Lacuna Coil: Cristina Scabbia, “Siamo davvero feriti da alcuni commenti, ma capiamo la rabbia dei fan per l’iniziativa ‘L’ultimo Concerto'””

Di Simone Volponi - 2 Marzo 2021 - 0:23
Lacuna Coil: Cristina Scabbia, “Siamo davvero feriti da alcuni commenti, ma capiamo la rabbia dei fan per l’iniziativa ‘L’ultimo Concerto'””

Cristina Scabbia ha spiegato la decisione dei Lacuna Coil di prendere parte a all’iniziativa denominata “L’Ultimo Concerto?” per evidenziare il futuro sempre più incerto dei locali musicali. Invece di offrire esibizioni dal vivo come parte di uno streaming virtuale gratuito programmato sabato 27 febbraio, ciascuno dei circa 130 artisti italiani è stato filmato mentre saliva sul palco in un luogo diverso e poi se ne stava lì in silenzio come un modo per commemorare il traguardo di un anno dalla chiusura delle sedi live italiane.

“So che molti di voi si sono collegati al sito web ultimoconcerto.it aspettandosi un concerto dal vivo che non c’è stato. Quello che hai visto era un video di noi che entravamo nella sede dell’Alcatraz a Milano e stavamo fermi sul palco, guardando un locale vuoto. Quello che abbiamo fatto è stato prendere parte a uno sciopero italiano e sto qui a spiegare in inglese perché molti di voi probabilmente non sono riusciti a leggere ciò che è stato scritto sul sito web e non sono riusciti a capire che questo evento fosse già strano fin dall’inizio, perché più di 120 band italiane che suonavano da diversi club contemporaneamente era già qualcosa di molto insolito – per non parlare del fatto che non l’abbiamo mai promosso davvero, non ne abbiamo mai parlato davvero, non abbiamo mai ripubblicato alcun post

“Ovviamente, non potevamo dire nulla, perché lo scopo era fare rumore. Quindi capisco perfettamente la vostra frustrazione, capisco perfettamente la rabbia e, credetemi, tutti noi LACUNA COIL volevamo essere su quel palco per suonare un vero concerto. Quello che dovete capire, però, è che non è facile organizzare un concerto, e dietro ci sono dei costi che non potete immaginare, quindi il punto dello sciopero italiano di ieri è stato quello di portare l’attenzione sul fatto che i locali sono chiusi da un anno a causa della pandemia, e non sappiamo quando riapriranno di nuovo, quindi voglio ringraziarvi ragazzi, perché anche con i vostri messaggi di rabbia, anche con la vostra delusione, ci avete aiutato a gridare ancora più forte.

“Alcuni di voi hanno scritto che è inutile ‘attaccare’ o ‘usare i fan’, cosa che non abbiamo mai fatto intenzionalmente. Beh, pensate al fatto che la band è seguita anche da molti giornalisti, quindi i commenti arrabbiati stanno aiutando ancora di più la scena musicale, perché le persone lo vedranno e vedranno che la musica senza i club dal vivo manca di una parte enorme. Quindi sono qui per ringraziarvi ragazzi e per dirvi che siamo davvero feriti da alcuni commenti, ma sappiamo che ne varrà la pena.”