Thrash

Live Report: Annihilator + guests @ Legend Club, Milano, 06/11/2019

Di Katerina Paisoglou - 9 Novembre 2019 - 16:41
Live Report: Annihilator + guests @ Legend Club, Milano, 06/11/2019

LIVE REPORT ANNIHILATOR + GUESTS

LEGEND CLUB, MILANO, 06/11/2019

 
 
Sono passati quasi due anni dall’ultima visita degli Annihilator nel nostro paese, allora come ospiti dei californiani Testament. Questa sera, il gruppo canadese torna da headliner con la seconda tappa italiana del loro tour Europeo al Legend Club di Milano. Anche se il loro nuovo lavoro “Sadistic, Ballistic” è in uscita il prossimo 24 Gennaio tramite Silver Lining Music, il team di Jeff Waters prosegue ancora con il “Tour For The Demented”, dedicato al loro album più recente, il migliore dell’ultimo decennio, secondo pubblico e critici. L’attesa per questo evento è stata più lunga del previsto, perché la visita dei leggendari thrasher al vecchio continente è stata posticipata di un anno rispetto al programma iniziale. Il quartetto nordamericano si trova in forma smagliante, come risulta dalle loro precedenti esibizioni. Inoltre, i due gruppi di apertura, gli Archer Nation e Shockin’ Head, hanno l’opportunità di presentare la loro discografia e tenere compagnia all’audience lombarda, in attesa del piatto principale. La giornata lavorativa e il maltempo non riescono ad impedire al popolo milanese di raggiungere il luogo dell’evento, nonostante gli importanti eventi musicali e calcistici che hanno luogo in altre sedi.
 

Shockin’ Head

L’apertura dello show tocca agli Shockin’Head. Anche se si tratta di una squadra creata solo due anni fa, il four piece italiano è composto da musicisti esperti provenienti da band storiche del ponente ligure. Il loro disco di debutto è stato pubblicato di recente da Volcano Records e stasera i pochi metaller presenti nella platea all’inizio dello show hanno l’occasione di conoscere una parte delle tracce composte da questa nuova formazione. Il four piece italiano è pronto ad esibirsi sul palco del Legend Club, con grinta ed entusiasmo, due elementi che colgono l’interesse dei fan presenti nel locale. Le loro composizioni di musica heavy di vecchia scuola, con pennellate di musica moderna e di riff potenti alternati con parti melodiche hanno un riscontro positivo negli spettatori, che rispondono con applausi. La band presenta una selezione di tracce dal loro album intitolato “Xxmiles” con carattere e professionalità. Il talentuoso frontman Daniele Zecca mette in mostra le proprie abilità al microfono, dalle tonalità più alte, a quelle più rauche e selvagge, mostrandosi all’altezza del ruolo di capitano di una squadra abile e promettente. L’esibizione efficace del chitarrista Zac Vanders sia ai riff dinamici che agli assoli melodici e la sezione ritmica, composta dal bassista Black Ale e dal batterista Salvatore Di Giovanni, in piena sintonia, danno delle concrete speranze per un futuro in piena ascesa per il quartetto ligure. I loro brani sicuramente non brillano di originalità o di innovazione, ma gli Shockin’ Head hanno dato elementi molto incoraggianti per la loro carriera.
 
Lineup:
● Zac Vanders – Guitars
● Black Ale – Bass
● Salvatore Di Giovanni – Drums
● Daniele Zecca – Vocals
 

Archer Nation 

Con un passo decisamente più marcato, ottenuto dalla più lunga attività e dalla maggior esperienza sui palchi mondiali accanto ai giganti del metallo pesante, gli Archer Nation danno un tono diverso alla serata, con le loro melodie energiche ed entusiasmanti. Il trio californiano è l’ospite principale del tour degli Annihilator ed è reduce dalla recente partecipazione al Bassstory di David Ellefson. Le loro tracce di emozionante hard rock, con tante pennellate di heavy metal, hanno un tocco moderno, ma contemporaneamente rendono omaggio alle loro influenze delle leggende del settore. Gli Archer Nation mostrano le loro abilità tecniche individuali davanti ai metallari italiani, che ormai hanno quasi riempito il locale. La cosa che si nota fin da subito è che i primi a divertirsi sono loro stessi sul palcoscenico. Dylan Rose, sempre sorridente, con il proprio shredding davvero brillante, la voce elaborata ed ispirata dai mitici eroi del canto rock e metal è accompagnato dai travolgenti David DaSilva al basso e Keyhan Moini alla batteria. Anche se si tratta di una formazione a tre, gli Archer Nation sono un gruppo compatto, professionale e danno uno spettacolo pieno di freschezza, positività e simpatia. La festa che si svolge sul palcoscenico del Legend Club viene trasmessa all’audience, la quale risponde con applausi e sorrisi. Qualche fan preso dall’allegria del momento riesce a canticchiare i “catchy” refrain dei pezzi del trio americano, pur non conoscendo la loro discografia. La loro setlist è formata principalmente da brani inclusi nella loro fatica discografica più recente, pubblicata da EMP Label Group del leggendario bassista dei Megadeth e intitolata “Beneath The Dream”: “Not My Own”, “Acedia”, “Shackled” in stile hard rock e “Division”, con riff più pesanti e qualche tonalità thrash. Dopo un viaggio nella discografia più arretrata del gruppo con le rockeggianti “Hell In A Handbag” e “Day That Never Came”, una grande sorpresa attende tutti i presenti: David Ellefson, in carne e ossa, annunciato dal cantante americano, sale sul palco, stavolta lui come ospite degli Archer Nation. La cover di “Tornado Of Souls” ė più che sufficiente per scatenare l’inferno e gli infiniti applausi di tutti. Il mitico bassista invita tutti al suo concerto di domenica prossima, che avrà luogo al medesimo locale. Il pezzo finale “I Am The Dawn”, l’ultimo singolo della giovane band, con un impressionante lavoro di chitarra, trova la platea in estasi. Gli Archer Nation hanno dimostrato di avere le carte in regola per concretizzare i propri sogni di maggior successo internazionale, anche se qualcuno può pensare che i loro brani siano un po’ scontati. Il trio statunitense saluta i fan italiani dopo un’esibizione convincente e tra i calorosi applausi cede il palco agli headliner di questo tour.
 
