Io speriamo che divento Metallaro: Capitoli 7 e 8
Ancora un doppio appuntamento, questa volta all’insegna della logistica, per imparare a posizionare strategicamente la tenda e tutto l’armamentario che vi siete portati al festival e per imparare a fare la spesa con cognizione di causa. Buona lettura!
A cura di Bruno “SR&P” Poli.
Capitolo 7: L’arrivo ed il posizionamento.
Quando giungi alle porte del festival devi fare quello che ti dicono i tizi dello staff. Li riconosci subito perché hanno un gilet rifrangente con impresso il logo del festival. Tieni pronto il biglietto d’ingresso, perché è la prima cosa che controlleranno che tu abbia prima di farti entrare. Nei villaggi turistici di solito trovi il cocktail di benvenuto, qui facilmente avrai due vitelle in abiti neri attillati che ti daranno in mano una un boccale con un litro di birra e l’altra uno stinco al forno, dicendo qualcosa tipo: – Welcome to the festival! – Altro che cocktail di benvenuto, dopo un lungo viaggio questo è decisamente molto meglio!
Se sei in auto solitamente devi pagare una ventina di euro in più sul momento se vuoi tenere la macchina posteggiata vicino alla tenda. Ti consiglio vivamente di farlo perché l’alternativa è montare la tenda, scaricarci dentro tutto il contenuto del bagagliaio, riprendere la macchina, uscire dall’area del festival ed andare a cercare un posto dove parcheggiare, cosa che non troverete nel raggio di un paio di chilometri. In più avere la macchina vicina vuol dire avere la tenda sgombra, musica e luce sempre a portata di mano, nonché un posto sicuro dove tenere le birre. Già, perché ad un festival puoi lasciare incustodita fuori dalla tenda 3000€ di macchina fotografica senza che nessuno te la tocchi, ma guai se abbandoni una lattina di birra, come per magia nera svanirebbe in meno di un minuto. In un campeggio di Metallari nessuno ruba niente, birra a parte, per pochi e semplici motivi: siamo tutti fratelli nella stessa avventura e difficilmente qualcuno ha in tenda qualcosa di prezioso; non sai di chi è la tenda che vuoi saccheggiare, magari o lui o i suoi amici ti stanno osservando; probabilmente il proprietario della tenda ed i suoi amici sono completamente ubriachi ed inclini ad azioni di sevizie violente, se non addirittura a sacrifici umani.
Posizionati dove il personale dello staff dice di posizionarti, se non ti va bene fai finta di non capire cosa cazzo ti sta dicendo ed allontanati. Non c’è mai abbastanza personale per controllare tutti i metallari in arrivo, quindi se usi la testa e non ti infili in un posto proprio di merda, tipo nel vialetto dove dovrà passare l’ambulanza, nessuno più verrà a disturbarti. Se sei venuto con un mezzo pubblico hai da montare solo la tenda e quindi verrai messo in un campo di sole tende, dove dopo una certa ora regnerà il silenzio, rutti ed urla a parte, e potrai dormire. Se invece sei venuto motorizzato dovrai buttare un occhio a chi sceglierai di avere come vicino di tenda o di camper. Gruppi elettrogeni che probabilmente funzioneranno 24 ore su 24, gente che dal furgone tira fuori casse acustiche grosse come armadi, un carrello appendice che scoperchiato nasconde una batteria degna di Chad Smith , sono tutti segnali che ti stanno indicando che se il tuo tasso alcoolico e la tua stanchezza non raggiungeranno vette sconosciute ai comuni mortali, non ci sarà verso di prendere sonno. Se non sei disposto a rischiare il coma etilico per poter dormire almeno un paio d’ore, ti conviene spostarti altrove.
Scolati pure quel paio di birre che avevi lasciato in pole positon per l’arrivo, comunica al mondo il tuo arrivo con il più sonoro dei tuoi rutti, urla a squarciagola il nome del festival. I fratelli Metallari ti risponderanno in coro per confermarti che sei giunto nel posto giusto per sfogare tutta la tua voglia di libertà.
