Live Report: Jerry Cantrell @ Magazzini Generali (MI) – 01/06/2025

Live Report: Jerry Cantrell @ Magazzini Generali (MI) – 01/06/2025
a cura di Jennifer Carminati
Photo Report completo: https://www.truemetal.it/live/photo-report-jerry-cantrell-magazzini-generali-mi-01-06-2025-1192250
Il fondatore degli Alice In Chains, Jerry Cantrell, torna finalmente in Italia questa fine primavera che sa gia di estate, per due show esclusivi che si terranno a Padova (Hall, sabato 31 maggio) e Milano, ai Magazzini Generali, domenica 1° giugno, serata che vi racconterò in questo Live Report.
MC² Live non sbaglia un colpo, e anche se oggi è un giorno particolare, essendo nel bel mezzo di un ponte festivo, porta a casa l’ennesima data sold-out, con questa miscela perfetta di nostalgia e classici moderni.
Il leggendario cantante, cantautore e chitarrista Jerry Cantrell con il suo “I Want Blood Tour”, in questa prima domenica di giugno, ha offerto a tutti i suoi fan accorsi in via Pietrasanta a Milano, una performance che ha bilanciato potenza grezza e precisione esperta, senza farci mancare sorrisi pieni di gratitudine.
Il pubblico di stasera è assai eterogeneo, abbracciando generazioni di appassionati di rock: dai fan di lunga data degli Alice in Chains, così come i più giovani, che lo hanno scoperto di recente con la sua nuova carriera solista, magari attraverso i genitori. Quello che non cambia è l’innegabile connessione tra Cantrell e il suo pubblico, che ha cantato ogni parola, contribuendo a creare una bellissima atmosfera, di condivisione della passione per la musica, quella vera.
Non nasconderò il mio amore per gli Alice In Chains e il rispetto che nutro per il percorso di Cantrell come musicista. Una leggenda innegabile, la cui storia è iniziata a Seattle nel 1987 e ora corre parallela a una carriera solista di successo che migliora ad ogni uscita, e il nuovo album, “I Want Blood”, è un’ottima prova di questo.
Quando è arrivato il momento di questo tour anche in Italia, è stata per me una necessità assoluta andare.
Già ve lo dico: questo spettacolo ha reso molto felice l’adolescente intrappolata dentro di me e anche l’adulta che sono ora. Era destinato ad essere speciale, e speciale lo è stato veramente.
Leggete questo Live Report fino alla fine e ne capirete il motivo.
Vowws
In apertura il duo australiano Voww, ora residente a Los Angeles, affiancato da un batterista per gli spettacoli dal vivo, che aggiunge peso ai ritmi di marcia intrisi di synth che accompagnano le voci congiunte del chitarrista Matt James e della tastierista Rizz.
La doppia voce dà profondità e consistenza alla loro elettronica condita con elementi industrial e molta darkwave che non suonerebbero fuori posto nella playlist in una cupa serata a tema gotico in discoteca; li ho trovati un tantino fuori luogo questa sera piuttosto.
Il pubblico già presente in maniera piuttosto copiosa annuisce delicatamente con le teste per tutto il set, ma il battito costante e la mancanza di un vero e proprio cambio di tempo dinamico a volte tende alla monotonia, anche se raramente c’è un momento di noia durante il loro set.
Le tastiere malinconiche e cupe, i ritmi martellanti e la chitarra distorta avrebbero bisogno di un’energica esplosione di vitalità che non sembra del tutto presente questa sera, dove ho visto certamente una forte dose di teatralità che rende la loro interpretazioni live più aggressiva, con il synth-pop anni ’80 presente su disco che lascia il posto a una performance molto più diretta.
Il loro breve tempo con noi è sufficiente per suggerirci che i Vowws dovrebbe essere presi sul serio, oggettivamente sono un buon gruppo e chiunque abbia gusto lo ha visto e sentito questa sera.
Lineup
- Matt James – chitarra, voce
- Rizz – tastiere, voce
Jerry Cantrell
Dopo l’apertura particolare dei Vowws, l’attesa per l’headliner era ai massimi livelli. Una tensione palpabile smorzata solo dal sapere già in anticipo che avremmo ricordato con affetto e a lungo questo concerto.
Il tour solista del principale autore dei brani degli Alice In Chains, a sostegno del suo quarto album autoprodotto “I Want Blood”, ha preso il via il 31 gennaio scorso in Canada, e quasi in tutte le date ha esaurito la richiesta dei biglietti disponibili molto prima del concerto, a dimostrazione di quanto questo artista sia ancora molto amato e seguito. Anche se Cantrell fa musica da quasi quattro decenni, è chiaro che riceve ancora una spinta dai fan invidiata da molti suoi colleghi, più o meno mainstream, della stessa età.
Nei live di questo tour, oltre a celebrare l’ultima uscita “I Want Blood”, Cantrell si è preso un po’ di tempo per regalarci alcuni grandi classici degli Alice In Chains, e menomale aggiungo.
Ha suonato un set di una quindicina di canzoni che abbraccia tutta la sua carriera: dai successi degli album storici con la sua band degli anni ’90 agli attuali da solista.
Mentre le luci si abbassavano, il set è iniziato con un ritmo di tamburo tribale nell’attesa che Jerry e la sua band salissero sul palco, facendo irruzione con l’inquietante “Psychotic Break”, la prima traccia del suo secondo album, “Degradation Trip”. Un ottimo brano per cominciare, inconfondibilmente lui nella sua essenza più pura.
