Vario

Merendine Atomiche (Luca Cerardi)

Di - 22 Marzo 2003 - 11:31
Merendine Atomiche (Luca Cerardi)

Per me i Merendine Atomiche sono la più grossa promessa in ambito Thrash che l’Italia abbia partorito da parecchi anni questa parte, lo dimostrano anche le attenzioni che la band ha ricevuto da mezza europa e anche dal Canada.
Sentiamo cosa mi ha raccontato Luca Cerardi, il batterista del gruppo veneto.

Per iniziare potresti raccontare la storia dei Merendine Atomiche a chi ancora non vi conosce?
 
Ok, la band nasce nel febbraio del 1995 da un gruppo di amici e di compagni di classe. All’inizio iniziammo per scherzo poi un anno dopo la fondazione decidemmo di fare sul serio. Ci vollero quattro anni prima di poter dire qualcosa. Nel 1998 usci’ il primo demo tape di quattro canzoni in stile thrash hard core. Nel 1999 suonammo ovunque nella nostra Regione (Veneto) e registrammo “Tribute to Metallica” ai No Brain studios di Venezia. Questo cover album ci diede la chance di essere conosciuti in tutta Italia ma insapettatamente anche all’estero.Nell’anno del nuovo millennio suonammo il primo tour nel Nord Italia e visto le cose come andavano decidemmo di tornare a suonare anche musica propria. a settembre usci’ “The Holy Metal” . un mini cd con cinque canzoni thrash melodic metal e un video della title track “Holy metal”. Questo cd ci diede una spinta ancora piu’ forte che il tribute album e cosi’ vendemmo in tutto il Mondo senza alcun sostegno. ricevemmo recensioni ottime da tutti i continenti, suonammo un tour di quasi cento date in tutta Italia( da novembre 2000 a dicembre 2001 )e andammo in Canada nell’estate del 2001 per un promotional trip. questo ci porto’ nelle piu’ belle città dell’est e ci permise di firmare a novembre il primo contratto discografico con la francese Deadsun records. Nel 2002 continuammo i live shows in giro per l’Italia fino ad agosto quando volammo in Svezia ai sunlight studios di Stoccolma per produrre il primo full lenght album “Walk across fire”. prima di questo , l’anno 2002 fu anche quello della partecipazione in quattro diverse compilation con le canzoni di “The Holy Metal”. “Walk across fire” invece è uscito recentemente a marzo e all’interno ha otto canzoni in stile thrash hard rock metal, con il video clip della opener track “Blood for glory” (e moltissime altre cose come mp3, foto, desktop themes). Non solo, ma quest’album all’interno in due canzoni vanta la partecipazione di due stelle del metal mondiale come Jeff Waters che suona gli assoli nella canzone “Game Over” (pubblicata in anteprima già a gennaio 2003 da Metallium magazine assieme a bands come Marduk, Dark Tranquillity, tristitia) e Anders Lundemark che canta nella canzone “Revenge”. recentemente è anche uscita l’enciclopedia del Thrash metal edita dalla cherry red records di londra in cui ci siamo anche noi e soprattutto siamo stati scelti con la canzone “Mental Agony” nella compilation che segue l’enciclopedia (assieme a bands come Exodus, Nevermore, Arch Enemy). Ora che l’album esce siamo in fase di promozione e di concerti qui in Italia e stiamo lavorando per la prossima annata al tour Euro Americano dopo le prime esperienze in Europa e recentemente come Headliner al Front fest di Ghent in Belgio.
Quali sono, a tuo parere, le differenze tra il precedente mini “The Holy Metal” e il nuovo “Walk Across Fire”?
Direi molte. Il cambio alla chitarra ritmica avvenuto a fine del 2001 ha influenzato molto il sound e il tipo di musica che è uscito da “Walk across fire”. Con “The Holy Metal” ,e quindi con mia sorella alla chitarra, i pezzi erano molto improntati su un thrash un po’ piu’ vecchio stampo e con fasi melodiche (infatti molti ci dissero che era un vero e proprio Thrash melodico). Con l’arrivo di Luca Securo alla chitarra le cose sono cambiate. Arrivava da esperienze con bands hard rock e il suo sound ha influenzato molto tutti noi. David alla chitarra solista ha subito recepito il nuovo tipo di riffs e amandoli pure lui si è trovato benissimo. Il risultato è stato a mio avviso ottimo. Le sonorità thrash si sono modernizzate e appesantite, la melodia ha lasciato spazio all’hard rock cioè  a una musica piu’ energica, piu’ solare e piu’ grintosa. Lo chiamiamo appunto thrash hard rock. Il passo quindi mi sembra grande tra uno e l’altro, sono due cose diverse e che a me piacciono entrambe ma per la mia impostazione mi sento piu’ legato a quest’ultimo.
 
