Vario

Live Report: Ambria Metal Festival @ Ambria di Zogno (BG) – 22/07/2023

Di Giulio Taminelli - 24 Luglio 2023 - 18:07
Live Report: Ambria Metal Festival @ Ambria di Zogno (BG) – 22/07/2023

Live Report: Ambria Metal Festival @ Ambria di Zogno (BG) – 22/07/2023
a cura di Giulio Miglio Taminelli

 

 

In un’estate torrida come questa, credo che non ci sia nulla di meglio che passare un’ottima serata in montagna al fresco bevendo birra e ascoltando musica. Questo credo sia il concetto alla base dell’Ambria Metal Festival, kermesse musicale di ottimo livello situata ad Ambria di Zogno (BG), paese in piena val Brembana. La Line Up della serata vede gli immortali Rhapsody of Fire, impegnati nel tour mondiale di presentazione dell’album Glory for Salvation, supportati da Secret Sphere, Trick or Treat, Anthenora ed Hellfox.

 

Hellfox

Il compito di aprire le danze spetta alle Hellfox, quartetto al femminile che si sta facendo un nome nell’ambiente musicale nord italiano grazie ad una stupenda commistione di melodic death, heavy e black metal. Nate nel 2019 nell’ambiente metal Bergamasco, pubblicano il loro album di debutto dal titolo “The Call” nel 2022 e, grazie ad esso, cominciano una lunga serie di concerti che perdura tutt’ora.

L’entrata in scena con Our lady of Sorrows dimostra sin da subito le reali potenzialità della band, con il potentissimo basso di Priscilla Foresti a creare il sottofondo per canto sporco (sempre di Priscilla) e pulito di Greta Antico.

Alla batteria di Federica Piscopo e alla chitarra di Gloria Capelli è affidato invece il compito di gestire la ritmica, fatto inusuale nel metal mediterraneo ma piuttosto comune in quello scandinavo. Sia chiaro, questa non è assolutamente una mancanza ma, anzi, rappresenta una chiara scelta musicale che a mio avviso premia le Hellfox nell’ascolto dal vivo.

Personalmente ho trovato un po’ pesanti alcune basi d’accompagnamento e, in certi momenti, avrei preferito un tastierista in carne ed ossa sul palco, ma questa è solo una mia paranoia personale sul “vedere quello che sento”.

In conclusione, ottima esibizione per le Hellfox che, al netto della poca esperienza come band, regalano al pubblico uno spettacolo più che discreto.

Scaletta:
  1. Our lady of sorrows,
  2. Haunted
  3. Raising
  4. Rebirth
  5. Your name
  6. Bleeding machine

Hellfox - Ambria Metal Fest

 

Anthenora

Trent’anni di carriera alle spalle, produzioni di gran livello, collaborazioni con mostri sacri del metal internazionale. So che la voglia è quella di andarseli a recuperare su Spotify ma ve lo dico sin da subito: questa è una band che va sentita dal vivo.

Dall’ingresso sul palco accompagnato da cori e fumo, al giacchetto del cantante Luigi Bonansea in stile Judas Priest golden age, tutto trasuda heavy anni ’90.

Alla base di tutto le chitarre di Stefano Pomero e Gabriele Bruni, orecchiabilissime e virtuose quanto basta.

La voce di  Luigi Bonansea è potente, forse un po’ sporcata dall’età e, vi dirò, non è necessariamente una cosa negativa. Vi assicuro che la sensazione all’orecchio è stata più che ottima.

Oltretutto, ho ammirato parecchio la capacità di intrattenere e, soprattutto, COINVOLGERE il pubblico sempre e comunque, dimostrando di essere il vero motore trainante della formazione.

Menzione d’onore alla parte ritmica, con Samuele Peirano al basso e Fabio Smareglia alla batteria in grado di imbrigliare splendidamente il groove giusto. Cosa significa questa frase? Semplicemente che per tutto il concerto la mia testa si è mossa a ritmo.

