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Joe Satriani: “Ecco perché ho rifiutato il ruolo in pianta stabile nei Deep Purple”

Di Orso Comellini - 3 Maggio 2022 - 8:01
Joe Satriani: “Ecco perché ho rifiutato il ruolo in pianta stabile nei Deep Purple”

In una nuova intervista per VintageRock, Joe Satriani ha spiegato il motivo del suo rifiuto a entrare in pianta stabile nei Deep Purple. Come noto, nel 1993 Satriani fu chiamato a rimpiazzare Ritchie Blackmore per le date in programma in Giappone e quelle europee dell’anno successivo. Tuttavia il celebre chitarrista rifiutò la proposta esplicita di Roger Glover di unirsi al gruppo. Queste le sue motivazioni:

Ho preso spunto da chitarristi come Jeff Beck. Ho visto la libertà con cui ha potuto esprimersi circondandosi di musicisti interessanti che lo hanno ispirato a suonare sempre cose differenti. E penso che sia una gran cosa. Amo vederlo suonare dal vivo e amo i suoi dischi. Inoltre è sempre progredito come chitarrista. Va sempre avanti. Non si è legato a una band storica costretta a suonare sempre i propri hit.

Prendi gli Aerosmith: dal vivo non possono fare a meno di suonare ‘Janie’s Got a Gun’ o ‘Dream On’. Mentre Jeff Beck non deve per forza suonare quello che non vuole suonare (ride, ndr). Amo quell’attitudine. Certo, è una mossa pericolosa. Perdi tutti i vari input che provengono dagli altri membri della band e potresti perdere l’occasione di sfondare.

Ad ogni modo tutti conoscono e rispettano Jeff Beck come chitarrista, musicista e compositore. Nessuno desidererebbe un cambiamento nel suo atteggiamento. Lo amiamo per l’icona che è.

Ho avuto la possibilità di unirmi ai Deep Purple su richiesta di Roger Glover. Ma ho pensato: “Sono Joe e vengo da Long Island, non penso di appartenere a questa maestosa band britannica”. Ero un grande fan di Ritchie Blackmore e sapevo che non avrei mai potuto cambiare le sue parti. E mi sono sempre sentito colpevole a doverlo copiare. Una cosa che non volevo fare.

Ho amici che hanno avuto successo rimpiazzando musicisti famosi nelle loro band. Ma ricordo bene quello che mi hanno detto alla fine della loro esperienza. Una volta Steve Vai mi disse: “Joe, se puoi evitarlo, non rimpiazzare mai qualcuno di famoso, perché i fan non te lo faranno mai dimenticare. Sarai sempre paragonato a lui, l’artista originale”.