 Nella mia recensione ho scritto che secondo me la produzione del disco, seppur registrato nei famosi Sunlight Studios in Svezia, non è ottimale, voi siete soddisfatti del risultato finale oppure anche voi cambiereste qualcosa?
 
Sinceramente siamo sostanzialmente d’accordo con te. Il problema di “Walk across fire” è stata la mancanza del tempo necessario per fare tutto cio’ che avevamo in mente. Cio’ ha portato a produrre l’album in sette mesi e a registrarlo e missarlo in uno per riuscire a stare al passo con le date previste. Cio’ ha intaccato questo lato non potendo curare il lavoro al massimo . Il risultato ovviamente ci soddisfa ma è lontano da cio’ che vorremmo e infatti per il prossimo lavoro ci prenderemo molto piu’ tempo e soprattutto lavoreremo per ogni parte singolarmente e pian piano. Tempo per la preparazione dei brani, tempo per registrare, ascoltare, riascoltare, tempo per missare e tempo per masterizzare.
 
Quando componete un brano per il gruppo quali sono le vostre fonti d’ispirazione? E quali sono i gruppi che maggiormente vi influenzano?
 
Non abbiamo fonti di ispirazione. Ogni membro del gruppo ascolta un genere diverso e poi variamo un po’ tutti. Di solito suoniamo quello che ci piace e quello che ci viene. Non abbiamo dei punti di partenza fissi. Mentre in passato volevamo assolutamente partire da basi thrash oggi non ne sentiamo il bisogno. Partiamo da cio’ che ci piace e cioè una musica calda, veloce e poi pesante con riffs energici ma allo stesso tempo calorosi. Il “germe” iniziale è sicuramente l’ambito thrash degli anni ottanta ma piu’ i novanta perchè sostanzialmente noi abbiamo vissuto quelli e non la decade del thrash. Quello che abbiamo evitato sicuramente è cercare di ispirarci ai Metallica poichè vista la nostra storia come tribute band ci avrebbe fatto passare come dei cloni o come brutte copie.
 
Potresti descrivere i testi del nuovo album?
 
Si, è una specie di concept. Cioè tutto parte da una idea comune. “Walk across fire” cioè camminare attraverso il fuoco è la metafora della vita che ogni giorno è piena di problemi. Il fuoco è la vita e noi dobbiamo camminarci in mezzo, attraversarlo, e riuscire ad andare dalla parte opposta. E’ questa l’idea fondamentale: riuscire a trovare il coraggio per sfidarla e poi superarla. Da questa idea iniziale si svolge un tema con vari titoli che la vita ci fa scontrare: sentimenti, buoni e brutti, incitamenti e sensi di sconfitta. “Blood for glory” è un inno alla capacità interna che tutti noi possiamo avere a lottare per cio’ che vogliamo, per quello in cui crediamo seguendo sempre dei principi giusti e sfidando i furbi che comandano il mondo. “Walk across fire” è pura sfida a questi personaggi che sono presenti in qualsiasi epoca e in qualsiasi società, e la convinzione che uniti si vince. “Game Over” è la descrizione invece delle angosce che molte volte i giovani sentono al loro interno e quindi il pensare a disastri, alla fine in un mondo che non sentono loro. “The cheat of the cross” esprime il problema della religione, di come ci abbia modificato mentalmente in duemila anni e come si fa sentire ancora in molti aspetti della società. E’ riferita alla nostra ovviamente ma si puo’ estendere a tutte . “Total darkness” è un’altra descrizione di sentimenti che pochi giovani per fortuna sentono e cioè il vuoto interno e la voglia di farla finita. “Revenge” è il sentimento piu’ comune che l’uomo sente per molte cose, cioè la vendetta che accompagna l’invidia. due brutte bestie con la differenza che, a nostro avviso, la seconda è sempre sbagliata mentre la prima in certi e rari casi purtroppo serve. “The spirit of wolf” invece è come prendere la vita in maniera piu’ spirituale, pacifica, lasciando che questo caos sia lontano da noi cercando invece vie piu’ interiori e profonde. Infine “Victory over the enemies” altro lato della vita, di quelli che corrono, che inseguono il proprio sogno, di chi non ha paura nemmeno dei grandi perchè sa che essi possono anche impedirgli di crescere ma non gli toglieranno mai la dignità e la forza d’animo. loro sarnno sempre costretti a sotterfugi o a espedienti pur di avere cio’ che vogliono( ottendendolo sicuramente )ma nel peggiore modo possibile:  quello che di solito la vita e  la storia condanna:  saranno dimenticati.
Un mix di sentimenti ed emozioni per chi vuole “combattere” nella vita. si alternano momenti di gioia, di rivincita, di vittoria, di sconfitta, di angoscia e di paura. L’importante è non mollare mai e attraversare il fuoco.
 