Cori, soli tamarrissimi, batteria e basso martellanti. Ok, forse non sarà una rappresentazione filologica del metal made in 2023, ma è il metal che piace a ME e, a quanto ho potuto constatare, anche a molti dei presenti.

Scaletta:
  1. Tiresias
    Operatin Sea Lion
    30th
    Low Hero
    Dark Horizon
    The Old Guard

Anthenora - Ambria Metal Fest

 

Trick or Treat

Prima impressione live? Basta un nome: Alessandro Conti. Che voce! Impostato, potentissimo, assolutamente a suo agio su note altissime e soprattutto grande intrattenitore, sempre in bilico tra creepy (per citare l’ultimo album Creepy Symphonies) e goliardia.

La sensazione è stata quella che di solito danno musical alla Nightmare Before Christmas.

Nell’incedere della scaletta, riesco a “scollare le orecchie” dalla voce e trovo Guido Benedetti e Luca Venturelli alle chitarre. Pulitissimi e barocchi quanto basta per convincere i puristi del power metal.

Cioè, sweep picking nelle strofe. Cosa si può volere di più dalla vita?

Ovviamente un assolo del cantante con una magnifica chitarra gonfiabile!

(Nota a margine: ma quanto son belli i fantasmini gonfiabili nella scenografia dei Trick or Treat???).

Da fan de I Cavalieri dello Zodiaco, non ho potuto fare a meno di muovere la testa come un pazzo durante Aquarius: Diamond Dust, pezzo facente parte dell’ album The Legend of the XII Saints.

Qui ho potuto finalmente godere del basso di Leone Villani Conti e della batteria di Dario Capacci, pilastri portanti del brano che si sono rivelati assolutamente all’altezza della situazione.

Menzione d’onore proprio per il batterista Dario Capacci, new entry del gruppo ma già sicurissimo dei propri mezzi, un vero martello pneumatico.

Momenti di goliardia con L’Amour Toujours di Gigi D’Ag in versione metal per il compleanno di Luca Venturelli e via di nuovo a macinare power metallo.

Io capisco le critiche di molti su certe costruzioni scontate del power, con giri melodici costruiti su pentatoniche e il “su di un tono” finale alla Cristina D’Avena, ma vi assicuro che, dal vivo, certe cose fanno TANTO effetto.

Scaletta:
  1. Creepy Symphony
  2. Hungarian Hangover
  3. Loser Song
  4. Aquarius: Diamond Dust
  5. The Great Escape
  6. Evil Needs Candy Too
  7. Crazy
  8. Libra: One Hundred Dragons Force
  9. Like Donald Duck

Trick Or Treat - Ambria Metal Fest

 

Secret Sphere

Qualche piccolo problema tecnico ad inizio show per i Secret Sphere, storico gruppo Prog Power italiano in attività dal 1997.

Fortunatamente nulla di troppo grave e noioso, grazie all’intervento del cantante Roberto Messina, in grado di intrattenere il pubblico durante il lavoro dei fonici.

Piccolo momento introduttivo con basi alla Hans Zimmer e il chitarrista Aldo Lonobile fa capire chi comanda con un intro da dodici dita per mano.

Come il lettore avrà sicuramente capito, il Power metal è il genere trainante della serata ma, a questo “giro”, l’atmosfera diventa decisamente più grave grazie a pesanti giri di basso e tastiera che incupiscono piacevolmente il sound generale.

Punto focale dell’esibizione è proprio la chitarra di Lonobile, traino nella maggior parte dei momenti ma in alcuni casi forse troppo individualista.

Durante il corso dell’intera esibizione, ammirevolmente gestita in modo da toccare sonorità heavy e a tratti addirittura thrash, ho dovuto constatare con mio rammarico lo scarso coinvolgimento del tastierista Gabriele Ciaccia che, salvo rare eccezioni, è stato confinato al mero ruolo di accompagnamento elettronico.

