portare anche uno o peggio due borsoni sappi che poi i tratti a piedi te li dovrai sorbire tutti tu e che quando scendi dal treno farai imprecare tutti gli altri che devono salire o scendere. Tra l’altro con tutto quel popò di bagaglio appresso, col cavolo che il tuo volo resta low cost. Con un po’ di esperienza imparerai che lo zainone è più che sufficiente a soddisfare tutte le tue esigenze. Ti concedo e ti consiglio di prendere un marsupio, dove dovrai mettere le cose che ritieni potrebbero servirti durante il viaggio, come l’accendino con le sigarette, il mignon di tequila, un goldone, i fazzoletti di carta, il biglietto del treno, il telefonino, il lettore mp3 e la macchina fotografica. Se invece viaggi con la macchina ti consiglio di evitare automobili ribassate, con spoiler o minigonne. Un festival si svolge in mezzo ai campi, dove il terreno è sconnesso e le strade sterrate e piene di buche. Anche per questo prima ho sconsigliato di raggiungere la location con una moto da pista: se voli e cadi e ti fai male prima tutti ti deridono, poi ti sei rovinato la moto e magari ti sei pure rotto qualcosa, quindi non puoi più guidare la moto e quindi non sai più come diavolo tornare a casa una volta finito il festival.

Evita anche di viaggiare con un veicolo sovramotorizzato che suca benzina a più non posso. Tanto sei stracarico e per i motivi che ti ho spiegato alla fine del capitolo 2 non puoi sfruttarlo, ma tanto sucherà lo stesso. Un 2,2 litri turbo benzina farà, senza tirarlo, i 6 con un litro, mentre un 1,9 litri turbodiesel è in grado di arrivare a fare i 23 con un litro. Il festival è lontano 1000 km, quindi 2000 km tra andata e ritorno. 2000 km diviso 6 km litro ed ottieni 333 litri di benzina consumati, che moltiplicato per 1,25 € al litro fanno poco più di 416 €, contro 2000 km diviso 23 moltiplicato per 1,05, perché il gasolio costa meno della benzina, che fanno in tutto 91 €. 416 meno 91 fanno la bellezza di 325€ risparmiati. Sputaci su! Praticamente in 3 non avete pagato il biglietto! Non ho voglia di fare i calcoli anche per GPL, CH4, H2, etanolo e tutti gli altri combustibili che ci sono in circolazione, perché sarebbero comunque solo degli esempi. Se ti cimenti e fai quattro rapidi conti tra la tu macchina e quelle dei tuoi amici facilmente scoprirai che ci vuol poco a far saltar fuori un notevole risparmio. Macchina, moto e camper devono essere, per quanto possibile, al loro massimo stato di efficienza.
Un festival è un evento che fa brillare gli occhi a tutti i negozianti della zona, carburantisti compresi. Man mano che ti avvicini alla location del festival e man mano che si avvicina l’inizio del festival, i prezzi dei carburanti lieviteranno come per magia. Si fa il pieno poco prima di arrivare, sia alla macchina che al gruppo elettrogeno, in modo da poter tenere eventualmente acceso il motore per ascoltarsi un po’ di sano Metallo a tutto volume senza rischiare di ritrovarsi con la batteria a terra; si fa il pieno appena dopo la partenza per prolungare la prima tranche del viaggio. I benzinai questo lo sanno e ne approfittano alzando i prezzi.

Ricordati che sei un metallaro duro ed arrabbiato in pellegrinaggio e devi farlo sapere al mondo che ti circonda. Anche durante il viaggio, vestiti da metallaro, fatti riconoscere. Maglietta nera di un gruppo, cintura borchiata, braccialetti borchiati ed anfibi. Non basta, copri lo zaino con una bandiera di qualche band particolarmente cattiva; usa due t-shirt di gruppi death come coprisedili per i sedili anteriori; togli il volante di serie e sostituiscilo con quello a forma di pentacolo rovesciato che devi premere il muso del capro per far suonare il clacson; svita la leva del cambio e sostituiscila con una spada, mantenendola estraibile per poter minacciare il prossimo dall’interno dell’abitacolo; al posto della spada puoi essere più fine, svitare la leva del cambio e sostituirla con un grosso cazzo di gomma… Sto esagerando? Vabbè, per questa volta passi, ti do’ ragione, basteranno alcuni adesivi sulla carrozzeria ed una bandiera sul lunotto. Comunque ricordati sempre di salutare tutte le auto di metallari che troverai sul tuo cammino. Clacson corna ed urla sono saluti universali in questo meraviglioso mondo. Occhio però che se sbagli persona clacson, corna ed urla sono un chiaro segno di sfida. Se il tipo si irrita non chiedere mai scusa, estrai la spada dal cambio e preparati allo scontro. Se vinci tagliagli la testa ed impalala sul cofano come trofeo ed ammonimento per tutti gli altri prepotenti che potresti incrociare.

