Gothic

Live Report: Clan of Xymox @ Totem Club (Vi) – 30.04.2023

Di Nicola Furlan - 5 Maggio 2023 - 21:51
Live Report: Clan of Xymox @ Totem Club (Vi) – 30.04.2023

Clan of Xymox @Totem Club (Vi) – 30/04/2023

Live Report a cura di Lisa Deiuri

Sono ritornata a Trieste con un debito di sonno notevole, ma lo rifarei. In questa mia annata vissuta all’insegna dell’“ultimo treno”, iniziata ad aprile 2022 con i Sisters of Mercy, proseguita con Wardruna, Dead Can Dance, Heilung, Grima, The Coventry e tendente ai Rammstein a luglio prossimo, ho perseguito con metodo (sono fatta così…) il proposito di non negarmi – tutte le volte che mi è possibile – di andare a un concerto che mi interessa.
Questo è stato il turno dei Clan of Xymox, band storica e influente per il genere gothic rock e la darkwave, formatasi nei Paesi Bassi quando perfino io ero una bambina e che in quarant’anni ha prodotto alcuni capolavori dell’electro-goth come “Subsequent Pleasures” (1984), “Clan Of Xymox” (1985), “Medusa” (1986) e tanti altri album – il più recente “Limbo” è del 2021 – nei quali si ritrova il loro tipico mix di matrice gothic rock con varie sfumature di altre correnti musicali.
Il tour italiano di quest’anno per il Clan si è concluso con la data al Totem Club di Vicenza. I due concerti precedenti sono stati a Bari, dove i COX hanno suonato al GarageSound il 28/4 e il giorno seguente a Caserta, al Lizard Club. La data vicentina è stata una serata di musica, incontri e outfit perfetti per la notte di Walpurga… Perché, non scherzo, era proprio la notte fra il trenta aprile e il primo maggio, quando tradizione vuole che le streghe volino al Sabba!

Le volte che entro in un posto che non conosco ho sempre l’abitudine di posizionarmi in modo da memorizzare l’uscita e individuare il punto nel quale voglio stare perciò, arrivata al Totem intorno alle 23, a sala già gremita, mi sono lanciata al bar con l’idea di capire da che parte sarebbe stato meglio andare per avvicinarmi al palco. Preso il gin tonic d’ordinanza, ho raggiunto il lato destro del locale, restando comunque sul floor. Opening di Psycholies in orario, cambio palco, verso mezzanotte è arrivato il Clan e il pubblico si è infiammato, trascinato dall’energia di Ronny Moorings e soci sulle note di ‘Stranger’, ‘Your Kiss’, ‘Jasmine and Rose’, senz’altro una delle mie preferite, che ti fa sentire i profumi di giugno e ti strega di sensualità – The air tastes just like you, it’s the smell of June (…) Opium and Poison, Jasmine and Rose / Dream of Ambrosia, all flavours glow, It’s sensual,It’s sensual, sensual. E poi, ancora, “le sorelline” (come le ha chiamate Ronny) ‘Louise’ e ‘Emily’, proseguendo nella setlist già collaudata nei concerti precedenti con ‘All I ever know’ e ‘Lovers’.

 

Davanti avevo due giovani virgulti che si baciavano appassionatamente e, oltre a non capire perché invece di cercare luogo più consono dovessero restare proprio lì, impedendomi parzialmente la visuale mentre tenevo il bicchiere con i denti e cercavo di fare un video, devo dire di averli anche un po’ invidiati – There’s no one like us , who could say the same -, motivo per cui ho ringraziato la cupa ‘Spider on the wall’, ‘Loneliness’ e ‘She’ per avermi riportato alla realtà e quando siamo arrivati alla mitica ‘A Day’ I think you’re the most important to me / to me to me to me – non ce l’ho fatta più: ho infilato il cellulare nella tasca dei pantaloni, ho appoggiato il bicchiere sui gradini alle mie spalle e mi sono messa a ballare.

Tanto, lo sapevo, ci sarebbero stati gli encore: la serata non era finita e il Clan, tolto qualche piccolo problema alla voce, stava rendendo l’esperienza più che soddisfacente.
All’altezza di ‘Hail Mary’ – Do you think I’m made of steel? – il caldo però si era fatto insopportabile. Una pausa sigaretta ci stava tutta. Così, volendo uscire, mi sono girata ed è stato in quel momento che ho visto quanta gente era venuta al Sabba di Calendimaggio. Il Totem era strapieno: persone più giovani e più mature di me ballavano, battevano le mani sopra la testa, cantavano e moltissimi sarebbero rimasti per l’after party al quale, inizialmente, non avevo intenzione di partecipare. Per me, invece, ci sarebbe stato un fuori programma: finito il concerto sarei ritornata in hotel, non fosse stato per una ragazza speciale, conosciuta la sera stessa, con la quale sono rimasta a parlare di musica e vita fino alle prime ore del mattino.
Morale della favola: quarant’anni di esperienza, come nel caso dei Clan of Xymox, si sentono tutti. E gli “ultimi treni” non è detto siano i meno confortevoli.

Setlist
01. Stranger
02. Your Kiss
03. Jasmine and Rose
04. Louise
05. Emily
06. All I Ever Know
07. Lovers
08. Spider on the Wall
09. Loneliness
10. She
11. A Day

Encore 1:
12. Obsession
13. Muscoviet Musquito
14. Back Door
Encore 2:
15. Hail Mary
16. In Love We Trust
17. Lockdown
Encore 3:
18. This world
19. Cry in the Wind
20. Farewell
21. Michelle