Ottima la sezione ritmica grazie ad una batteria e ad un basso di spessore ma, soprattutto, complimenti a Roberto Messina che riesce, in una serata di voci angeliche e potenti, a far risaltare un cantato “in maschera” di buon livello.

Mi spiace esser negativo nel commento generale nonostante le grandi doti tecniche generali ma, in onestà, ho trovato il concerto piuttosto piatto.

Poca coesione sul palco alla “ognun per sé” e, nonostante l’unico pogo pre headliner della serata sia partito proprio con loro, ho notato una scarsa partecipazione da parte di un pubblico ormai numeroso. Con il senno di poi, avrei preferito veder invertiti i ruoli dei Secret Sphere e dei Trick or Treat per qualità dello show.

Scaletta:
  1. Lifeblood
    Welcome to the Circus
    Loud’n’Raw
    On the Wings of SUn
    The End of an Ego
    Alive
    Legend
    Recall of the Valkyrie

Secret Sphere - Ambria Metal Fest

 

Rhapsody of Fire

Cori, voci pesanti, organi e ancora cori.

Mi spiace per tutti i detrattori dello stereotipo epic fantasy, ma questo è ciò che sono i Rhapsody of Fire e alla fanbase la cosa piace parecchio.

L’apertura con I’ll Be Your Hero serve semplicemente da prova di forza per Giacomo Voli, di modo da dimostrare la propria pantagruelica capacità vocale che spazia da acuti angelici a  urla sporcate (rare ma presenti) senza alcuna difficoltà.

Inutile girarci attorno, il nuovo album “Glory for Salvation” è una bomba e il sound generale risulta perfettamente bilanciato anche live.

Essendo un gruppo di stampo palesemente mediterraneo, voce e chitarra melodica la faranno da padrone per l’intera esibizione, con batteria e basso martellanti a supporto ritmico (anche se ancora non capisco il perché del sei corde, onestamente credo ne bastassero quattro).

Menzione d’onore spetta ovviamente alle tastiere di Staropoli, esecutore di rara bravura e preparazione tecnica. A prescindere dall’occasione, ammetto candidamente di apprezzare il suo approccio musicale.

Dal lato pubblico l’attenzione, anzi, l’attrazione era unanime.

Cori, mani ondeggianti a tempo e, in generale, risposte ad ogni gesto del cantante. Il coinvolgimento, durante la più che pregevole “Master of Peace” ha raggiunto addirittura i tecnici luci (i “luciai” in gergo) a cui è stato chiesto espressamente dal cantante l’utilizzo di luci rosse sul ritornello.

Unica grande pecca il legame con il passato della band.

Credo che a distanza di anni lo “scotto” dell’abbandono di Lione e Turilli si faccia ancora sentire. Viene quasi da chiedersi se non convenga rinominare la band per rifarsi un nome con i nuovi (ottimi) brani. Vi assicuro che alcune delle aggiunte in scream degli ultimi anni non sono per niente male.

Nonostante ciò, ho apprezzato il tentativo di Giacomo Voli di reinterpretare i pezzj storici con controcanti in acuto sui cori del pubblico, avendo cura di approcciarvisi sempre con il massimo rispetto.

In definitiva, ottimo concerto per i Rhapsody of Fire che, ancora una volta, dimostrano tecnicamente e umanamente di meritare sia la propria fama.

Scaletta:
  1. I’ll Be Your Hero
    Chains of Destiny
    The Legend Goes On
    Unholy Warcry
    March Against the Tyrant
    A New Saga Begins
    Master of Peace
    Rain of Fury
    Un’Ode per l’Eroe
    Dawn of Victory
Encore:
  1. Reign of Terror
    Wisdom of the Kings
    Emerald Sword

Rhapsody Of Fire - Ambria Metal Fest

 

Photo report completo: https://www.truemetal.it/heavy-metal-news/photo-report-rhapsody-of-fire-secret-sphere-tick-or-treat-anthenora-hellfoxambria-metal-fest-2023-1127922