Comincia a riempire, zaino o baule che sia, mettendo in fondo le cose che pensi ti serviranno per ultime e per prime quelle che hai intenzione di utilizzare non appena arrivato. Metti tutto in sacchetti di plastica e chiudili con un nodo bello stretto. Ti servirà in caso incappassi nella pioggia durante il viaggio o durante il montaggio della tenda a non trovarti con metà della roba inutilizzabile. Come penultima cosa metti la tenda con il martello ed i picchetti. Sopra alla tenda con il martello ed i picchetti mettici almeno due lattine di birra. Fai in modo di tenere sempre a portata di mano una cartina, stradale intendo. Nel bauletto della moto tieni sempre una bomboletta di schiuma “ripara e gonfia” per le gomme, che se buchi la ruota di scorta mica ce l’hai.

Il vagone di un treno, che sia diviso in scompartimenti oppure open space come un autobus, è un ottimo luogo dove fare conoscenza con persone diverse. Quindi non passare il viaggio col telefonino all’orecchio a tubare con la fidanzata che hai lasciato a casa. Cerca di fare amicizia con chi ti sta di fronte o di fianco. Anche se fai una figuraccia, non te ne deve importare un fico secco, tanto quel tipo o quella tipa non li rivedrai mai più in vita tua. Se riesci ad infilare gli auricolari sotto il velo ad una suora per farle ascoltare un po’ di sano True Black Satanic Metal hai la mia stima. A patto che sia cosciente e consenziente, altrimenti sono capaci tutti. Altra bella cosa del treno è che ha il bagno. Puoi ubriacarti quanto ti pare e piace e se ti scappa puoi andare a farla senza che questo influisca sui tempi del viaggio. Punta magari la sveglia del telefonino una decina di minuti prima dell’arrivo alla fermata che ti interessa, così se ti distrai o t’addormenti non corri il rischio di accorgerti troppo tardi che saresti dovuto scendere.

Se hai scelto di viaggiare con l’autobus del tour organizzato le cose si semplificano notevolmente, sono tutti metallari e quindi di argomenti di cui discutere per l’intera durata del viaggio ne avrete in abbondanza, sia all’andata che al ritorno. Dato che più o meno partite dalla stessa località, ci sono buone possibilità che abitiate tutti in un raggio di pochi chilometri e che quindi potreste anche beccarvi da qualche parte per una birra, se vi accorgete che l’amicizia funziona. Una pecca del bus è che non ci puoi scoreggiare liberamente, altrimenti gli altri ti massacrano di legnate, e fanno bene.

In moto mentre viaggi sei solo. Il sistema ideale per gustarsi il paesaggio intanto che scorre. Come tutti i mezzi privati non ti consente di bere mentre guidi, ma hai il vantaggio di poterti fermare più o meno dove vuoi. Sulla mia ho fatto una modifica e sostituito il bauletto posteriore con uno frigorifero, alimentato dalla 12Volt della moto. Quando ti fermi bere qualcosa di fresco è una figata indescrivibile. Già, perché un lungo viaggio in moto non si affronta in maglietta, bermuda ed infradito. Stivali, pantaloni di pelle, giaccone di pelle e guanti rinforzati, oltre al casco integrale. Non è solo per le cadute o per la pioggia, ma anche semplicemente perché un insetto a 130 km/ora o più è una vera e propria sassata. Probabilmente viaggerai per ore nella medesima direzione, quindi se hai la tua pelle scoperta il sole avrà tutto il tempo che vuole per abbrustolirti. Così abbigliato hai leggermente caldo e sudi ma comunque un po’ d’aria ti entra da sotto i vestiti e porta via il sudore, così non sei mai umido. Però ti disidrati e dopo 300 km circa hai bisogno di fermarti per bere. Il pieno di benzina per la moto ed il pieno d’acqua per me. La moto potrebbe farne ancora un centinaio circa di chilometri, ma non è mai una buona norma arrivare in riserva sparata. Quando vai in vacanza nei periodi clou tutti fanno benzina e potrebbe capitare di trovare il distributore che ha esaurito la verde. Se non ne hai a sufficienza per raggiungere il successivo distributore, sei fatto. La moto la puoi spingere, la macchina meno ma in tre ce la si fa, il camper proprio no. Vabbè, scarica una bicicletta dal portabici del camper, prendi la tanica che sarebbe dovuta servirti per l’acqua potabile e comincia a pedalare verso il prossimo distributore. Anche perché se siete in due macchine si potrebbe pensare ad una soluzione di traino, ma tra camper e camper mi sa che non sia fattibile. Hai mai provato a frenare con la macchina a motore spento? Quanta fatica fai senza il servofreno? Riusciresti a fermare la massa di un camper a pieno carico, che è circa tre volte quella di una autovettura? O ti schianteresti tamponando il veicolo che ti sta trainando, mettendo così definitivamente la parola fine alle vostre ferie? Medita prima di agire.

