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Moonlight Comedy (Simone Fiorletta)

Di - 5 Ottobre 2003 - 21:33
Moonlight Comedy (Simone Fiorletta)

Eccoci qui con Simone Fiorletta, impegnato con il suo gruppo nel missaggio dell’album d’esordio The Life Inside. Scambieremo due chiacchiere con i Moonlight Comedy per capire qualcosa in più riguardo alla loro musica, finalmente supportata da un contratto discografico.

1. Di fronte all’imminente release del vostro primo full album, facciamo un piccolo salto indietro e torniamo al discorso con cui ci siamo lasciati l’ultima volta: mi riferisco ovviamente alla vostra ultima dimostrazione di forza Second Shadow, in che modo è stata accolta dal pubblico italiano? Siete rimasti soddisfatti?
 
…piu’ che soddisfatti. Non solo il promo ha riscosso un’eco enorme (certo superiore anche alle nostre piu’ rosee aspettative) ma ha significato per noi un passaggio cruciale. “Second Shadow” ha realizzato la nostra conversione a tendenze musicali sicuramente piu’ complete e meno intimiste rispetto al primo promo. Il lavoro, infatti, e’ stato progettato e successivamente indirizzato per esprimerci come mai avevamo fatto. Il risultato e’ stato un demo completo, almeno per quanto riguarda il mix ottimale tra tecnica, melodia e contenuti. Non dimentichiamo poi che proprio grazie a questo lavoro abbiamo trovato il contratto per il primo Album.
 
2. Alle porte del vostro prossimo The Life Inside, adesso in fase di missaggio, vorresti gentilmente delineare un confronto fra questo primo full lenght e le precedenti uscite promozionali distribuite pressochè ovunque. In poche parole: che novità porta con sò il vostro album debutto?
 
Le novita’ sono dovute innanzi tutto ai due anni trascorsi tra Second Shadow e l’Album debutto. Mi riferisco ovviamente alla maturazione che abbiamo fatto in questo lasso di tempo, perche’ se e’ vero che cinque delle dieci tracks dell’Album sono l’evoluzione di quelle contenute nel promo, e’ altrettanto vero che ci sono cinque pezzi integralmente nuovi sia dal punto di vista compositivo che contenutistico. Da evidenziare, poi, che abbiamo registrato con professionisti che c’hanno messo a disposizione esperienza e strumenti tecnici notevolissimi ed il risultato, te lo assicuro, è sbalorditivo. Un’ultima importante cosa e’ che il lavoro si è evoluto fino all’ultimo istante e non, come accaduto in passato, solo fino al momento di entrare in studio.

3. Parliamo della forma, dello stile e del contenuto. A conoscenza di un demo a metà strada fra il power e il progressive metal, quanto spazio avete concesso all’abilità tecnica questa volta? Se non ricordo male la vostra ultima registrazione non lasciava un attimo di tregua all’ascoltatore, immagino che in questa occasione abbiate avuto la possibilitˆ di presentare un più ampio ventaglio di sonorità o sbaglio?
 
Non sbagli assolutamente. Devo pero’ dire che non scegliamo appositamente parti musicali dove inserire maggiore tecnica piuttosto che maggiore melodia; il metodo compositivo e’ assolutamente spontaneo e ci facciamo spessissimo condurre dall’emozioni e dal corso che via via prendono le nostre canzoni al momento della composizione. E’ anche vero che ci sono pezzi nei quali abbiamo preferito concentrarci sul messaggio complessivo senza incorrere in eccessivi tecnicismi come ad esempio in “Hidden Truth”, o in “Medusa”, che sono certamente pezzi che potremmo definire piu’ diretti; o in momenti come in “Masters of your mask” dove è possibile trovare anche semplicemente voce e pianoforte come unici strumenti.

