Judas Priest: interessanti dichiarazioni
«Do you want it? Come and Get It!» è il grido di celebre memoria a cui si sono ispirate le recenti dichiarazioni dei riformati Judas Priest sul recentissimo numero di Classic Rock magazine. Le riportiamo qui sotto in dettaglio.
«Tutto ciò che amate e desiderate ritornerà di nuovo»
Ha riferito testualmente Rob Halford riguardo la natura dello stage-set e dei costumi di scena dell’imminente, attesissimo, Tour Mondiale.
I Judas Priest ritorneranno in gran spolvero sui palchi di mezzo mondo, corazzandosi per l’ennesima volta con completi di pelle e borchie. É stato assicurato anche l’impiego della Harley Davidson da parte di Rob Halford.
I fans si chiedono già se il prossimo look sarà totalmente nuovo rispetto ai precedenti (così come accadeva in passato) o ricalcherà in maniera nostalgica i costumi di scena delle precedenti fasi della carriera dell’illustre formazione Britannica. Non resta che attendere ulteriori sviluppi.
«Rob è stato fortunato; ci deve ancora molto»
Parallelamente all’entusiasmo e alla felicità (sia tra i componenti dei Judas Priest che chiaramente tra i fans) della reunion, continuano in qualche modo a farsi sentire anche le remore nei confronti dell’atteggiamento di Rob Halford e delle conseguenze del suo abbandono nel 92.
Proprio sulle pagine di Classic Rock, KK Downing ha detto chiaramente all’interno del gruppo si è discusso seriamente della gravità dello strappo e delle occasioni perse.
«Dopo quattordici anni – ha dichiarato Kenneth – Rob è stato fortunato; gli abbiamo concesso un’altra occasione. Gli ho detto che ci deve [Downing/Tipton/Hill] gli anni che abbiamo perso; tutti i tours che avremmo potuto fare; la popolarità ed il prestigio che avremmo potuto ottenere.».
Tuttavia, nello stesso intervento, il buon Kenny ha chiarito che «Rob ha ancora le capacità per rimetterci in carreggiata e credo che potremmo arrivare a livelli anche più importanti di quelli a cui siamo giunti fino ad adesso».
Continueremo a seguire e segnalare le prossime mosse dei Judas Priest: alla prossima.