Cerca di orientarti e di capire dove è il Nord, una bussola potrebbe esserti utile, ma basterà orizzontarti con la posizione del sole. Sapere dove è il Nord ti serve per sapere dove è l’Est. Sapere dove è l’Est ti serve per sapere come orizzontare la tenda. Da Est sorge il sole e poiché i festival li fanno d’estate, il sole sorgerà presto. Se non riesci a mettere al riparo di qualcosa, da un grosso cespuglio ad un grosso camper, il lato ad Est della tua tenda, il sole inizierà ad illuminarlo ed a riscaldarlo già dalle 6 del mattino. Entro le 7 e mezza la tenda si trasformerà in un forno crematorio e prima delle 8 sarai costretto a svegliarti per abbandonarla se non vuoi rischiare di pigliarti un colpo di calore. Se vai a letto alle 10 di sera questo non è un problema, ma visto che probabilmente te ne starai in giro ogni giorno fino alle 5 e mezza / 6 del mattino, dovresti correre ai ripari, e prevenire è meglio che curare. Sopratutto, se vai a nanna alle 10 di sera come i bambini, che cosa ci vai a fare ad un festival Metal?
Se sei andato con una compagnia di amici avrete un po’ di tende da piazzare. Se siete riusciti ad accaparrarvi una buona posizione mettetevi stretti stretti, a cerchio e con il gazebo in mezzo. Se ce l’avete recintate la vostra piazzola con un paio di giri di nastro, di quelli a bande bianche e rosse che si trovano presso i negozi di materiali edili o dai grossisti del fai da te. Eviterete che altri cerchino di piazzare la loro tenda fra le vostre: se ci provano vuol già dire che sono dei rompiscatole. Eviterete che la gente provi a passare in mezzo alle vostre tende, col rischio di inciampare in tiranti e picchetti, rovinando tutto il vostro lavoro se non addirittura la vostra attrezzatura.
In campeggio non esistono “lavori maschili” e “lavori femminili”, un uomo può andare a fare la spesa così come una donna può andare a far legna per il barbecue.
Se nella location del festival ci sono delle piante ad alto fusto, appropriatene. Sono un ottimo riparo sia contro il sole che contro la pioggia. L’unico problema è che se sono troppo facilmente accessibili è sicuro che verranno utilizzate come pisciatoio.
Un acerrimo nemico del campeggiatore è la pioggia. Valuta attentamente la pendenza e le sconnessioni del terreno. Se pianti la tenda in una conca al primo acquazzone questa si trasformerà in una pozzanghera e tu sarai lì in mezzo a galleggiare sul tuo materassino, con tutti i tuoi vestiti che si stanno inesorabilmente inzuppando, per non parlare di fotocamera e telefonino.
Anche se sei in una posizione pianeggiante, ti consiglio di prendere la pala e di scavare un fossato tutt’intorno alla tua tenda. Servirà a far defluire l’acqua che scivola giù dal telo della tenda, impedendo che finisca sotto di essa. Se il fondo della tenda non è più che impermeabile l’ acqua riuscirà a farsi strada fra le cuciture ed entrerà a farti compagnia nei tuoi sogni bagnati.
Già che hai scaricato anche la pala, prima di montare la tenda nel posto che hai scelto, liberalo da rami, sassi, spine, cocci di bottiglia e qualsiasi altra cosa che possa perforare il fondo della tenda e darti fastidio mentre tenti di dormire.
Se arrivi che piove la situazione si fa delicata: cerca un qualsiasi cazzo di riparo nei pressi di dove dovrai montare la tenda o stattene in macchina. Se proprio non puoi farne a meno tira fuori la tenda dallo zaino, buttala nel prato insieme ai paletti, aprila e mettici dentro lo zaino prima che questo si bagni troppo. Montala sommariamente, il peso dello zaino all’interno della tenda le impedirà di prendere il volo se sei così sfortunato da trovare anche un forte vento. In questo caso fregatene dell’Est e posiziona l’apertura della tenda controvento, almeno ci entrerà un po’ meno d’acqua. Una volta piazzati i paletti ed il secondo telo entra in tenda e chiuditici dentro. Ai picchetti ci penserai quando il tempo sarà migliorato. Togliti i vestiti bagnati, buttali in un angolo ed asciugati con l’accappatoio. Tira fuori la tuta e la coperta. Sei stanco dal viaggio, sei bagnato e se le condizioni meteorologiche sono così disastrose probabilmente farà anche un freddo cane. Non ti puoi permettere di raffreddarti, rischierebbe di venirti la febbre e manderesti a monte le tue vacanze. Cerca se puoi di dormire, quando ti sarai svegliato spero che il maltempo sia passato oltre e sia tornato a splendere il sole. Esci, scolati quelle due birre, sbatti fuori i vestiti bagnati e ricomincia da capo a montare la tenda. Sopra la tenda stendici i vestiti bagnati ad asciugare.
