Hard Rock

Intervista Reckless (A.T. Rooster e Mikki Mixx)

Di Stefano Ricetti - 19 Febbraio 2016 - 0:10
Intervista Reckless (A.T. Rooster e Mikki Mixx)

Cronaca della chiacchierata con A.T. Rooster e Mikki Mixx, rispettivamente basso/voce e batteria dei glamster vicentini Reckless, autori del recente Too Glam to Die, album che magicamente riporta ai fasti dell’Hard Rock colorato degli anni Ottanta.

Buona lettura.

Steven Rich      

 

RECKLESS TOO GLAM TO DIE

La copertina di TOO GLAM TO DIE

  

Cosa significa, per voi, il “Glam”?

A.T.Rooster: non mi sono mai soffermato a pensarci… ho sempre amato le band glam/hair anni ’80 e ne sono stato profondamente influenzato, tanto da metabolizzarne il look e le caratteristiche musicali. Non ci ho mai pensato, sono cresciuto così e sono diventato come erano i miei idoli in quegli anni, è stato solo un processo naturale eheheh 😀

Spiegate la nascita e l’origine dei Reckless.

A.T.Rooster: proprio l’amore per gli ‘80s, le sue sonorità, look, film, i colori… tutta la magia di quel decennio mi ha spinto a creare i Reckless ! Volevo tributare la Rock of Ages in un periodo storico in cui tutti sembravano essersene dimenticati… erano tutti depressi, serviva un’iniezione di adrenalina e allegria!!!

Da dove deriva la scelta del nome della band? E dei vostri “nomi di battaglia”?

Mikki Mixx: Per quanto riguarda mi riguarda non c’è un vero significato, mi sembrava cool, inoltre mi suonava meno minaccioso del mio vero nome!!!

A.T.Rooster: il nome della band rispecchia la mia visione della musica, non solo in senso letterale, ma volevo anche che desse quella sensazione di “già conosciuto”… l’aggettivo Reckless è stato usato da molte band in quegli anni. Lo stesso vale per i nostri nomi d’arte, erano d’obbligo per ricreare in tutto e per tutto una band 80s style!

Quali le principali influenze musicali?

A.T.Rooster: fondamentalmente rock/pop anni ’80, adoro tutti i generi di quel periodo… dai Motley Crue ai Duran Duran, dai Cinderella a Samantha Fox, dai Tigertailz ai Roxette… inutile citare tutti i mostri sacri del genere ! Io in particolare ho una propensione per tutte le band AOR! Adoro i ritornelli ultra orecchiabili !

Avete suonato a casa degli Hells Angels di Vicenza. Com’è nata l’opportunità? Che impressione vi ha fatto l’ambiente e la cultura MC?

Mikki Mixx: L’opportunità è nata penso come succede per molte altre band, ci hanno sentito suonare in giro, gli è piaciuto il nostro sound e ci hanno contattato tramite la nostra pagina Facebook. Diciamo che conoscevamo già l’ambiente MC avendo suonato precedentemente ad altri motoraduni ed avendo vari amici che fanno parte di club biker, quindi non è stata una sorpresa, da sempre sono affascinato dal mondo dei motori (anche se preferisco le auto veloci alle moto, però questo non ditelo ai ragazzi degli Hells Angels…hahahahahaha). A parte gli scherzi ci siamo trovati bene… quando c’è rock, motori e f**a… ehm, volevo dire birra, la serata non può che andare bene.

A.T.Rooster:  posso aggiungere che ogni volta che passiamo dal loro club per vedere qualche live siamo sempre accolti a braccia aperte! Sono dei grandi!!!

 

RECKLESS 1

 

 

Siete di Vicenza, città che ha dato i natali a personaggioni dell’HM italiano quali Tony “Mad” Fontò, Mirko Galliazzo, Alex Mantiero, Dario Vicariotto… siete in contatto con loro? Conoscete le musica e le gesta di White Skull, X-Hero e Menace?