4. A proposito di contenuto, chi si è occupato delle liriche e di cosa trattano in particolare questa volta?
 
Da questo punto di vista i Moonlight Comedy sono sempre fedeli a se stessi. Infatti fin dal primo promo le liriche hanno avuto una spiccata predilezione nell’evidenziare messaggi esoterici e spesso paradossali. Questa volta si sono aggiunte anche prospettive legate ai singoli momenti della nostra vita e di come ci appare il mondo che ci circonda. Parlo al plurale in quanto, benche’ i testi siano sempre stati scritti dall’Actor I ( Emiliano Germani ), noi ci siamo sempre rispecchiati nelle immagini che creava a riprova di un’alchimia spesso magica. Un esempio può essere “Adam’s rib” dove si parla del dubbio che ognuno di noi puo’ provare quando s’innamora di una persona ma teme che si possa trattare di quella sbagliata e il proprio sentimento essere mal riposto. Non dirmi che non conosci almeno una decina persone che non abbiano mai avuto questa paura!?…

5. La musica. Come nasce un brano dei Moonlight Comedy e quali sono state sin dall’inizio le vostre maggiori ispirazioni musicali?

Ho gia’ risposto in parte a questa domanda quando ho detto che,quando componiamo, ci lasciamo trasportare dall’istinto, dall’orecchio e magari da un riff che nasce all’improvviso o che ti perseguita per dieci giorni frullandoti nella testa. Credo che questo sia il metodo seguito dal 99% dei gruppi. E’ chiaro che poi ognuno di noi ci mette del suo per trasformare l’idea in qualcosa di unico. Per quanto riguarda le nostre ispirazioni musicali e’ innegabile che il Prog anni ’70 e ’90 c’ha sicuramente influenzato molto ma ci teniamo a dire che le nostre song sono assolutamente riconducibili ad un nostro stile personale che da sempre ha voluto conciliare tecnica e cuore.

6. Mai come in questo periodo sembrano sbocciare a destra e sinistra gruppi italiani giovanissimi capaci di tenere testa alle più grandi rappresentazioni del metal mondiale. Ecco io vorrei sapere da te quali sono le più alte ambizioni dei Moonlight Comedy e se pensi che in Italia sia più o meno difficile raggiungere il successo almeno a livello europeo, senza finire necessariamente sulle reti commerciali.

Sacrosante parole le tue! E’ evidente infatti come nonostante il nostro paese gia’ da qualche anno esprima gruppi di altissimo livello, ottenere un margine
minimo di conoscibilita’ e successo resta un’utopia, soprattutto rispetto a quella che tu definisci rete commerciale. Da parte nostra siamo felicissimi di quello che stiamo facendo attraverso piccoli ma determinanti passi che ci hanno permesso di raggiungere un discreto appeal sulla scena italiana. Questo senza dimenticare le nostre prospettive e progetti a seguito della release dell’Album.

7. Avete dei concerti già in programma per presentare il vostro ultimo disco?

Stiamo vagliando con il nostro agente la soluzione ottimale, sia a livello di locale sia di situazione complessiva, dove e quando effettuare il lancio di “The Life Inside”. Per maggiori delucidazioni rinviamo al nostro sito (www.moonlightcomedy.it) dove, chi e’ interessato, potrà trovare tutte le informazioni a riguardo. Posso dire fin da ora che il concerto per il lancio non si terra’ prima dell’uscita del disco che si trova tutt’ora in fase di missaggio.

8. Siccome il paese è piccolo e la gente mormora, sono venuto a sapere che sei in procinto di pubblicare un disco da solista che hai chiamato Souls. Visto che non mi sfugge mai una virgola, ora sei costretto a darci qualche anticipazione.

Devo proprio?!…scherzo, anzi sono contento che tu me  l’abbia chiesto.
“Souls” e’ un lavoro che nasce dal profondo del mio cuore, soprattutto dopo aver conosciuto una persona per me tanto cara e importante. Tengo a sottolineare che ho tentato di suonare con tutto me stesso e non solo con le mie mani…voglio dire che ho voluto esprimere varie sensazioni suonando e non mi sono limitato ad eseguire puri esercizi di tecnica. D’altronde il significato di Souls e messaggio e’ espresso dal senso letterale del titolo…
 
 9. Vuoi salutare il caldo pubblico di Truemetal…

…un saluto sincero a tutti gli amanti del rock con  tutte le sue infinite sfaccettature e un’arrivederci in giro nei locali d’Italia…
Hi you all, metal guys!

Andrea’Onirica’Perdichizzi