Thrash

Metallica: Jason Newsted, ‘Sono stato il carburante della band dopo la morte di Cliff’

Di Simone Volponi - 9 Ottobre 2019 - 1:52
Metallica: Jason Newsted, ‘Sono stato il carburante della band dopo la morte di Cliff’

In una nuova intervista con la stazione radio della Florida WZZR ( Real Radio 94.3 ), Jason Newsted ha affermato che la sua entrata nei Metallica 33 anni fa ha permesso alla band di scalare nuove vette in carriera mentre i membri erano in lutto per la morte di Cliff Burton.
 

La stabilità della band per la quale mi piacerebbe prendermi un po’ di merito è stato un duro lavoro, ma quanto siamo riusciti a realizzare. Perché avevamo la giusta combinazione di persone al momento giusto e la giusta quantità di fan per cui suonare in giro per il mondo. Il duro lavoro svolto e le fondamenta e la stabilità che si è creata dopo una tale frattura a causa della scomparsa di Cliff… Non avrebbero dovuto fare più niente dopo quello che è successo. Ma hanno continuato ad andare avanti, e io dovevo entrare ed essere quella propulsione, essere il nuovo motore che ha aiutato questa band che era come un essere fratturato. Perché è una cosa che è più grande di tutti noi. Quindi negli anni che ho passato con la band si sono stabilizzati. Quindici anni dopo, è arrivata la stabilità, quindi ecco quello che sono stato in grado di fare. Ho sempre pensato questo. Ecco perché sono arrivati dove sono arrivati, a portare il metal nelle radio.

“C’erano altre band prima di noi. Se non ci fossero stati gli AC/DC e non ci fossero stati gli Iron Maiden, non saremmo stati in grado di fare tour come abbiamo fatto noi, non saremmo stati in grado di realizzare ciò che abbiamo fatto. Ma il fatto è che i Metallica hanno continuato a sventolare la bandiera. Sono passati 36 anni e possono ancora riempire qualsiasi stadio in qualsiasi paese. Puoi capire che Whitney Houston può farlo, o gli UB40, o qualcuno che fa quel tipo di musica. I neri, i verdi, i viola, tutte le persone che parlano tutte le lingue dell’universo vengono ancora da noi e imparano il loro inglese dalle nostre canzoni “.