Mikki Mixx: Certo che li conosco, soprattutto Alex Mantiero e Tony Mad a cui facevo da roadie anni fa, gran gruppo, ha fatto la storia del metal non solo a livello vicentino ma a livello nazionale,ho passato delle gran belle serate in compagnia dei Teschi Bianchi e colgo l’occasione per salutare, so che Alex ci segue ancora dall’uscita del primo disco. Discorso simile è per Dario “minaccia” Vicariotto che vediamo spesso ai nostri concerti e sappiamo essere nostro fan (io ci ho pure suonato assieme anni fa…) diciamo che a differenza dei White Skull che sono riusciti a diventare una band di riferimento per il metal italiano, i Menace a mio parere sono stati uno di quei gruppi “promessa”, come tante altre band che infuocavano i palchi del veneto ma che alla fine non ce l’hanno fatta ad emergere… peccato… le carte in regola le avevano. Per quanto riguarda Mirko Galiazzo e gli X-Hero non li conosco personalmente, ne ho sempre sentito molto parlare, le loro gesta le ho lette nel bellissimo libro di Gianni Della Cioppa “Italian Metal Legion”.

A.T.Rooster:  incontro spesso  Dario Vicariotto, viene a vederci suonare quando può, lo considero un gran musicista e una gran persona! E’ uno di quelli “veri” e con lui parlo sempre molto volentieri! Conosco anche Tony, Mirko e Alex ma li vedo in rare occasioni ormai. Li stimo molto perché con le loro band hanno dimostrato che la scena italiana può sfornare dischi realmente competitivi.

Qual è l’obiettivo, musicalmente parlando, dei Reckless?

Mikki Mixx: L’obiettivo è di mettere a ferro e fuoco il più alto numero di palchi e fare arrivare la nostra musica a più persone possibili e magari vendere un bel po’ di cd…hahahahahahahaha.

A.T.Rooster:  Voglio portare il Verbo e convertire i miscredenti !!! (qualcuno ha detto Stryper ?!? ehehe).

E’ quantomeno singolare che una band come la vostra, dall’età media bassa, sia così felicemente ispirata da band radicate negli anni Ottanta…

A.T.Rooster:  Si effettivamente la nostra giovane età potrebbe far pensare ad influenze molto diverse, ma noi siamo degli illuminati e quando provi gli ‘80s non puoi più farne a meno! I riff  e i ritornelli più fichi sono stati partoriti in quegli anni, sarebbe stupido ispirarsi ad altro!

Mikki Mixx: Per quel che mi riguarda io ho vissuto di striscio gli anni ’80 (quindi non sono poi così giovane hahahahahahaha) però ho solo che bei ricordi quel decennio, bella musica, bei film, belle auto, bei videogames, bei vestiti, giravano soldi, la gente stava bene, lavorava, si divertiva, non aveva paura dell’aids, non aveva paura di chi era diverso, si respirava un’aria diversa, erano anni speciali. Andavo al supermercato con mia madre e in radio passavano Rod Steward, i Police,gli ABBA, Tina Turner, e non quella merda che ti propinano le radio adesso, andavi a casa e MTV passava Guns, Iron, Metallica, Ugly Kid Joe…etc… Altro che l’MTV di oggi! Andavi a comprare da vestire e ti prendevi le Reebook Pump o le Nike Flight o le Converse All Star e non le scarpe da cassamortaro che mettono gli Ypster di oggi… in poche parole adoro quasi tutto degli anni 80, quindi quale motivo migliore per non provare a riproporre le sensazioni che ho provato io in quegli anni, la voglia di portare un pezzetto di anni 80 attraverso la mia band negli anni 2000?

La vostra definizione dei pezzi componenti Too Glam to Die:

1.Too Glam To Die = un inno, una mazzata per chi pensava che il glam fosse morto.

2.What I Need = hard rock puro + Dany Rockett alla cattedra.

3.Wild Sensation = nel caso ci fosse bisogno di ribadire chi sono i portatori sani di Rock’n’Roll.

4.Thrill Of The Night =ritmica pulsante + riffoni ottantiani per definire la nightlife targata Reckless.

5. Kiss This! = glam allo stato puro, dedicata a chi ci vorrebbe piegare alle regole di questa società malata.

6. Drivin’ With My Old Car =rock’n’roll strafottente, per gli amanti delle 8 cilindri.

7.Tears Of Glory = la vita è un ring e tutti noi dovremmo imparare da Rocky per arrivare alla vittoria.

8.Heartwrecker = ignoranza messa in musica.

9. I Was Born To Make You Dream =come ogni rocker che si rispetti, ecco il nostro lato romantico…

10.We’re Born To Fight = …e questo è il nostro lato buzzurro e aggressivo !