Questo non ti vieta di programmare un pochino le soste, giusto per risparmiare un po’: in autostrada la benzina è mediamente più cara che in città; in uno stato la benzina costa decisamente di più o di meno che in un altro; per un certo tratto non c’è nessun distributore che eroghi gas e quindi o ti premunisci o dovrai farti un tratto a benzina; vuoi per forza una certa marca di distributore perché devi accumulare punti sulla scheda.
Se sei un fumatore e viaggi in Italia con un mezzo pubblico, sei sfortunato perché in Italia sui mezzi pubblici non ci puoi fumare. Ovunque ti giri troverai il simbolo della sigaretta sbarrata dal divieto. Solo in un posto non c’è: nel cesso del treno. Entra, chiudi la porta, apri il finestrino ed estrai pacchetto ed accendino. Sublime! Quando vai all’estero le cose sono diverse, lì quasi tutti i treni a lunga percorrenza hanno i loro vagoni per fumatori. Sui treni locali invece, per intenderci quelli che alle 8 del mattino sono impestati di studenti e lavoratori pendolari, è vietato fumare ed in più non c’è il cesso, quindi dovrai resistere un’oretta senza paglia. Pensi di poter resistere ad una tale tortura? Anche in moto non puoi fumare. Oddio, se hai il casco jet la sigaretta te la puoi anche accendere, ma alla prima accelerata l’aria che ti arriva in faccia la consumerà al posto tuo in meno di un minuto gettandoti tutto il fumo negli occhi. Macchina e camper vanno benissimo per questa attività, a patto che siano tuoi o che il proprietario, da tuo padre in giù, sappia che ci fumerete dentro. Non esiste deodorante che tenga, se avete fumato nella sua auto un non fumatore o peggio ancora un ex fumatore se ne accorgerebbe immediatamente. Magari non riuscirebbe a distinguere se ci hai fumato una sigaretta o se ti ci sei fatto una canna, ma di sicuro saprebbe che qualcuno ha fumato qualcosa nella sua auto, motivazione sufficiente a non prestartela più.

Se tu ed i tuoi amici avete deciso di spostarvi in autobus o treno il problema non sussiste, mentre se avete deciso di viaggiare in auto o camper dovrete pensare a come organizzare i cambi al volante. Anche se siete solo in due ci si può accordare: c’è chi preferisce viaggiare in città e nel traffico non si incazza e sopratutto si orienta e chi invece in autostrada può guidare anche per quattro ore di fila senza fare una piega. Magari uno preferisce guidare di notte, mentre un altro proprio non se la sente. In base a queste vostre attitudini stabilite l’ordine dei cambi al volante. All’inizio del viaggio siete freschi e quindi potete guidare per un tratto più lungo, quando vedi che il tempo che intercorre tra quando prendi in mano il volante e quando cominci ad avvertire i primi segni di cedimento scende sotto l’ora, mi sa che è proprio il caso che vi fermiate a schiacciare un pisolino in una piazzola o in un’area di servizio: se vi state dando dei cambi alla pari, anche se non vogliono ammetterlo, i tuoi compagni di viaggio saranno stanchi almeno quanto te. Ci vuole un nonnulla a crollare di sonno ed andare a sbattere e cocaina, metamfetamina, modafinil o qualsiasi altro miracoloso rimedio per mantenere all’erta i sensi e stare svegli servirà sì a farvi raggiungere la vostra meta, ma una volta lì, una volta finito l’effetto della sostanza eccitante, vi stenderete sul materassino e dormirete dalle dodici alle quattordici ore di fila e non vi sveglieranno nemmeno le cannonate. Se vi capita mentre siete sotto il sole vi risveglierete del colore di un estintore ed a questo punto nessuna crema e nessuna sostanza alcoolica arriveranno a lenire il dolore della vostra carne che si sfalda. Mi ripeto, non era meglio partire da casa qualche ora prima, piuttosto che perdersi dalle dodici alle quattordici ore di divertimento dopo? Di notte e nei fine settimana i camion che si muovono in coda l’uno all’altro a 80 km/ora non li troverete e questo vi permetterà di viaggiare senza doverci fare continuamente attenzione. Se vi state muovendo a bordo di più autovetture cercate di mantenervi sempre in contatto visivo. Quando non vi vedete più, telefonatevi: non avere vergogna a dire che ti sei perso o che sei stanco o che ti scappa da andare in bagno. Le soste lungo il percorso vi permetteranno di arrivare al festival in condizioni quasi ottimali. Vi sarete sgranchiti le gambe, avrete bevuto, mangiato, fumato e dormito il giusto.
Se invece siete in treno questi problemi non sussistono. Basta che due della compagnia stiano contemporaneamente svegli a chiacchierare che non sbaglierete fermata e nessuno vi frugherà fra i bagagli. Sull’autobus è meglio ancora: a guidare ci pensa l’autista, che si fermerà nel posto giusto, e nessuno toccherà i bagagli perché si trovano nella stiva di carico sotto di voi.

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