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Kreator (Mille Petrozza)

Di - 5 Luglio 2003 - 20:37
Kreator (Mille Petrozza)

Poter parlare con quelli che da sempre sono tra i miei idoli musicali è sempre bello, e lo diventa ancora di più quando si può parlare con un personaggio “storico” della scena Thrash come Mille Petrozza, da sempre leader dei Kreator, che da quasi 20 anni tiene alta la bandiera della nostra musica senza mai, o quasi, nessun calo.
Ecco quello che mi ha detto nel corso di una lunga chiaccherata telefonica.

(Matteo Lavazza)  Iniziamo subito parlando del nuovo “Live Kreation”, come mai avete scelto di far uscire un live album proprio adesso?

(Mille Petrozza)  Perché sono convinto che sia il momento giusto, le tecnologie di adesso permettono di poter registrare tutte le date che si suonano, permettendo così al gruppo di poter scegliere le migliori versioni per ogni canzone, senza dover poi ricorrere ad overdubs in studio per rimediare ad errori troppo grossi. Anche sul nostro live ci sono degli errori, ma quando suoni dal vivo sono inevitabili, però adesso si è nella condizione di poter scegliere il meglio, senza dover poi toccare nulla in studio, ed offrendo così ai fans un documento molto più vero di quello che sono i Kreator dal vivo.

(M.L.)  Le canzoni presenti sull’album sono state scelte seguendo le direttive dei fans o direttamente da voi?

(M.P.)  Dai nostri fans ovviamente, direttamente dal nostro sito, noi ci siamo limitati a prendere atto di quelle che sono le loro preferenze. Dopotutto “Live Kreation” è nato come un tributo ai nostri fans che ci sono ormai fedeli da anni, far scegliere loro le canzoni da mettere sul nostro primo disco dal vivo mi sembrava il minimo che potessi fare.

(M.L.)  Sull’album appaiono anche delle canzoni molto vecchie, come “Tormentor” per esempio, tu cosa provi a suonare canzoni che hai composto tanti anni fa?

(M.P.)  Mi diverto molto a suonare i vecchi pezzi, ormai fanno parte di me e non ho nemmeno bisogno di pensare a quello che faccio quindi sul palco posso scatenarmi senza preoccupazioni, sai posso anche permettermi di fare un po’ più di scena del solito per la gente, mi piace davvero molto suonare le nostre vecchie canzoni dal vivo.

(M.L.)  Ma perché secondo te la gente chiede a quasi tutte le band di suonare le vecchie songs?

(M.P.) Beh credo che sia perché le canzoni più vecchie fanno tornare alla mente dei ricordi legati proprio ad un brano specifico, sono brani che ti fanno ricordare dei bei momenti passati. Per me è una bella soddisfazione quando qualche fan arriva e mi dice che lui ha dei ricordi particolari legati ad una nostra canzone, è qualcosa di cui vado molto fiero.

(M.L.)  Cosa ricordi degli inizi della vostra carriera?

(M.P.) Quando abbiamo iniziato noi la scena Metal era molto diversa da com’è adesso, tutto era molto più underground e non c’era una grossa professionalità nell’ambiente, di certo si respirava un atmosfera diversa e si doveva lottare duro per emergere, però mi piaceva molto il clima all’interno della scena, tutto era molto vero, molto sentito. Era diverso da ora, ma ho dei bei ricordi dei nostri inizi.

(M.L.)  Ma secondo te era meglio allora o adesso?

(M.P.)  Per me era meglio allora, è meglio adesso e sarà meglio in futuro, il momento che vivo è sempre il meglio che posso avere. Ho dei bei ricordi dei vecchi tempi ma i Kreator pensano al presente e basta. Proprio adesso stiamo iniziando a scrivere i pezzi per il nuovo album e siamo molto presi da questo.

(M.L.) Beh io ci riprovo, ma quali sono stati i momenti migliori della vostra carriera e quali i peggiori?

(M.P.) Se me lo chiedi così è diverso (e scoppia a ridere, n.d.a.)
I momenti più belli sono quando si entra in studio per registrare un nuovo disco o quando si parte per un tour, i peggiori sicuramente quelli legati al music business, un mondo che no mi piace ma di cui purtroppo non posso fare a meno.

(M.L.)  Tornando a parlare del vostro nuovo live, una cosa che mi ha colpito molto è la copertina, davvero molto bella e con un immagine molto forte, ma l’idea per questo disegno è partita da voi oppure è tutto frutto della fantasia di Marschall (il disegnatore n.d.a

(M.P.) Bella vero?
Noi abbiamo detto a Marschall che volevamo un disegno che rispecchiasse quello che sono i Kreator dal vivo e lui ci ha presentato questo disegno che ovviamente ci è piaciuto molto, credo che renda bene l’idea di quello che si trova all’interno del disco.

(M.L.) Un’altra nota positiva riguardo “Live Kreation” sono sicuramente i suoni, davvero potenti e compatti, voi siete soddisfatti sotto questo punto di vista?

(M.P.)  Assolutamente sì! Come ti dicevo prima abbiamo potuto sfruttare delle tecnologie molto avanzate che ci hanno permesso di far uscire il lavoro esattamente come volevamo, soprattutto a livello di suoni.
Io sono convinto che se chiudi gli occhi con un po’ di immaginazione ti sembrerà davvero di essere ad uno show dei Kreator.

