MSG + Rain + Listeria report concerto.
MSG + RAIN + LISTERIA INDIAN’S SALOON BRESSO ( MI ) GIOVEDI’ 4 MARZO 2004
Report curato da Stefano Ricetti.
Bresso , vicinanze di Milano , classica serata invernale visto il clima , altrettanto classica coda in attesa che il locale destinato al concerto apra…. e noi metallari fuori a goderci l’umidita’ e il freddo pungente dell’hinterland meneghino. Ma , mi chiedo , perche’ il soundcheck degli headliner deve essere fatto alle 21,15 quando il locale dovrebbe aprire alle 21 ?. Boh !. Come al solito il rispetto del pubblico pagante e’ l’ultima cosa alla quale si faccia caso. Fa niente , alla fine si entra e fortunatamente poco dopo il primo gruppo in scaletta inizia a suonare. Si tratta dei Listeria che danno una prova convincente delle loro capacita’ e della loro attitudine e la risposta dei presenti mi pare adeguata. La loro proposta e’ un heavy metal di stampo classico con venature USA ben eseguito che fa sempre piacere poter vedere ed ascoltare. Il set ha attinto a piene mani al loro ultimo mini CD Again uscito l’anno scorso e forsi i picchi piu’ alti della loro performance si sono avuti in occasione della dinamica Rock is my DJ e della molto bene eseguita conclusiva cover di Ace of Spades degli immortali Motorhead. Il tempo di allestire il palco ed irrompono i Rain , combo bolognese in giro da piu’ di vent’anni che con autorita’ assoluta domina le assi del palco dell’Indian Saloon. La loro scaletta ovviamente e’ infarcita di pezzi dell’ultimo devastante album Headshaker piu’ qualche classico tra i classici del passato. L’attitudine dei Rain e’ quanto di piu’ spontaneo e veritiero un defender si possa aspettare : pochi fronzoli , heavy metal massiccio , immagine fottutamente denim and leather. La sequenza dei brani e’ la seguente :
– Energy
– Heavy Metal
– Headshaker
– Rocker Ram
– Blood Sport
– Fight for the Power
– Odyssey
– Only for the Rain Crew
– Born to Kill
L’energia profusa dai bolognesi e’ pero’ purtoppo mitigata da un suono non all’altezza della loro forza. Alla fine del concerto infatti Amos mi ha confessato che non hanno potuto beneficiare del soundcheck. Cose cha capitano a fare da supporter. Anche stavolta comunque i Rain mi sono piaciuti tantissimo e mi spiego una volta di piu’ del perche’ quando acquistai Headshaker non ne volle piu’ sapere di uscire dal mio lettore CD!
Sostengo ancora una volta di piu’ che questo disco fra qualche anno sara’ considerato un classico fra i classici dell’heavy metal tricolore !. Poco dopo la fine del loro concerto mr. Michael Schenker viene fatto passare fra la folla e guadagna il backstage insieme alla band ( Rev Jones, Wayne Findlay , Pete Holmes e Chris Logan ) che lo accompagna in questo tour. Dopo tanta attesa il biondo teutonico guitar hero , fatta eccezione la sua apparizione di qualche anno fa con gli Ufo , si rivede finalmente in Italia e alle ore 23.38 inizia il concerto. Si parte con Ready to Rock dal primo omonimo album e purtroppo si parte male. Per colpa di um mixing di serie B la voce del nuovo frontman Chris Logan non si sente !. Un vero peccato. E’ roba da non credere ma e’ cosi’ ; la scaletta comunque scivola via con pezzi storici degli Ufo come Mother Mary dall’album Force it che vedeva appunto Schenker all’ascia , segue poi Assault Attack dall’omonimo degli MSG e la bellissima Let it Roll tratta dall’album Phenomenon ( Ufo ).
Michael Shenker rimane nel suo metro quadrato di spazio alla sinistra del palco seviziando la sua inseparabile Gibson Flying V e per fortuna il suono un poco migliora solo per il fatto che la cassa spia del cantante viene orientata sull’audience dell’Indian Saloon. Chris Logan presenta poi il gruppo e attacca Fat City ( MSG Unforgiven ) mitico hard-rock time , poi e’ la volta di Light’s Out tratta da uno dei piu’ grandi album mai sfornati dagli Ufo e qui Mr. Michael sfoggia talento e una tecnica mostruosa. Siamo ormai a meta’ concerto ed il suono sembra migliorare , e’ tempo di Because I Can , song introspettiva dall’album Be aware the Scorpions. Finalmente poi gli MSG ci propongono dei pezzi dal recente loro lavoro Arachnophobia e ci godiamo Rock’n’Roll Believer-Arachonophobia e Fatal Strike.
Si torna quindi al primo MSG con il pezzo da paura Into The Arena dove Michael si supera con un fantastico solo raddoppiato da un altrettanto molto ben eseguito solo di basso e batteria. Da notare come il singer Chris Logan interpreti molto bene i pezzi storici della lunga carriera della band e il bassista Rev Jones non smetta un secondo che sia uno di fare headbanging !. La serata continua con la famosissima Only You Can Rock me ( Ufo – Obsession ) seguita dalla slow hard rock song On and On ( MSG 1 ) ed ancora Too Hot to Handle ( Ufo . Lights Out ) , classico mid tempo che fa cantare il pubblico. Attack of The Mad seguita da Armed and Ready fanno da preludio agli ultimi 2 pezzi al calor bianco del concerto ovvero Doctor Doctor e Rock Bottom ( Ufo – Phenomenon ) , autentiche gemme della leggenda dell’hard rock mondiale. Vuoi per il clima da concerto degli eighties , vuoi per la presenza di parecchi metallaroni over 40 , Michael Schenker alla fine non si e’ risparmiato autografando CD , stringendo mani e sorridendo a tutti presentando l’ultimissima loro fatica Acoustic Instrumental Album. Si torna a casa con la consapevolezza di aver assistito ad un ottimo concerto dove ancora una volta un ambiente appropriato come l’Indian’s Saloon ha restituito quel mood fra bands e metalheadz che troppo spesso per gruppi piu’ famosi si e’ ormai definitivamente perso… Alla prossima !
Cronaca di Stefano “StevenRich” Ricetti con la collaborazione dello “Schenkerologo” Ross Lynper