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Judas Priest: Les Binks, “Non possono fare il tour per il 50° anniversario senza K.K. Downing”

Di Simone Volponi - 25 Settembre 2019 - 2:00
Judas Priest: Les Binks, “Non possono fare il tour per il 50° anniversario senza K.K. Downing”

Metal Rules ha recentemente condotto un’intervista con l’ex batterista dei Judas Priest, Les Binks. Ecco alcune delle risposte dell’artista:

 

Stavo parlando con i KK Downing perché i PRIEST sono stati nominati per entrare nella Hall Of Fame. E KK mi disse: ‘So che questo coinvolge anche te, dovresti esserci’. Ma ovviamente la scelta è andata a qualche altra band. Oh, i Bon Jovi mi pare. E così, i Judas Priest probabilmente verranno nominati ancora una volta, ma se sono stati effettivamente scelti, questa è un’altra cosa. Ma penso che se non verranno scelti questa volta, sarà troppo tardi perché, come sai, la salute di Glenn Tipton non è buona. Dovremmo coinvolgerlo. Altra cosa, ovviamente, è il tour del 50 ° anniversario del prossimo anno. Stavano suggerendo che avrebbero coinvolto ex membri della band. Non vedo come potrebbero fare un tour del 50° anniversario senza KK Downing sul palco. È stato una parte così importante della band per tutta la sua carriera.

Quando ho incontrato KK ho cambiato la mia impressione su di lui ed è stato un piacere essere in la sua compagnia. E capisco esattamente il suo atteggiamento nei confronti della relazione con Glenn, e Glenn è il personaggio dominante in quella band. E quanto deve essere stato frustrante per KK perché ha dovuto sopportarlo per molti anni. Ma so anche una cosa: andavo d’accordo con Glenn, mi piace Glenn. Mi piacciono tutti e ho sempre pensato che fossero tutti bravi ragazzi. Quindi, ritengo che la band sia un’unità su ciò che ha raggiunto e per tutta la loro carriera fino a oggi. L’ultimo album, “Firepower”, è andato molto bene. Quindi, penso come un’unità e come entità, è più grande di ogni singolo membro. Sai cosa intendo? Perfino la carriera di Rob Halford quando ha fatto il solista non ha raggiunto esattamente le vette del successo che gli sarebbe piaciuto ottenere.

Certo, era un periodo pessimo per il metal in generale. Ma penso che Rob vivesse in America e ci stia ancora, a Phoenix, in Arizona, credo. E poi ai tempi beveva molto e probabilmente si mischiava con alcuni personaggi piuttosto dubbi laggiù. [ Ride ] Non lo so. So che si è ripulito, vero? E ora si sta rimettendo in piedi da diversi anni. Ma penso che mentre invecchi ti rendi conto che il tuo tempo sul pianeta è limitato. Hai un inizio, una metà e una fine. E quindi, devi pensare a te stesso.

Penso che i fan adorerebbero vedere KK di nuovo sul palco. La prima volta che ho visto l’attuale lineup con Andy Sneap, senza Glenn e senza KK, ho pensato: “Non sembrano più i Judas Priest“.