Doom

Live Report: Messa + Fuoco Fatuo @Legend Club, Milano – 15/12/2023

Di Jennifer Carminati - 16 Dicembre 2023 - 17:52
Live Report: Messa + Fuoco Fatuo @Legend Club, Milano – 15/12/2023

Live Report: Messa + Fuoco Fatuo @ Legend Club di Milano – 15/12/2023
a cura di Jennifer Carminati

Dopo un tour durato un anno e mezzo a supporto dell’ultimo album Close uscito nel 2022, i Messa hanno annunciato due last show prima di una lunga pausa dai palchi della Penisola. L’occasione per salutarli, almeno per un po’ di tempo, è stata il 2 dicembre al Traffic di Roma e oggi, 15 dicembre, al Legend Club di Milano.

Un anno fa la loro prima esibizione qui e anche questa sera si ripete un quasi sold out, a dimostrazione che quando la buona musica c’è le persone accorrono e sulla qualità della proposta dei padovani Messa non credo ci sia dubbio alcuno.

Questo venerdì 15 dicembre, probabilmente, sarà anche il mio ultimo concerto per quest’anno e non potevo finirlo meglio che con due band italiane, che ci hanno offerto un live semplicemente perfetto e ora vi racconto cosa vi siete persi.

Arrivo al locale, come ormai sapete vicino casa mia, con anticipo rispetto all’apertura delle porte e vedo con piacere una lunga fila di persone pronte a fare il loro ingresso di lì a poco tra queste quattro mura che accolgono sempre dell’ottima musica, più o meno underground, del nostro paese e non solo.

Pubblico eterogeneo, come età e tipologia, con accenti diversi provenienti da tutto lo stivale, che fanno capire come questa serata fosse davvero tanto sentita quanto attesa, ma addentriamoci finalmente all’interno.

 

FUOCO FATUO

Sul palco fanno capolino dei candelabri, teste di caproni appese ai microfoni e ammennicoli vari, buio e una leggera foschia che ci fa acclimatare con quelle sonorità oscure, cupe ed evocative che stanno per arrivare a farci compagnia per le prossime ore.

Un allestimento spartano, con il solo logo della band, illeggibile come nelle migliori delle tradizioni black, sul telo posto dietro alla batteria, e i volumi altissimi a farla da padrona.

I nostri salgono sul palco silenziosamente, come ne usciranno, mostrandosi con vestiti di pelle nera e un corpse paint nero tipico di un certo genere che fa capolino qua e là anche nella loro discografia.

Questo sono i varesini Fuoco Fatuo, che danno luogo a 45 minuti opprimenti con atmosfere che sono un misto di funeral doom e black metal, per l’appunto e la voce di M. usata con il contagocce, che sembra provenire dall’oltretomba, a riecheggiare di tanto in tanto.

Una sezione ritmica di N. e P. potente e mai banale, una chitarra distorta quanto serve di G. e, come detto, la voce spettrale di M. che ci accompagnano attraverso l’ascolto dei tre lunghi pezzi che fanno da padrone tratti dall’ultimo album Obsidian Katabasis uscito nel 2021.

Pubblico assorto, completamente immerso in questo senso di straniamento che si è venuto inevitabilmente a creare con la musica dei Fuoco Fatuo, che solo dopo che i nostri salutano, facendoci capire che lo show è finito, si lasciano andare ad un giusto applauso di apprezzamento per quanto i quattro ragazzi ci hanno appena offerto.

Peccato solo per i suoni non perfetti, con le chitarre che perlomeno dalla mia posizione risultavano estremamente impastate e la voce di M. che in certi momenti faticava proprio ad emergere ed a farsi sentire.

Un’ottima esibizione, comunque, che ha rivelato la loro professionalità e giusta attitudine, sincera e con passione, di cui hanno ancora più bisogno gruppi come loro che decidono di affrontare un genere ostico e di difficile fruizione in sede live come il funeral doom e il doom in generale.

Realtà come i Fuoco Fatuo fanno ben sperare si possa portare avanti anche qui da noi questo genere, grazie ragazzi, continuate così, che abbiamo bisogno di gente come voi in giro e su di un palco.

Lineup
  • M. – voce, chitarra
  • G. – chitarra
  • N. – basso
  • P. – batteria
Setlist
  1. Obsidian Bulwark (Creation of the Absurd)
  2. Thresholds of Nonexistence Through Eerie Aeon
  3. Psychoactive Katabasis

 

MESSA

L’attesa per questo live era davvero alle stelle, lo abbiamo già detto ma mi sembra giusto ribadirlo: chi li ha già visti sa che anche dal vivo sono un’assoluta garanzia di psichedelia doommeggiante fatta con tutti i crismi e, con la loro musica, possiamo permetterci il lusso di fare un tuffo nel passato e rivivere quelle atmosfere tipiche degli anni Ottanta che pochi dei presenti hanno vissuto in diretta.

Io stessa, classe 1983, quelle sonorità le conosco solo per interposta persona e perché, fortunatamente, i mezzi digitali di oggi ci permettono di ascoltare dischi usciti in quegli anni e chiudendo gli occhi, con un grande sforzo di immaginazione certo, possiamo fingere di essere lì, ad un concerto di band iconiche che i Messa hanno preso chiaramente come esempio e ispirazione e che tutti noi qui inevitabilmente conosciamo e amiamo.