Gonfia il materassino, decidi tu qual’è la rigidità che preferisci, srotolaci sopra il sacco a pelo, aprilo e lascialo lì a prendere aria. Organizza al meglio il poco spazio che hai a disposizione, lasciando in un angolo i vestiti puliti, in un sacchetto nell’altro angolo i vestiti sporchi, nel terzo angolo il cibo e nell’ultimo la roba per lavarti. Sul lato dei vestiti, che sono più morbidi, metti fotocamera e telefono cellulare. Fuori a terra tieni il sacco per l’immondizia e basta. Se il festival è serio periodicamente passerà l’omino a svuotartelo, diciamo come premio per non aver trasformato in una discarica la tua piazzola.
Prima di attaccare ad ubriacarti ricordati di fare la rituale telefonata di rassicurazione ai tuoi genitori: – Ciao, sono arrivato, ho appena finito di montare la tenda, il viaggio è andato tutto benone.
Comincia a guardarti intorno, cerca dei punti di riferimento per ritrovare la tua tenda quando te ne allontanerai. Di solito i campi hanno un nome o una lettera che li identifica, memorizzala. Se proprio sei perso, almeno potrai chiedere dov’è il tuo campo. Magari una volta lì riuscirai ad orizzontarti per ritrovare la tua tenda. Fai però conto che in un campo ci saranno dalle 3.000 alle 4.000 tende. Per questo ti avevo scritto di portare con te una canna da pesca con una bandiera da metterci in cima. Anche se c’è vento la canna da pesca si piega per poi ritornare dritta, basta che tu l’abbia ben piantata nel terreno. Se poi in cima ci metti anche un qualsiasi cazzo di segnale luminoso, il gioco è fatto: per quanto ubriaco tu sia, basta che tu veda la luce e la segua per trascinarti alla tua tenda. Ricordati di sboccare prima di esserci entrato. Se in cima al tuo pennone ci piazzi una bandiera nazionale, potrebbe essere un utile richiamo per altri italiani e creare così un piccolo villaggio tricolore.
Giacché non hai ancora nulla da fare, poiché le esibizioni cominceranno solo fra due giorni, prenditi una birra e comincia a gironzolare per il festival intanto che te la sorseggi. Identifica dove sono i cessi, le docce, i baracchini, gli stand che vendono ogni genere di souvenir e cianfrusaglia, le tende con belle fighe. Se qualcuno fa il gesto di brindare con te, accetta di buon grado gridando: – Salute!
Non importa come risponderà il tizio: – Skoal! – Proust! – o anche semplicemente un rutto ed una risata sono gesti di fratellanza.
Se non hai un gruppo elettrogeno e tieni accesi i fari della macchina per farti luce o lo stereo per ascoltare musica, o ti porti dietro una batteria di scorta coni cavi d’accensione o ogni tanto metti in moto e lascia girare il motore al minimo per una decina di minuti, giusto per ricaricare un po’ la batteria. Certo, il festival dispone sempre di un mezzo di soccorso tipo un grosso fuoristrada o meglio ancora un trattore, in grado di rimetterti in pista accendendoti la macchina coi cavi oppure trainandoti fuori dal fango se hai avuto la disgraziata idea di posteggiare in mezzo ad una pozza di melma. Il primo tipo di intervento ti costerà circa 15€, il secondo circa 60€. Non accettano bancomat, perché il servizio è “gentilmente” offerto da un agricoltore che abita accanto al festival, magari lo stesso proprietario del terreno su cui stai campeggiando. Non contento dell’affitto che gli pagano gli organizzatori del festival, ha escogitato questo ingegnoso sistema per arrotondare.
Ora che hai finito di accamparti puoi passare alla fase successiva.
Capitolo 8: Fare la spesa.
