Queensrÿche: Geoff Tate, non sono uno di quelli che guarda al passato
In una recente intervista rilasciata a PopStar.com, il cantante dei Queensrÿche Geoff Tate riflette riguardo all’abitudine della band di non considerare eccessivamente il proprio passato: “Non sono mai stato una di quelle persone che guarda si indietro, ripensando a dove sono stato. Infatti nessuno di noi lo fa nella band. Siamo tutti ossessionati e consumati da quello su cui stiamo lavorando in questo momento. Anche dopo aver finito un disco, dopo che lo abbiamo ascoltato almeno diecimila volte, non lo riascoltiamo di nuovo. E’ fatto, passiamo al prossimo progetto. La stessa cosa riguarda la mia voce, o quello che faccio. In pratica, faccio solamente quello che faccio (ride, ndr), senza pensarci troppo. E’ come scrivere una canzone. Non parti pensando ‘OK, scriverò una canzone, ma non posso fare questo passaggio perché dal vivo non saprei proporlo’; oppure ‘Come potrei mai affrontare questo passaggio in un’altra circostanza?’. Lo fai e basta. Scrivi quello che la tua immaginazione ha tirato fuori, capisci? La stessa cosa è per il canto; eseguo quello che i testi suscitano in me o le sensazioni attraverso cui mi guida la musica. Se è una canzone che suscita molte emozioni, mi spinge a inventare qualcosa che possa integrarla. Penso che, quando sei più giovane, parti e cerchi di metterti alla prova. Arrivi a una conclusione fuori luogo del tipo ‘OK, questo è quello che riesco a fare’. Più maturi e più inizi a pensare qualcosa del genere, “Di che cosa ha bisogno il brano?”. Penso che sia il punto dove sono arrivato in questo periodo, lo stato d’animo relatvo alla domanda ‘Di che cosa ha bisogno il brano? Che cosa richiedono i testi? Serve che io tiri fuori il massimo dalla mia estensione vocale? Forse non per questo specifico bran, magari per il prossimo’“.
Di seguito il video “Eyes Of A Stranger” ripreso durante la perfomance acustica dei Queensrÿche presso WIIL radio station a Kenosha, in Winsconsin: