Malnatt live al Transilvania di Bologna (Report)
Può il black metal diventare caricatura e canzonatura di se stesso senza perdere valore a livello di composizioni? Assolutamente sì se un approccio di questo tipo viene fatto da una band capace e divertente come i Malnatt; formazione di Bologna fautrice di un black metal a volte tendente alla prima scuola norvegese, altre volte invece fatto di una vena folk accattivante, il tutto cantato in italiano e in dialetto bolognese.
Per questa prima data del Troll Tour 2004 i Malnatt giocano in casa. Il Transilvania di Bologna è piuttosto pieno di fan, amici e curiosi che dopo due giorni di Gods of Metal hanno ancora sete di musica.
I sette prendono posto acclamatissimi e guidati dal loro frontman Porz il quale interrompe l’intro per un comunicato: `Purtoppo non abbiamo potuto suonare al Gods of Metal per via del temporale e quindi abbiamo deciso di fare questa data gratis al Transilvania… dove i suoni saranno sicuramente migliori di quelli del Gods` e detto questo ecco partire Festa Pagana, ottima rivisitazione/cover di Pakanajuhla dei Moonsorrow. Risolto velocemente un piccolo problema al microfono della voce femminile di Dsgrazia si può continuare. La band è in una ottima serata, il suo frontman pure e si lascia andare a gag col pubblico e siparietti comici personali. Spesso le sue sono semplici battute come `Ciao ragazzi noi siamo gli Statovarius` o `Durante la prossima canzone a Lèder si romperà una corda` fino alla classica `Una volta avevo i capelli ed ero norvegese`; a volte invece Porz lancia frecciatine ironiche verso la frangia più estremista del genere.
I Malnatt intanto proseguono il loro cammino attraverso pezzi da Perle Per Porci come Deus Vult! o dallo split con i Thodde come La Guera d’Incion(=la guerra di nessuno). Il tutto guidato da un preciso Canaja dietro le pelli e un Porz che conferma pezzo dopo pezzo grande presenza scenica, simpatia e carisma.
Buona e attiva anche la partecipazione del pubblico, tanto che le prime file si lasciano andare a balli durante i pezzi più allegri.
Alla richiesta di un bis la band ripropone la vivace Festa Pagana, saluta e conclude il suo show tra gli applausi.
Musicalmente parlando, la band si trova a propio agio più nei pezzi folkeggianti e goliardi come Siamo Galli, che si sposano perfettamente con la loro filosofia ed il loro modo di proporsi dal vivo, piuttosto che altri frangenti (comunque validi) di impatto più grim e minimalista.
Se vi capita una data dei Malnatt nei dintorni non perdetevela, passerete una bella serata con buona musica e tanto divertimento.
Setlist:
Intro
Festa Pagana (cover di Pakanajuhla dei Moonsorrow)
La Guéra d’Incion
Deus Vult!
La Vanpira
Miseria
Siamo Galli
Misantronoia
Bulåggna
L’esanza dal dievel (cover di Quintessence dei Darkthrone)
– Encore –
Festa Pagana
Sito ufficiale della band: http://www.malnatt.org/