Su “Walk Across Fire” compaiono come ospiti 2 personaggi del calibro di Jeff Waters (Annihilator) e Anders Lundemark (Konhkra), come siete entrati in contatto con loro?

 
Jeff Waters lo abbiamo conosciuto  grazie alla sua agenzia di promozione che , dopo aver ascoltato “The Holy metal”, mi diede la chance di spedire il materiale in Canada. La soddisafazione nel riecevere la sua risposta una mattina di gennaio 2002 è stata enorme, quasi non ci credevo. Mi disse che “the Holy Metal” era un ottimo mini cd e che ci avrebbe aiutato volentieri. Per Anders Lundemark sono riuscito a contattarlo tramite vie traverse e anche con l’aiuto del producer Tomas Skogsberg con cui aveva lavorato anni fa. Anche per lui la stessa trafila: prima la spedizione del materiale e, dopo aver vagliato se ne valeva la pena, la collaborazione. L’emozione poi del suonare assieme è stata alta ma sicuramente inferiore al momento del primo contatto in cui mi rendevo conto a stento che stavo parlando con Jeff Waters.
 
Come descriveresti la musica delle Merendine ad una persona che non vi ha mai ascoltato?
 
La definirei come molti fino ad ora ce l’hanno descritta: energia pura. La nostra volontà al momento della stesura delle canzoni era quello di dare alla gente, sia attraverso i testi che attraverso la musica, energia. la voglia di correre, di vivere, di lottare per i propri desideri. Di dare un visuale positiva della vita e quindi portare adrenalina, carica e convinzione. Direi che ci siamo riusciti. Tutte le persone che lo ascoltano e soprattutto quelle che non sono esperti di heavy metal lo hanno apprezzato e ci hanno proprio detto che è una musica che ti da energia, che ti sveglia, che ti da la carica. Questo è “Walk across fire”; niente depressioni, niente vittimismi, niente piangersi addosso. Il Mondo è duro, la vita anche, ma la storia la facciamo noi o almeno proviamoci quindi forza!
 
So che voi avete sempre suonato parecchio, avete già dei programmi per un eventuale tour di supporto al disco?
 
Si. attualmente abbiamo pochi shows in Italia poichè da tempo stiamo lavorando ad un Tour Mondiale. Le previsioni a dicembre del 2002 erano quelle di partire per giugno per gli USA. Sfortunatamente per noi i problemi internazionali e cioè la guerra hanno fatto slittare tutto. Gli americani hanno preferito rimandare di un anno visto che a noi comunque andava bene (ne approfittiamo per pubblicizzare l’album). Si pensa quindi di suonare in Italia per tutto il 2003 il piu’ possibile per portare ovunque “Walk across fire” ,mentre, stiamo sempre programmando il tour nel 2004. Per adesso se non ci saranno problemi (che non dipendono da noi) partiremmo per un tour che dovrebbe toccare Canada, Usa, Messico, Sud America ed Europa . La label sta lavorando molto a questo e per noi sarebbe un sogno che diventa realtà. Speriamo che tutto vada in porto.
 
Cosa ti aspetti, a livello sia “commerciale” che di riscontri da parte della critica, dal nuovo album?
 
Non lo so. Questo è il primo album che ha una distribuzione vera. Per “The Holy Metal” tutto era autoprodotto e abbiamo dovuto arrangiarci noi a vendere i cd. Oggi la Deadsun ci garantisce i paesi che ci interessano di piu’. Non lo so come la gente lo prenderà. penso sicuramente che l’album sia piu’ orecchiabile del vecchio mcd, sia un po’ per tutti gli amanti del thrash, ma anche dell’hard rock e del rock. In certe parti è pesantissimo, altre orecchiabilissimo. Purtroppo non dipende da noi, i media faranno una grande parte in questo. La pubblicità positiva o negativa che faranno influirà molto sul giudizio della gente anche perchè, per ora, non c’è possibilità all’estero di vederci dal vivo e quindi si va in base a cio’ che si sa del gruppo o in base alla recensione di un giornale. Quello che mi auguro è che queste recensioni vengano fatte fare da gente che ascolta thrash, o che ami quel genere, e che possa giudicare in base alle conoscenze che ha. Purtoppo tante volte un album thrash viene recensito da uno che ascolta per esempio  black. In quel momento è ovvio che la recensione non sarà buona. questo influirà sul lettore che a sua volta influirà su altre persone. spero anche il giudizio venga effettuato sul lavoro complessivo perchè fino ad ora i Merendine Atomiche son sempre andati avanti da soli ( come tante altre bands) e tutto cio’ che hanno ottenuto è stato per degli enormi sacrifici che ancora fanno e quindi venga giudicato in base a un lavoro globale e non solo di gusto. Questo è quello che mi auguro poi, se piacerà o meno vedremo e decideremo in base ai responsi (che fino ad ora sono tutti ottimi).
 