“Them Bones” dal secondo album degli Alice In Chains, “Dirt”, segue a ruota, con una band coesa perfettamente in grado di ricreare quelle armonie di suoni passate alla storia. Per questo tour i musicisti a supporto di Cantrell sono: la controparte vocale perfetta, Greg Puciato dei Dillinger Escape Plan, Roy Mayorga alla batteria, Eliot Lorango al basso e il super sorridente Zach Throne alla chitarra e cori.
Non hanno mai perso un colpo, senza troppe chiacchiere, spazio solo alla Musica, quella con la M. ll lavoro chitarristico di Cantrell è stato impeccabile come sempre, mescolando senza sforzo sporchi riff grunge con altri intricati più puliti. La sua voce, che ben conosciamo, si mescola alla perfezione con la sorprendente voce di Greg Puciato, uniti per una resa finale strepitosa dei brani.
La scaletta scelta da Cantrell, come detto, ha abbracciato la sua carriera solista con una spolverata di canzoni degli Alice in Chains senza dimenticare il suo ultimo singolo, “Afterglow” che insieme alla titletrack, mostrano il suo inconfondibile stile di scrittura: malinconico, intricato e pesante allo stesso tempo.
Altri brani che mi sono piaciuti molto in sede live sono stati “Off The Rails”, “Siren Song”, “Cut You In” e “Brighten” nell’encore, che devo ammettere, suonavano alla grande se accostati ai brani degli Alice in Chains: l’inconfondibile e cantata a scuarciagola da tutti “Man in the Box” e, naturalmente, la canzone che ha concluso lo spettacolo, l’emotivamente carica “Rooster”, che ha fatto cantare di nuovo l’intero pubblico, a testimonianza del suo fascino duraturo e dell’atemporalità della musica in generale.
Le canzoni degli Alice In Chains che sono state suonate stasera, ancora mi fanno venire i brividi, non importa quante volte le ho ascoltate. “Hate To Feel” è stato più di un piacere, un qualcosa di indescrivibile e ho aspettato anni per ascoltarla dal vivo, chissa’ se mi ricapitera’ ancora.
Un altro dei momenti salienti della serata è stata la bellissima interpretazione di “Would?”, dove la voce di Cantrell, piena di emozioni crude e sincere, ha risuonato profondamente con il pubblico. La musicalità inconfondibile di questo artista è stata in piena mostra per tutto il concerto. I suoi assoli di chitarra erano a dir poco travolgenti, ogni nota suonata con precisione e passione ci è arrivata dritta in mezzo allo sterno.
Con una presenza scenica altrettanto convincente nella sua semplicita’, Cantrell ha interagito con il suo pubblico, esprimendo sincera gratitudine per il sostegno ricevuto in tutti questi anni. La sua umiltà e autenticità hanno brillato, facendo sembrare la serata un raduno di amici intimi piuttosto che un concerto su larga scala.
Quello che mi è piaciuto di questo show è che non era focalizzato sul passato, da cui è impossibile in questo caso separarsi definitivamente, ma Jerry Cantrell ha saputo attraversare la propria carriera come solo i grandi artisti sanno fare, ribadendo a gran voce che lui ancora c’è e non si fermerà presto.
Il tour “I Want Blood” di Jerry Cantrell afferma nuovamente il suo status di leggenda e allo stesso tempo, la freschezza del suo nuovo materiale solista. La sua esibizione è stata una testimonianza del suo talento duraturo e del potere della musica dal vivo, da molti sottovalutato purtroppo.
Grazie a lui tracce di eredità degli Alice In Chains saranno per sempre in giro per il mondo, e non vedrei già l’ora di poterlo risentire, chissà se ne avrò l’occasione la prossima estate.
Jerry Cantrell ha fatto parte della mia adolescenza, quando ascoltavo molto più grunge di quanto non faccia ora, e con il suo gruppo, insieme a Nirvana, Temple of the Dog prima e Pearl Jam e Soundgardern poi, sono stati la colonna sonora delle mie giornate.
Ci sono canzoni scritte da lui che hanno un pezzo speciale nel mio cuore e che risentendo in sede live questa sera, quando di anni ne ho quarantadue, mi hanno letteralmente sconvolto l’anima e fatto riaffiorare ricordi e sensazioni che pensavo sopiti.
Quando le note finali di “Rooster”, una canzone che occupa un posto speciale nel cuore di molti fan, sono scivolate via e le luci dei Magazzini si sono accese, io e il mio compagno Luca con cui ho fortunatamente condiviso anche questa esperienza, ci siamo diretti verso la metropolitana, in silenzio, senza la capacità di dire nulla ma con la consapevolezza di aver assistito a qualcosa di veramente speciale, uno spettacolo che non sarà presto dimenticato.
Fatevi un favore e andate ad ascoltare gli album solisti di Jerry se non l’avete ancora fatto, non ve ne pentirete.
Ci si rivede prestissimo, sempre tra queste righe.
Stay tuned and Stay Metal.
Lineup
- Jerry Cantrell – chitarra e voce
- Greg Puciato – seconda voce
- Zach Thron – seconda chitarra
- Eliot Lorango – basso
- Roy Mayorga – batteria
Setlist
- Psychotic Break
- Them Bones (Alice in Chains song)
- Vilified
- Afterglow
- Atone
- Off the Rails
- Siren Song
- Cut You In
- My Song
- I Want Blood
- Man in the Box (Alice in Chains song)
- Had to Know
- Angel Eyes
- Hate to Feel (Alice in Chains song)
- Would? (Alice in Chains song)
Encore
- Held your Tongue
- Brighten
- Rooster (Alice in Chains song)