Thrash

Live Report: Sacred Reich + Night Demon @ Legend Club, Milano, 19/11/2019

Di Katerina Paisoglou - 23 Novembre 2019 - 12:46
Live Report: Sacred Reich + Night Demon @ Legend Club, Milano, 19/11/2019

LIVE REPORT SACRED REICH + NIGHT DEMON
LEGEND CLUB, MILANO, 19/11/2019

 

Sacred Reich Locandina

 

Gli statunitensi Sacred Reich sono recentemente tornati in scena, dopo tanti anni di inattività, con un nuovo album in studio uscito tramite Metal Blade Records. Il tour promozionale di “Awakening” prevede una sosta al Legend Club di Milano. La prima prestazione della loro carriera sul suolo italiano è stata posticipata di alcuni mesi, dopo la loro impossibilità a partecipare al Rock The Castle la scorsa estate. Una thrash band di vecchio stampo attira principalmente l’attenzione dei metaller più attempati, ma anche alcuni fans di nuova generazione non mancano a questo evento musicale. I compagni di viaggio dei Sacred Reich sono i Night Demon, un gruppo californiano noto grazie alle loro frequenti visite in Italia e apprezzato per le proprie concrete performance dal vivo.

 

NIGHT DEMON

Ad accendere il motore ci pensano i Night Demon, che tornano in Italia cinque mesi dopo la loro partecipazione al festival cremonese Luppolo In Rock. Il trio di origine americana, ma in realtà alle prese con sonorità di metallo britannico, è composto da musicisti esperti e con ottime abilità tecniche individuali. Dalle prime note di “Welcome To The Night”, il grintoso frontman e bassista Jarvis Leatherby, con lo sguardo “demoniaco”, invita gli spettatori ad unirsi con lui al canto ed a tenere il ritmo con le mani. Alla parte destra del palco, l’esplosivo Armand John Anthony si esibisce in un’infinita serie di potenti riff e melodici assoli di chitarra, scatenando l’entusiasmo ed i calorosi applausi dell’audience. Inoltre, il dinamico Dusty Squires è impeccabile alla batteria, mostrando una tecnica potente e invidiabile, in pieno controllo della sessione ritmica. Il pubblico si esalta e canta i “catchy” refrain delle loro tracce più note ed energiche, come “Screams In The Night” e “Heavy Metal Heat”. I Night Demon sono ugualmente abili nell’esecuzione di brani più lenti, come si vede dalla penultima traccia “Darkness Remains”. La band americana conclude la propria setlist con la traccia omonima, ossia “Night Demon”, come da loro abitudine. Il trio saluta i fans italiani, che nel frattempo hanno quasi riempito il locale in attesa degli headliner di questo tour. Anche questa volta, i tre musicisti hanno dato vita ad una prestazione solida e convincente con le loro canzoni di classico Heavy Metal: le loro composizioni non brillano di originalità o innovazione, ma loro non tradiscono le aspettative del pubblico ai loro concerti. 
 

SACRED REICH

I Sacred Reich, riunitisi circa tredici anni fa per qualche evento live e con un nuovo disco pubblicato di recente, dopo più di due decenni di inattività di studio, salgono sul palco del Legend Club qualche minuto dopo le 21. Con la loro formazione rinnovata a metà, i thrasher presentano stasera alcuni brani di “Awakening” e una vasta selezione di pezzi provenienti dal resto della loro discografia. Il ritorno dell’esperto Dave McClain alla batteria dopo la sua pluriennale avventura con i Machine Head, l’aggiunta del giovane e talentuoso Joey Radziwill alla chitarra in combinazione col classico duetto di Phil Rind e Wiley Arnett ha “risvegliato” questa formazione metal di vecchio stampo dal letargo. Un inizio dinamico con “Manifest Reality” e “The American Way” scatena gli infiniti applausi dei fans. Il simpatico e sorridente frontman Phil Rind saluta tutti i presenti e non nasconde la propria soddisfazione del caloroso benvenuto della platea alla prima esibizione della band in assoluto in una città italiana. Tutti i presenti partecipano allo show cantando i brani -da quelli classici a quelli più freschi- insieme a Rind e lui è piacevolmente sorpreso, in particolare nel caso del brano “Independent”, perché come ha ammesso lui stesso, questo non succede spesso. La maggioranza dei pezzi eseguiti, come “Divide & Conquer”, “Awakening”, “Free” e “Crimes Against Humanity” rappresentano in pieno il messaggio che la band vuole trasmettere: ogni persona deve avere il pieno controllo della propria vita e stare lontano dalla politica. “Who’s To Blame” e “Ignorance”, una doppietta di pura adrenalina, è seguita dalla presentazione dei tre musicisti dal loro leader: una menzione speciale spetta al giovane chitarrista Joey Radziwill che viene acclamato dal pubblico e lodato da Rind, sottolineando il fatto che lui non fosse ancora nato quando la band si è formata negli anni Ottanta. L’ultima sessione include “Death Squad” dal debutto, la nuova “Killing Machine” e un finale esplosivo con il classico “Surf Nicaragua”. I Sacred Reich salutano i loro fans dopo circa 75 minuti di prestazione, fatto plausibile considerando che i loro brani hanno una durata relativamente breve. I metaller più attempati abbandonano il locale, contenti di aver assistito all’esibizione dal vivo di una band simbolo della loro gioventù per la prima volta. 

 I Sacred Reich sono tornati in campo e rimangono un punto di riferimento nel settore delle sonorità old school. Forse l’aggiunta di elementi più melodici ai potenti ed a tratti monolitici riff potrebbero dare più colore e varietà alle loro future composizioni, rendendole più fluide e convincenti. Phil Rind ha espresso il desiderio di continuare a scrivere nuovo materiale nei prossimi anni e cogliere in pieno questa seconda opportunità in carriera. Il loro tentativo di ritorno nel mondo del metal contemporaneo è molto apprezzabile ed anche loro credono fortemente di avere ancora qualcosa da dire nel mondo della musica odierna.  

Setlist:

01. Manifest Reality
02. The American Way
03. Divide & Conquer
04. One Nation
05. Awakening
06. Independent
07. Free
08. Crimes Against Humanity
09. Who’s To Blame
10. Ignorance
11. Salvation
12. Love…Hate
13. Killing Machine
14. Death Squad
15. Surf Nicaragua