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Naglfar (Andreas Nilsson)

Di Alberto Fittarelli - 18 Marzo 2003 - 1:34
Naglfar (Andreas Nilsson)

 

Sono una realtà ormai affermata, eppure ci hanno fatto attendere molto tempo per sentire il loro terzo disco, opera che dovrebbe sancire una volta per tutte il loro successo: i Naglfar hanno molto davanti a sè, ed abbiamo chiesto al disponibilissimo chitarrista e fondatore della band Andreas Nilsson di chiarirci un po’ di cose su Sheol, la loro attività ed anche sui loro gruppi paralleli, ottenendo qualche succosa anticipazione…

Ciao Andreas: finalmente i Naglfar sono ritornati con un full-lenght album; la domanda è ovvia, come mai un intervallo così lungo dal precedente “Diabolical”, pubblicato nel ’98?

Beh, ci sono state diverse ragioni per questo ritardo. Per molto tempo abbiamo avuto seri problemi nel trovare un posto permanente per provare col gruppo; secondariamente abbiamo avuto un grosso stop quando Madmorgan (vecchio chitarrista della band, ndr) ha deciso di lasciarci, dato che ci volle parecchio tempo per poter trovare un altro chitarrista ed insegnargli il materiale. Ma bisogna contare anche il fatto che non abbiamo voluto fare le cose troppo in fretta: in ogni caso la line-up è ora stabile e non aspetterete altri 5 anni per il prossimo disco.

Bene, iniziamo ora a parlare del nuovo e bellissimo “Sheol”: che cosa avete voluto esprimere con queste 9 rabbiose canzoni?

“Sheol” è stato registrato in varie sessioni nel 2002 presso i Ballerina Audio e gli studi privati di Jens (il cantante, ndr); per l’esattezza abbiamo fatto tutta la musica ai Ballerina e poi abbiamo lavorato sugli arrangiamenti vocali agli studi di Jens. Le canzoni esprimono rabbia e caos abissale: chiaro e semplice.

Il vostro suono è ormai un trademark, con melodie incastonate su feroci strutture death/black: quali sono le vostre influenze, quando componete?

Credo che sia diverso per ogni membro della band: per quanto mi riguarda, io posso essere influenzato semplicemente da tutto quanto. Possono essere film, un libro, musica o un evento speciale che mi crei il mood adatto a comporre riffs. Sono molto dentro al genere horror, ultimamente, per cui aspettatevi qualche cosa di dannatamente orrorifico, per il futuro.

Dopo 2 demo ed un (grande) debut album come “Vittra” avete iniziato una progressione verso la pura aggressione in musica, abbandonando le influenze folk dei primi anni: puoi spiegarmi meglio il motivo di questo sviluppo?

Per essere del tutto onesto con te, noi abbiamo iniziato a comporre nuovi pezzi subito dopo l’uscita di “Vittra”, aventi lo stesso stile. Ma dopo un po’ ci siamo accorti che ci stavamo ripetendo. Ora, non c’è nulla di sbagliato nella cosa in sè, ma quando abbiamo iniziato ad annoiarci per quello che stavamo facendo abbiamo buttato via tutto ed iniziato a scrivere quello che sentivamo veramente di voler pubblicare, invece di quello che la gente si aspettava da noi. Abbiamo avuto bisogno di fare un album come “Diabolical” solo per la necessità di mantenere la passione per la musica.

Come lavorate in fase di songwriting? La “new entry” Vargher ha contibuito alla composizione dei nuovi pezzi?

Normalmente ci mettiamo comodi a casa e tiriamo fuori i riffs, dopodichè le canzoni vengono arrangiate in sala prove. Poi, quando abbiamo provato il materiale per unpo’ iniziamo a scrivere ed arrangiare anche i testi. Ci sono alcune eccezioni, come “Unleash Hell” o Black God Aftermath”, che sono state create da Kris (bassista, ndr) e Jens prima di essere presentate agli altri. Marcus ha davvero lavorato con la band: principalmente con i solos, ma anche con degli ottimi riffs. Le sue influenze musicali si adattano alla perfezione con i Naglfar e siamo quindi molto contenti di averlo come membro della band.

 

La più strana canzone (nonchè una delle migliori) su questo album è, secondo me, la quarta “Abysmal Descent”: circa 7 minuti di musica medio/lenta con particolari effetti di sfondo, una vera e propria discesa negli abissi! Come l’avete ideata?

Sono felice che ti piaccia: al momento è una delle mie preferite dell’album. Io e Kris eravamo a casa sua a discutere su che cosa avremmo potuto mettere insieme per creare un pezzo davvero “heavy” per i Naglfar, qualcosa che suonasse come se fosse venuta fuori direttamente dall’Inferno. Così iniziammo a tirar fuori riffs dagli strumenti e qualche settimana dopo che la musica fu preparata io scrissi i testi.

