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Megadeth: David Ellefson, da dietro le quinte del tour “Rust In Peace/Painkiller”, si percepiva che non tutto andava bene nei Priest’

Di Orso Comellini - 12 Dicembre 2020 - 9:38
Megadeth: David Ellefson, da dietro le quinte del tour “Rust In Peace/Painkiller”, si percepiva che non tutto andava bene nei Priest’

In podcast su “Behind The Vinyl”, David Ellefson è tornato sul tour di trent’anni fa dei Megadeth in supporto ai Judas Priest.

Ci imbarcammo per il tour di “Rust In Peace/Painkiller” per tre o quattro mesi assieme ai Judas Priest nel ’90/’91. Fra soundcheck e tutto il resto, potevi vedere le dinamiche di una band dietro al palco. I ragazzi dei Priest furono davvero adorabili, davvero dei gentlemen ai nostri occhi. Ogni band ha le sue storie, le sue gerarchie e i suoi meccanismi interni. Per cui, quando Rob decise di lasciare la band dopo il tour, per quanto fosse scioccante, pensai che semplicemente volesse fare qualcosa di differente. Successivamente lessi sul libro di KK, e adesso lo conosco anche piuttosto bene, che in realtà pure lui stava per rassegnare le sue dimissioni dopo Painkiller. Scrisse la sua lettera di licenziamento sul volo per tornare a L.A., perché era semplicemente stufo, ma giusto il tempo di atterrare che venne fuori la notizia che Rob aveva già lasciato la band. Per cui, durante il tour di Painkiller, ho potuto davvero vedere succedere certe cose. E posso dire che non tutto andasse bene a Disneyland. Ma, hey, probabilmente è la stessa cosa che possono dire gli altri gruppi che sono stati in tour con i Megadeth. Della serie: “Succedono cose fottutamente strane a Megaland”. Tutte cose da dietro le quinte. Nessuno ne avrebbe parlato al tempo, ma adesso, trent’anni dopo, con le biografie già scritte, sto solo facendo l’eco di cose già messe nero su bianco sui loro libri.