Heavy

Judas Priest: Rob Halford, “Pensavo che non avremmo mai suonato Rocka Rolla dal vivo e invece eccoci qua”

Di Orso Comellini - 11 Settembre 2021 - 8:36
Judas Priest: Rob Halford, “Pensavo che non avremmo mai suonato Rocka Rolla dal vivo e invece eccoci qua”

In una nuova intervista su Ultimate Classic Rock, Rob Halford ha raccontato come sia stato suonare dal vivo ‘Rocka Rolla’ per la prima volta dal 1976. I Judas Priest, infatti, l’hanno riproposta per la prima volta al Bloodstock Open Air, lo scorso 15 agosto, e poi è rimasta nella scaletta delle date successive. Queste le parole del Metal God:

Sono stato io a buttare lì l’idea. Tutti avevamo una lista di brani. Io l’ho buttata lì e Glenn ha detto: “Non credo che funzionerà”. Io ho risposto che la pensavo come lui, ma ho ribattuto: “Non sarebbe bello se la facessimo, dato che è la title-track del primo album che abbiamo mai pubblicato?”. Successivamente siamo andati a testarla in sala prove e Richie l’ha un po’ modificata: ha aumentato il tempo e aggiustato un po’ l’arrangiamento. Ho pensato: “Amico, così funzionerà di sicuro”. Così quando ho fatto due chiacchiere prima che suonassimo quella canzone al Bloodstock e quando poi l’abbiamo suonata, è stato un momento di euforia. Pensavo che non l’avremmo mai, mai, mai più suonato dal vivo e invece eccoci qua. Mi è piaciuto molto. Ti dirò cosa mi piace di quell’arrangiamento. Mentre ero in volo di ritorno in America, ho visto quel concerto di Robert Plant con i Sensational Shape Shifters a Austin City Limits. Il modo in cui ha ripreso il materiale degli Zeppelin e lo ha in un certo senso ristrutturato. C’erano ancora tutti gli aspetti importanti dei brani che ti permettevano di connetterti agli stessi, ma allo stesso tempo ti portavano verso una nuova avventura. Almeno questo è quello che ho provato. Così quando ero nel volo di ritorno stavo pensando a ‘Rocka Rolla’. E la mia mente ha iniziato a immaginare se ci fosse qualcos’altro del genere che potevamo fare. Quale altro brano potevamo rivedere per portare un qualcosa dei Settanta nel 2021… Nella musica ci sono infinite opportunità.