Metallica: sulle orme dei Radiohead?
Fonte: lastampa.it
Queste le considerazioni rilasciate dal batterista dei Metallica, Lars Ulrich:
Lars Ulrich: “Il prossimo sarà l’ultimo album per la Warner, poi toccherà a Internet”.
Il sasso gettato nello stagno dai Radiohead continua a generare onde e ripercussioni. Soprattutto tra quelle band di caratura mondiale che sono al termine di un contratto discografico e devono decidere come affrontare il futuro della propria carriera. Per esempio, i Metallica.
In un’intervista concessa a Rolling Stone in occasione del Record Store Day (la giornata a favore dei negozi di dischi), il batterista e abituale portavoce della band Lars Ulrich ha dichiarato di seguire con molto interesse le iniziative online dei Radiohead e dei Nine Inch Nails. I Metallica si apprestano a pubblicare l’ultimo album del loro contratto con la Warner (prodotto da Rick Rubin). Poi, spiega Ulrich, cercheranno di trovare una formula di produzione e distribuzione che “consideri tutte le possibilità fornite da Internet”.
Nei manuali di storia della musica sul Web, i Metallica rimarranno sempre come la prima band che nel 2000 si scagliò pubblicamente contro Napster e contro gli utenti che scaricavano gratis le loro canzoni tramite il P2P. Da allora, i toni della band si sono molto immorbiditi. Come ha ricordato Ulrich a Rolling Stone, la band vanta un sito ufficiale su cui vende a meno di dieci dollari le registrazioni integrali di tutti i suoi concerti, a poche ore dalla fine di ogni spettacolo (si possono già prenotare in anticipo quelli del tour 2008, compresa la data del 22 luglio al Parco Nord di Bologna). Sullo stesso sito è disponibile anche una ventina di live in download gratuito.
Dopo la fine del contratto Warner, sono tante le possibilità che si apriranno per un gruppo famoso come i Metallica. Ulrich sembra però escludere una di quelle più in voga tra rockstar e popstar: il contratto a 360 gradi con Live Nation, che copre anche merchandising, concerti, promozione (strada recentemente seguita da Madonna, da Jay-Z e, parzialmente, dagli U2). “Non siamo mai arrivati a venderci fino a questo punto”, dice il batterista. “Vogliamo continuare a mantenere la maggiore libertà possibile”.