Volevo chiederti ora del titolo del disco: tutti sappiamo che “Sheol” significa “inferno” in ebraico, perchè la scelta di questa lingua? Personalmente credo che si adatti perfettamente al vostro concept musicale…

E’ stato Kris a venirsene fuori con questo titolo, per cui non credo di essere la persona più adatta a rispondere alla tua domanda. Ma lui voleva un titolo che si adattasse bene alle canzoni ed io credo che questo sia davvero appropriato.

 

 

Chi è l’autore dei testi? Puoi dirmi qualcosa riguardo a quello che dicono?

I testi sono principalmente scritti da me, Kris e Jens: si spazia tra soggetti come la misantropia, la punizione, visioni dell’Inferno ed il ritorno di tempi da tempo dimenticati.

La vostra situazione contrattuale è abbastanza confusa, almeno agli occhi dei fans: puoi spiegarmela meglio? Attualmente siete sotto New Hawen Records o Century Media?

Haha, siamo abbastanza confusi anche noi! Ma eravamo sotto New Hawen, e se non sbaglio loro hanno licenziato l’album alla Century Media; con la pubblicazione di “Sheol” abbiamo adempiuto agli obblighi contrattuali con la New Hawen, poi non so cosa succederà: staremo a vedere.

 

La scena metal svedese è probabilmente la migliore al mondo, attualmente: vi sentite parte di un gruppo di bands o siete slegati dagli altri? E quale credi che sia la ragione del fatto che la Svezia ha un così gran numero di bands originali?

Noi viviamo molto a Nord, per cui siamo abbastanza isolati dal resto della scena qui in Svezia: ci sentiamo e ci teniamo in contatto ogni tanto con queste bands. Non saprei davvero per quale motivo la qualità dei gruppi in questa nazione sia così alta, forse è per il fatto che abbiamo troppi inverni fottutamente lunghi e freddi, così ce ne restiamo in casa a provare coi nostri strumenti…

E’ davvero difficile vedervi in concerto, almeno qui in Italia: l’ultima volta fu anni fa come supporto per i Deicide, credo… abbiamo qualche possibilità di vedervi dalle nostre parti, nei prossimi mesi?

E’ vero, sfortunatamente non abbiamo avuto l’opportunità di visitare il tuo paese dal ’98. Non sono ancora stati fatti piani per un prossimo tour, sino a quando l’album non verrà pubblicato: ma speriamo di poter tornare da voi, dato che ho solo una buon ricordo della vostra nazione. Ottima gente ed ottimo locale.

 

Molti membri dei Naglfar sono coinvolti in side-projects (Dead Silent Slumber, Setherial, Havayoth, Ancient Wisdom, ecc…), mi sai dire qualcosa riguardo ai prossimi progetti di queste bands?

Io non li chiamerei side-projects, ma bands pienamente funzionanti. Marcus sta terminando il lavoro sul nuovo album degli Ancient Wisdom, “Cometh doom, cometh death” e sta lavorando anche sul possimo disco degli Havayoth, intitolato “A journey called dreams”. Non so se Jens stia facendo qualcosa di nuovo coi Dead Silent Slumber, dato che dice di volersi concentrare su un gruppo per volta; ma sarei sorpreso se non pubblicasse nulla di nuovo in un prossimo futuro: ho appena sentito una sua nuova composizione dal titolo “Digital decay”, anche se non sono sicuro che fosse per i DSS. Suonava davvero bene, in ogni caso. Per quanto riguarda invece i Setherial il loro nuovo album, “Endtime divine”, che spaccherà davvero, sarà pubblicato a Maggio di quest’anno, se non sbaglio.

Dovremo aspettare altri 5 anni per un nuovo album? 🙂 Quali sono i vostri prossimi progetti discografici?

Haha, no, sono abbastanza sicuro che non dovrete aspettare così tanto per qualcosa di nuovo. Al momento non c’è nessun progetto in questo senso, dato che stiamo aspettando i responsi di “Sheol”; c’è qualche contrattazione riguardo ad un DVD, ma niente è stato ancora confermato.

Grazie mille per la tua cortesia, un saluto per i nostri lettori!

Grazie a te per l’intervista! Coloro che sono interessati a noi devono comprare “Sheol” il 24 Marzo, data della sua uscita. Vi invitiamo inoltre a visitare il nostro sito ufficiale per maggiori informazioni: http://www.naglfar.net

Alberto “Hellbound” Fittarelli