Cosa pensi della scena metal italiana attuale? C’è qualche gruppo che ti piace particolarmente?
 
Direi che questa per me è una domanda tabu’. Preferisco sempre evitarla. Ripeto quello che dico sempre. In Italia ci sono tantissimi gruppi bravissimi che avrebbero il diritto di avere palcoscenici piu’ grandi e possibilità in piu’ in vari generi. Purtroppo il sistema che appoggia cio’ non è di aiuto, molti tendono a essere molto internazionalisti e a snobbare i gruppi nazionali come peste. per quel che riguarda i gruppi a molti basta aver fatto un demo per sentirsi i padroni del mondo, ad altri invece, non riesce proprio di stare zitti e di inventare balle e bugie contro altri gruppi che NON conoscono (!!!) per invidia. Tutto questo clima che io trovo ridicolo e assurdo (c’è spazio per tutti!!)comporta che da soli ci “autodistruggiamo” e a far festa son sempre gli altri. Tutto cio’ danneggia moltissimo le bands che invece da anni si fanno il culo e che hanno dato la vita per la musica  (in Italia ce ne sono tante).
I gruppi che mi vengono in mente subito in Italia sono tre: i Contrasto. Sono friulani e nostri amici. da una vita suonano thrash metal e cantano in Italiano. Ovviamente sono ritenuti una cosa “inutile” perchè appunto usano la propria lingua per comunicare eppure a me il loro genere piace tantissimo. Gli SKW, penso sia da piu’ di un decennio che questi ragazzi suonano e girano l’Italia in lungo in largo e poi per esempio nel death gli Horrid che sono stati i primi italiani a registrare ai Sunlight studios prima di noi e via via altri…
 
Pensi che il Thrash possa un giorno ritornare ai fasti che lo hanno contraddistinto negli anni ’80?
 
Mah, di solito ogni cosa a distanza di molti anni torna. Sono vari cicli che nascono,  arrivano all’apice e poi si esauriscono fino a che qualcuno non li fa tornare in voga. Il thrash rappresenta un po’ gli anni ottanta e qualche dei novanta. rappresenta un’epoca ,quindi penso che cio’ tornerà quando ci sarà un revival di quegli anni. Attualmente io non credo che questo possa avvenire per molti motivi: in molti paesi si decise già  anni fa che questo genere era morto senza interpellare la gente; secondo perchè le bands storiche di quel periodo o sono “morte” o sono cambiate. Per fare qualche esempio i Metallica sappiamo tutti che vie hanno preso, i Megadeth non esistono piu’,i testament hanno avuto sempre grossissimi problemi, gli Anthrax ci sono ma sempre sotto tono come gli Slayer che pur essendo ancora degli “assassini” hanno modificato il loro sound. Quelli che sembravano essere gli eredi come i Machine Head si sono “sputtanati” con album assurdi, i Sepultura sono decaduti dopo la partenza di Max cavalera, insomma una situazione di collasso  generale di coloro che dovrebbero essere i baluardi della difesa del genere. mi sembra improbabil, quindi,  che le major investano su questo mondo nuovamente. Comunque, Quello che mi auguro è che se dovesse tornare questo modo di suonare  in voga,( e la gente a mio avviso lo apprezzerebbe) ci fosse spazio anche per bands emergenti valide.
 
Il finale è tutto x te, lascia ai nostri lettori il messaggio che vuoi!
 
Grazie prima di tutto a voi che mi avete dato la chance di parlare e di dire cio’ che pensiamo( visto che sfortunatamente so che in giro ci sono molte voci sui Merendine Atomiche). Per tutti i nostri fans invece direi che noi siamo qui per voi, la nostra voglia di comunicare energia, positività e gioia di vivere assieme alla musica è tanta! Ringrazio tutti quelli che ci supportano, che ci vengono a vedere ovunque, che sono venuti con noi in Svezia e addirittura in Belgio.  voi siete il vero Heavy Metal:  l’ amore per la musica, quella fatta di note, sensazioni, ricordi, momenti della vita, di condivisioni di sogni e speranze, di viaggi per vedere una band, di dormite in stazioni o in macchina, di risvegli atroci la mattina dopo  prima di tornare al lavoro o a scuola, rispetto, onestà e tutto quello che viene ancora…! Grazie ragazzi