(M.L.)  Due pezzi che mi hanno particolarmente impressionato sono “Pain” e “Black Sunrise” che, rispetto alle versioni comparse su “Outcast”, hanno guadagnato tantissimo in potenza, sei d’accordo?

(M.P.) Sì direi di sì, ma credo che sia normale, quando suoni dal vivo non ti devi porre i problemi che invece sorgono in studio, pensi solo a suonare nel modo più potente possibile, e credo che molte canzoni, tra cui le due che hai citato tu, risultino più potenti, magari si perde un po’ di atmosfera, ma credo che dal vivo l’impatto sia più importante.

(M.L.)  “Outcast” ed “Endorama” sono stati due album che non tutti i vostri fans hanno apprezzato e capito, alla luce di quello che è successo li rifaresti ancora?

(M.P.) Sì, senza dubbio, credo che senza questi due dischi non avremmo mai potuto creare un album come “Violent Revolution”, ci sono serviti molto per quello che riguarda la ricerca melodica nella nostra musica, ci hanno insegnato a guardare la nostra musica anche da una prospettiva diversa.
So che molti fans non hanno particolarmente gradito questi due album, ma io sono ancora convinto che siano due album molto validi.

(M.L.) Ma dopo tutti questi anni consideri i Kreator solo come un lavoro o c’è ancora la passione?

(M.P.) I Kreator per me non solo un lavoro, sono la mia vita.
Certo dobbiamo essere assolutamente professionali e di sicuro è il mio lavoro, ma alla base di tutto c’è ancora una passione fortissima per quello che facciamo.
Ti assicuro che finchè ci sarà questa passione noi saremo qui.

(M.L.)  Quindi ci possiamo aspettare ancora parecchia musica dai Kreator!

(M.P.) Di sicuro, le idee per fortuna non ci mancano, già adesso potrei comporre le canzoni per almeno un paio di album!

(M.L.)  Prima mi dicevi che state iniziando a comporre i pezzi per un nuovo disco, quanto dovremo aspettare prima di sentirlo?

(M.P.)  Un anno circa, dovrai avere un po’ di pazienza (scoppiamo a ridere tutti e due, n.d.a.)

(M.L.) Voi nei vostri testi avete usato raramente immagini tipiche del Thrash Metal, tipo satana o argomenti simili, come mai questa scelta?

(M.P.)  Perché sono convinto che per parlare del diavolo o di cose simili si debba per forza partire da un impostazione cattolica, io credo in alcune cose che ci sono nella bibbia, ma di sicuro non posso definirmi credente.
Poi molte band usano certi argomenti perché danno un immagine cattiva alla band, per far paura alla gente, ma io non ho paura del diavolo io ho paura dell’uomo.
Credo che proprio l’essere umano sia un ottimo spunto per scrivere dei testi, noi siamo capaci di azioni terribili, ed è proprio questo lato dell’uomo che tratto nelle mie canzoni.

(M.L.) Una domanda che con la musica non ha nulla a che fare……tu cosa pensi della guerra in Iraq?

(M.P.)  Oh my God…potrei andare avanti due ore a parlarne…..vedrò di essere breve.
Io credo che la guerra non sia mai la soluzione giusta per i problemi, anche in questo caso ci fossero altri modi per risolvere la faccenda.
Di certo non si può rimanere impassibili a guardare come certi dittatori che riducono i loro popoli in uno stato terribile, ma è altrettanto vero che questa guerra è nata solo per scopi economici.
Se gli U.S.A. non avessero avuto interessi in Iraq non sarebbero mai intervenuti, altrimenti come mai fanno finta di non accorgersi di tutti i dittatori che ci sono in altri paesi?
Prendi per esempio l’Africa, purtroppo è piena di gente che sta al governo e sottomette la popolazione con qualsiasi mezzo, ma nessuno muove un dito per aiutare quella gente perché non ci sono risorse da sfruttare nei loro paesi, e tutto questo è davvero triste.
Quindi credo che sia anche giusto impedire ai dittatori di governare, ma non trovo assolutamente giusto chiudere gli occhi di fronte alla realtà del mondo per riaprirli solo quando fa comodo.

(M.L.) Tornando alla musica….c’è una canzone dei Kreator che in assoluto è la più amata dai vostri fans, cioè “Flag of Hate”, perché secondo te?

(M.P.) Beh perché è una canzone…….(segue una lunga pausa di riflessione, n.d.a)
ahahahahahah, non saprei dirti il perché, è una canzone molto vecchia, il nostro primo successo a livello underground, forse è per quello. È un pezzo molto semplice, che inizia e finisce con lo stesso ritmo, non so proprio perché i nostri fans ci sono così affezionati, di certo quando la presento dal vivo mi corre sempre un brivido lungo la schiena vedendo la reazione della gente.

(M.L.) Il finale è tutto per te Mille, lascia il messaggio che vuoi ai lettori di TrueMetal.it

(M.P.) Keep the truemetal spirit still alive (scoppia a ridere, n.d.a) scusa ma sono stanco e non mi viene in mente nulla di meglio (e ride ancora, n.d.a.)

E’ stato davvero un piacere per me poter intervistare un personaggio del calibro di Mille Petrozza, ed è stato un piacere ancora maggiore constatare come, nonostante la fama, sia una persona davvero disponibile e cortese, oltre che estremamente professionale.
Io non posso far altro che consigliarvi ancora una volta di ascoltare “Live Kreation” la sua potenza vi colpirà di sicuro.