All’interno dell’area del festival c’è sempre un minimarket. Peccato che i prezzi siano una volta e mezza quelli del supermercato che c’è in paese. Prima di sprecare inutilmente soldi, già che non hai un cazzo da fare, ti consiglio di svuotare completamente lo zaino, mettertelo in spalla ed andare a fare il pieno al supermercato del paese. Quando fai la spesa, se sei venuto con qualcosa di diverso da un camper o da una roulotte o comunque non hai a disposizione un frigorifero con tanto di freezer, ricordati che il cibo va a male e se lo mangi dopo che è andato a male, vai a male tu e se vai a male tu va a male anche la tua vacanza. Se non sei con molti amici, evita di comprare confezioni grosse di qualsiasi cosa. Una volta aperti, visto che non hai un frigorifero, sia il latte che i wurstel andranno a fare in culo entro il giorno successivo. Come condimento quindi sei obbligato ad usare l’olio. La verdura può reggere un paio di giorni, la frutta di solito anche una settimana. La carne va comprata e mangiata. Quando entri nel supermercato se non ci sono scaffali frigoriferi dedicati alla birra la prima cosa da fare è prendere un paio di lattine di birra e metterle in mezzo ai surgelati, possibilmente nascondendole. Quando avrai finito di fare la spesa e sarai in coda alla cassa, andrai a riprendere quelle due lattine e te le scolerai belle ghiacciate mentre torni dal supermercato al festival. A proposito di birra: paese che vai, birra che trovi. Io sono per le novità, quindi ti propongo, anziché di comprare una cassa di birra conosciuta, di comprare all’inizio una bottiglia di ogni birra che non conosci. Saranno al massimo quattro o cinque. Fuori dal supermercato bevitele tutte, decidi quale ti piace di più, poi rientra nel supermercato e compratene una cassa. Questo ragionamento vale sopratutto se vai all’estero. Ci vuol poco se non capisci la lingua a sbagliare il primo colpo. Se però fai subito l’acquisto di massa, ci sono delle possibilità che tu te ne torni alla tenda con qualche stranezza tipo: birra analcolica, birra e limonata, birra e vino, panachè. Purtroppo all’estero questi orrori sono in libera vendita. Anzi, quando ci sono i festival i negozianti ne approfittano per sbolognarli agli ignari metallari acquirenti. Ora, se sei da solo in vacanza puoi cominciare a tirarti le mazzate da solo, perché quella merda che hai comprato, a meno che tu non la voglia buttare via, te la dovrai bere tutta tu. Se invece sei in vacanza con degli amici che ti hanno affidato il compito di procurar loro gli alcoolici, la situazione è ancora peggiore, perché se si arrabbiano per quello schifo che gli hai portato oltre a fartela bere tutta, prima di fartela bere ti tireranno dietro le lattine. Quindi occhio.
I gestori dei supermercati, in accordo con gli organizzatori dell’evento, si sono inventati una nuova menata, comunemente detta “il maledetto pfand”. La scusa è quella “keep your festival clean”, ma in realtà è un modo per fare soldi extra! Un Metallaro che si rispetti durante un festival si scola in media 6 lattine di birra al giorno. 30.000 Metallari in 7 giorni fanno fuori 1.260.000 lattine. Se anche solo una al giorno pro capite viene lasciata in giro anziché gettata in un cestino per la raccolta differenziata, alla fine dei concerti ci saranno la bellezza di 210.000 lattine vuote abbandonate. La trovata è il “vuoto a rendere”, solo che il valore del vuoto equipara quasi quello del contenuto! Quindi se ti vuoi comprare un plateau da 24 lattine, calcola che dovrai spendere quasi il doppio del preventivato. Quando hai finito di bere riporti indietro i vuoti unitamente allo scontrino d’acquisto ed il cassiere ti darà un buono acquisto del valore dei vuoti. Uffa, adesso devo stare attento anche a tenere gli scontrini, che palle! Lasciatemi ubriacare in pace! L’ultimo giorno quindi ti ritroverai o a riportare le lattine e fare un’ultima spesa per far fuori il buono oppure perderai un bel gruzzolo, visto che il maledetto pfand può tranquillamente arrivare al mezzo euro a lattina.Quando vado ad un concerto e sono in giro a sbevazzare mica voglio pensare a dovermi tenere appresso le lattine quando ho finito di berle. Datemi un cestino porta rifiuti e ce la butto dentro. Non mi venite a dire che nel costo del biglietto non è inserita anche una quota per la nettezza urbana!
Se ne hai la possibilità fai la scorta di birre lontano dal concerto, dove il maledetto pfand non esiste.