Tornando al qui e ora, siamo tra le mura del locale di viale Enrico Fermi, assiepati e accaldati dall’atmosfera che si verrà a creare grazie al quartetto padovano che si conferma un’assoluta eccellenza nostrana, di cui andare fieri e orgogliosi.

Il loro sound è assolutamente sperimentale e nella sua unicità non può passare inosservato ad un ascoltare medio di buona musica metal: pesante, occulto e con episodi evocativamente ambient, ci conduce attraverso una setlist di sette brani in un viaggio psichedelico ed ipnotico per un’ora abbondante che avremmo voluto non finisse mai.

Ascoltare i Messa comodamente seduti a casa è una cosa che consiglio a tutti, ma ancora di più vederli nella dimensione live, dove emerge chiaramente tutta la bravura dei nostri: ognuno dei quattro componenti ha un’identità ben definita, sia per quanto riguarda lo stile sia come approccio alla performance.

Alberto, che tra l’altro festeggerà il suo compleanno quasi ancora su questo palco, è un chitarrista straordinario, che nei due momenti di solo ci darà prova delle sue incredibili doti tecniche, senza mai ostentarle con supponenza o arroganza.

Marco, allo stesso modo, con il suo basso rappresenta, a mio avviso, un po’ la spina dorsale su cui il sound del gruppo si regge: con i suoni distorti, pesanti e psych, che riesce a riprodurre in assoluta scioltezza, è davvero sbalorditivo nella precisione con cui lo fa.

Rocco dietro le pelli è un piccolo metronomo che non perde un colpo e che dire di Sara, tanto bella, quanto brava e carismatica, un’espressività e un’interpretazione che vanno di pari passo con un timbro vocale del tutto caratteristico che la rende riconoscibile già dalle prime note con cui attacca il concerto alle 22.30 puntuali come previsto.

Nel silenzio totale di un Legend Club ormai gremito inizia a cantare If You Want Her to Be Taken ed è subito magia.

Un lento headbanging del pubblico che accompagna la loro esibizione, con la magnetica Sara al centro della scena, e un’evidente oltre che palpabile complicità tra i componenti della band, che insieme danno luogo ad un’esibizione pressoché perfetta, se non ci fosse, anche per loro, qualche problema coi volumi che in alcuni frangenti hanno affogato la magnifica voce della frontwoman.

Menzione d’onore, a mio gusto s’intende, per Leah e Pilgrim, brani dalla qualità e valore artistico indiscutibile, eseguiti con un tale trasporto e pathos emotivo da lasciarci a bocca aperta.

Ma come non citare anche Suspended e Rubedo, due pezzi tra quelli di maggior successo estrapolati da Close, album che lo scorso anno ho messo come primo nella mia classifica Top 5 e ho detto tutto.

Personalmente, amo i Messa e li ho sempre appezzati e portati in palmo di mano sin dal loro esordio discografico Belfry del 2016, dal quale ci proporranno sul finale Hour of the Wolf, pezzo con il quale si congedano definitivamente da noi, almeno per qualche tempo, speriamo non troppo.

Performance che ha superato di gran lunga le aspettative, pubblico entusiasta che ricopre di applausi la band prima di assieparsi al banco del merch, dove finalmente si possono ritrovare le magliette ristampate, poster della serata in tiratura limitata e un sacco di altra roba andata pressoché a ruba.

Con questa ultima esibizione live del 2023 i Messa si confermano, qualora ce ne fosse bisogno, una band con un posto fisso a tempo indeterminato nel doom metal italiano e non solo.

Chi lo sa cosa riserva il futuro a questi talentuosi ragazzi, a cui noi di TrueMetal auguriamo tutto il meglio, perché se lo meritano davvero.

Lineup
  • Sara – voce
  • Alberto – chitarra
  • Marco – basso
  • Rocco – batteria
Setlist
  1. If You Want Her to Be Taken
  2. Dark Horse
  3. Suspended
  4. Leah
  5. Guitar Solo #1 (Clean)
  6. Pilgrim
  7. Guitar Solo #2 (Heavy)
  8. Rubedo
Encore
  1. Hour of the Wolf

 

Concludere il mio 2023 di tanti Live Report con questo concerto era quanto di meglio potessi chiedere, grazie ai Messa e grazie alla buona musica in generale, che ci sa regalare sempre emozioni che restano e vanno ad arricchire il personale album dei ricordi che ognuno di noi conserva gelosamente nel proprio cuore e porta con sé di anno in anno, come qualcosa di prezioso e di irripetibile nella sua unicità.

Non di solo pane vive l’uomo” diceva qualcuno di ben più importante di me, ma “di buona musica e di concerti assolutamente sì”, dico io.

Ci si rivede presto, sempre tra queste righe, è una promessa.

Stay tuned e Stay Metal, always.

Photo report completo: https://www.truemetal.it/heavy-metal-news/photo-report-messa-fuoco-fatuolegend-club-2023-1141673