Metallica: Lars Ulrich, il peggiore sbaglio della mia vita
Il batterista dei Metallica Lars Ulrich ha collaborato alla stesura di un articolo per il Newsweek magazine, una colonna intitolata “My Favorite Mistake” in cui ha raccontato di quella volta in cui non rispose a Quentin Tarantino, dopo aver letto la sceneggiatura che il famoso regista gli aveva spedito, per chiedergli un pezzo che avrebbe costituito la colonna sonora di “Kill Bill: Vol. 1”. Di seguito, un estratto dell’articolo.
“Pagina dopo pagina, mi sono reso conto che la la maggior parte di questo lavoro era scritto in una lingua al di fuori della mia sfera conoscitiva. Non avevo mai incontrato un tipo di narrativa simile, inserita, a mio avviso, in un tipo di cultura profondamente orientale riguardante arti marziali e leggende asiatiche. Non riuscivo a concentrarmi, la mia mentalità danese è più grossolana. Sostengo i suoi film, lo adoro come persona, ma alla fine delle 180 pagine, me ne stavo seduto là, in un certo senso perplesso, mi sentivo molto goffo perché non riuscivo a capirlo. Non ero in grado di apprezzare la sua genialità. Poi ho cominciato a pensarci in continuazione, ‘Fallo, fallo’, era il pensiero che mi martellava istintivamente, ma la mia mente era confusa. Prudente. Ho provato quel raro momento in cui non ero in grado di far partire il colpo.
Le settimane succesive la cosa è sfumata perché non mi sono fidato del mio istinto. Alla fine, non gli ho mai risposto. Probabilmente è stato il più grande errore che abbia mai fatto nella mia carriera creativa. Sicuramente ‘Kill Bill’ è venuto un film di gran lunga più geniale di quello che ci si aspettava, come lo sono stati anche i successivi film di Tarantino, che sono stati molto significativi nella mia vita durante gli anni 2000.”