Lineup:
● Dylan Rose – Vocals, Guitars
● Keyhan Moini – Drums
● David DaSilva – Bass
 
Setlist:
1. Not My Own
2. Shackled
3. Acedia
4. Hell In A Handbag
5. Day That Never Came
6. Division
7. Severed
8. Tornado Of Souls 
9. I Am The Dawn
 

Annihilator

Il ritorno degli alfieri del thrash metal canadese come headliner nel capoluogo lombardo è una realtà: Jeff Waters e i suoi compagni di avventura si trovano di fronte ad una venue piena fino all’ultimo centimetro quadrato da metaller di tutte le generazioni. La loro formazione è stabile nell’ultimo quadriennio, ossia tre giovani e talentuosi musicisti che formano una squadra compatta intorno al leggendario fondatore canadese. La combinazione dell’esperienza e della personalità di Jeff Waters con l’entusiasmo e le straordinarie abilità del suo giovane team, sono la ricetta del successo di questo tour. Il chitarrista e cantante della band si comporta da vero leader sul palco e interagisce con il pubblico in continuazione, trascinando tutti ad esaltarsi, cantare e applaudire in continuazione. Ogni traccia viene introdotta in maniera brillante e divertente dal musicista canadese, il quale conquista la simpatia di tutti i presenti con i suoi brevi racconti tratti dai trent’anni di storia degli Annihilator. Il resto dell’equipaggio si mostra all’altezza del proprio capitano, con il chitarrista Aaron Homma e il bassista Rich Hinks sempre in movimento: i due ragazzi, sempre sorridenti e inarrestabili, si alternano in continuazione ai due lati del palcoscenico mostrando le loro abilità tecniche e cantando tutti i refrain all’unisono insieme agli estasiati spettatori. Il bolognese Fabio Alessandrini, sicuramente emozionato dal primo live con la band nella sua città 24 ore fa, non sbaglia un colpo di batteria. Tutta l’audience ripete il suo nome in piena sintonia, come richiesto più volte da Jeff Waters e lui li accontenta con un dinamico drum solo. Dalle prime note di “Betrayed”, la gente si esalta, canta e applaude in continuazione, mentre una parte di loro crea un circle pit al centro della platea. Seguono i famosi “King Of The Kill” e “No Way Out” in una festa di infinito headbanging. Il viaggio nel passato continua con il mid tempo “Set The World On Fire” e “Ultraparanoia”, mentre sono stati scelti solo “One To Kill” e “Twisted Lobotomy” dal disco più recente. La setlist diventa più intrigante con due anticipazioni: il nuovo brano “Psycho Ward” con una bizzarra tematica – chi non ha una persona che vorrebbe vedere investita da un’automobile, ammette un sorridente Waters? – è seguito dal dinamico “Phantasmagoria”, l’unico brano tratto da “Never, Neverland”. La band sta pianificando qualcosa di speciale per il trentesimo anniversario del miglior album della loro carriera l’anno prossimo, con il cantante originale incluso nei loro piani! La setlist include invece una selezione più vasta di tracce da “Alice In Hell”,pubblicato esattamente trent’anni fa, con il dovuto tributo al compianto Randy Rampage, il bassista dei canadesi punk rockers D.O.A. (una delle influenze più importanti del giovane Duff McKagan, come rivelato da Waters),ma anche carismatico e travolgente frontman degli Annihilator. Una doppietta dei pezzi preferiti di Rampage, “Burns Like A Buzzsaw Blade” e “W.T.Y.D.”, seguita dal brano più famoso “Alison Hell”, chiudono in maniera dinamica una performance adrenalinica e convincente. La rivelazione più sorprendente arriva proprio alla fine: “Alison Hell”, uno dei pezzi più fondamentali dell’intera storia del metal, è quello meno amato dal suo compositore, ma anche a chi l’ha reso immortale con il suo unico timbro vocale! Però, Waters ha confessato che quando vede il sorriso stampato sulle labbra dei suoi fan suonandolo dal vivo, è davvero contento! 
 
 Lineup:
● Jeff Waters – Vocals, Guitars
● Aaron Homma – Guitars
● Fabio Alessandrini – Drums
● Rich Hinks – Bass
 
Setlist:
1. Betrayed
2. King of the Kill
3. No Way Out
4. One to Kill
5. Set the World On Fire
6. Ultraparanoia
7. The Trend
8. Schizos (Are Never Alone) Parts I & II
9. Drum Solo
10. Knight Jumps Queen
11. Twisted Lobotomy
12. Psycho Ward
13. Phantasmagoria
 Encore:
      14.Burns Like a Buzzsaw Blade
      15.W.T.Y.D.
      16.Alison Hell
 
Con l’ultimo saluto degli Annihilator si è conclusa una serata sorprendente al Legend Club di Milano! La band prosegue il proprio viaggio verso la prossima destinazione del “Tour For The Demented” e i fans italiani si augurano che tornino al più presto.