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Iron Maiden: Bruce Dickinson, “Ecco perché continuiamo a lavorare con Kevin Shirley”

Di Orso Comellini - 4 Settembre 2021 - 11:39
Iron Maiden: Bruce Dickinson, “Ecco perché continuiamo a lavorare con Kevin Shirley”

In una recente apparizione su “Trunk Nation Virtual Invasion”, Bruce Dickinson ha spiegato come mai il rapporto di lavoro con il produttore Kevin Shirley sia così duraturo. Collaborazione continuata anche sull’ultimo album “Senjutsu”. Queste le parole del frontman degli Iron Maiden:

Kevin è davvero un buon produttore; è un produttore molto bravo, esperto e tecnico. Ma è difficile lavorare con noi. Non ho lavorato con chissà quante band, ma ho lavorato con un buon numero di musicisti e so in generale come tendono a lavorare le persone. Nessuno lavora come noi. Siamo decisamente un caso isolato. Il modo in cui le cose vengono messe insieme, tutte le varie procedure divertenti, tutte le piccole politiche interne alla band. Non lo dico in senso negativo, è così che funziona. Immagino che sia più o meno così anche per i Rolling Stones. Lavorare con loro credo che sia differente da qualsiasi gruppo. Della serie: “Cosa fanno oggi? Il giovedì fanno sempre quello”. E così per 45 anni. Con noi è uguale, ognuno ha le proprie piccole eccentricità e non credo che potremmo lavorare in un altro modo. Ho fatto altri album, ovviamente. I miei lavori da solista, collaborando strettamente con Roy Z e altri musicisti straordinari. Finisci per lavorare in maniera molto più tradizionale. Con Adrian Smith abbiamo fatto dischi nella maniera più tradizionale. Ma noi Iron Maiden, come band, abbiamo bisogno di metterci tutti in una grande stanza, suonare e fare un gran casino… Tutto molto old school. Quando mi dicono che sembriamo dei dinosauri del Rock io rispondo sempre: sì sì, bene. Non è una cosa negativa. Quanti dinosauri sono rimasti a giro per il mondo? Se dobbiamo essere dei dinosauri, perché non un T-Rex? Cosa dai da mangiare a un T-Rex? Tutto quello che vuole. Un po’ come essere il nostro produttore. Fai parte della squadra, ma devi rispettare le nostre regole. Ci sono un sacco di produttori che non ce l’hanno fatta. Non che siano incapaci di farlo, ma si scontrerebbero rapidamente contro un muro di mattoni con alcune delle nostre opinioni e pratiche in studio.