Lo zaino ti ho detto di portarlo perché i direttori dei supermercati si sono rotti che tutti i metallari gli portino via i carrelli per poi distruggerli. Un carrello della spesa ribaltato sopra un falò si trasforma in un ottima griglia su cui cuocere le salamelle; un carrello della spesa pieno di birre messo ammollo in un fiume serve a non far andar via le lattine mentre la corrente le rinfresca; un carrello della spesa con dentro un metallaro ubriaco lanciato giù da una discesa è divertente… insomma un carrello della spesa può fare tante brutte fini.
Per questo se guardi bene sul tetto dei supermercati troverai appostati dei cecchini, pronti a togliere la vita a chiunque tenti di sottrarre i preziosi carrelli dall’area del parcheggio. La fase precedente a quella del cecchino è una squadra di trogloditi armati di clave che vengono allevati con il solo scopo di difendere fino alla morte i carrelli. Sono inflessibili ed incorruttibili, lo sanno che se si fanno sfuggire anche un solo carrello il cecchino prima di uccidere te ucciderà loro. Potresti arrivare preparato indossando un corpetto antiproiettile ed un elmo, tanto nessuno ti direbbe niente, ma non vorrai mica avere un troglodita sulla coscienza, spero. L’altra alternativa sono i carrelli targati. Ogni carrello ha la sua targa. Se lo vuoi portare fuori dal supermercato devi prima passare da un tizio appositamente pagato il quale ti chiederà la modica cifra di 65€ e ti darà una ricevuta sulla quale annoterà la targa del carrello. Quando tornerai da lui con carrello e ricevuta, ti ridarà i tuoi 65€. Tieniti quindi stretto, magari legato con catena e lucchetto, il tuo preziosissimo carrello, vale quanto un fusto da 50 litri di birra pieno. Ma ti rendi conto di che perversione c’è dietro a tutto questo? Hanno targato i carrelli della spesa, hanno targato gli animali con tatuaggi e microchip sottopelle, dicono che qui in Italia a breve verranno targate anche le biciclette. Ancora un po’ e targheranno pure noi esseri umani con un bel tatuaggio.
Torniamo al discorso spesa. Non andare mai a farla quando hai fame, perché ti riempiresti il carrello delle più improbabili cibarie, spendendo una fortuna. Rammenta che, a meno che tu non sia in camper, non hai a disposizione un frigorifero, ed anche se ce l’hai a disposizione va prima riempito con le birre. Questo vuol dire che anche se sei abituato a fare colazione tutte le mattine con il latte fresco e lo yogurt, lì dovrai rinunciare a questa tua abitudine, a meno che tu non usi un giorno il latte come latte e poi lo lasci a fermentare sotto il sole, mangiandolo il giorno successivo come yogurt.
Evita di comprare cibo fresco se non lo puoi mangiare subito e nello stesso tempo non lo puoi conservare. È sufficiente una portata di cibo avariato per mandarti in diarrea e farti seguire la performance del tuo gruppo preferito da dentro un cesso. Compra la mattina e mangia entro la sera. Tanto di mattina non suona mai nessuno a parte qualche gruppo pippa.
Anche se di solito il personale del supermercato viene preparato fisicamente e psicologicamente all’arrivo di un orda di barbari Metallari, può sempre darsi che l’inglese qualcuno dietro al bancone o alla cassa non lo capisca, così come è possibilissimo che tu non comprenda la cifra che dovrai pagare se il numero viene pronunciato in ostrogoto, con un lieve accento ottomano. Fatti furbo, anziché la bocca usa gli occhi e le mani. Leggi le cifre sui display, indica ciò che vuoi e fai segno con la manina di quanto ne vuoi.
Non ci provare nemmeno a rubare qualcosa, oltre ai cecchini ed ai trogloditi il supermercato in occasione dell’evento ha assoldato anche un squadra di mercenari in borghese, pronti a mozzarti una mano se cerchi di infilarti in tasca qualcosa, pronti ed autorizzati a sgozzarti se cerchi di mangiare prima di aver pagato alla cassa. Poi verrai venduto a trance al banco delle carni.
Giusto per attivare in te la modalità “esenzione buone maniere”, anziché perder tempo a mettere sul nastro trasportatore della cassa i prodotti che hai acquistato uno alla volta, prendi e ribalta direttamente il cestino sul nastro, sempre che tu non abbia comprato delle uova. Ricordati di disattivare questa modalità quando tornerai a casa ed andrai a fare la spesa con mamma e papà.
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