11. Shout = quando amore e sesso si fondono…!

 

RECKLESS 2

 

 

Come è nato il vostro approccio con Buil2kill Records?

Mikki Mixx: Ne avevo già sentito parlare bene da alcune band sotto di loro, poi a casa avevo qualche loro lavoro, ci siamo un po’ informati abbiamo visto come lavoravano e gli abbiamo scritto una e-mail mandandogli dei pezzi promo… e da li è scoccato l’amore!!! Hahahahahahahaha.

Com’è la situazione HM a Vicenza e dintorni? Locali, concerti, metallari, supporto, etc etc

Mikki Mixx: E’ sempre peggio, il problema maggiore è che non c’è ricambio generazionale, quelli che erano dei giovani metallers diventano via via più vecchi (non me ne vogliate…hahahahahaha) ed escono sempre meno, però ai giovani pare non importargli più di tanto della musica suonata…e non solo di quella… e quindi se ne vedono sempre meno ai concerti, se ne stanno a casa davanti ai loro c***o di computer e telefoni, quindi i locali si vedono in difficoltà e o se la passano male o chiudono o cambiano registro musicale…quindi la situazione non è delle più rosee. Per fortuna abbiamo una grossa schiera di defenders che nonostante l’età, il lavoro, la famiglia e mille altri scazzi tiene duro e supporta i concerti… se non ci fossero loro la scena underground morirebbe.

Ci sono band che hanno un look tutto colori, eyeliner e lustrini che puzza palesemente di atteggiamento e altre che viceversa pare che l’abbiano direttamente cucito sulla pelle per tutta la vita… 

A.T.Rooster: l’hai detto tu, come sempre in ogni situazione ci sono quelli “veri” e i pagliacci… ma credo che sia facile identificarli! Sicuramente il live per una band è un banco di prova dal quale riesci subito a capire di che pasta sono fatti i musicisti! E non è solo una questione di look, ho molti amici che non portano i capelli cotonati (alcuni non portano neppure i capelli!) e magari usano un abbigliamento un po’ più sobrio del mio, ma hanno attitudine da vendere!!!

Dei grandi della scena Glam degli anni Ottanta quali ritieni siano i più influenti ispiratori dei Reckless?

A.T.Rooster: Una menzione particolare va ai Cinderella, Tom Keifer è il mio mentore, un grandissimo musicista al quale io mi ispiro molto!

 

RECKLESS 3

 

 

Hard’N’Heavy italiano, di ieri di oggi e di domani: vostri pensieri e parole a riguardo

A.T.Rooster: dei gruppi italiani passati purtroppo posso dirti poco, la maggior parte di loro li sto conoscendo tramite le attuali reunion… quando ero ragazzino non esisteva internet ed era già difficile sapere quando e dove suonavano le band più famose straniere! In periodi più recenti (ma neanche troppo a ripensarci) seguivo Crackhouse, Bastet, Naughty Wishper… grandi ragazzi !!! Anche con le band attuali abbiamo un ottimo rapporto di amicizia e di supporto! Per dire alcuni nomi importanti: Speed Stroke, Superhorrorfuck, 17 Crash, Rock’n’Roll Pusher, Cream Pie… mi auguro che queste siano anche le band di domani !!!

Avete contatti con gli altri gruppi della zona e più in generale con quelli del Veneto?

A.T.Rooster: certo! Cerchiamo sempre di supportare il più possibile! Questa cosa è fondamentale per la sopravvivenza dell’ underground musicale… ed è ampiamente dimostrato che le band che se la tirano (in genere quelle scarsamente dotate, o composte da pagliacci) nascono e muoiono in tempi brevissimi!

A.T.: quali le band hard’N’heavy italiane del passato che più ricordi volentieri?

Sono stato influenzato da band tipo i La Roxx o i Dhamm! Grandi poi i Danger Zone, che mi fanno impazzire! Il loro “Line of Fire” è uno dei più bei dischi che abbia ascoltato! Ottimi i Crying Steel (con cui abbiamo anche diviso il palco), musica superba e tanta passione sul palco, e poi sono delle persone fantastiche!

Prossimi vostri concerti?  

A.T.Rooster: 20 febbraio al Luca’s Bar in apertura ad Alberto Camerini, 26 febbraio al Midian di Cremona, 23 Aprile dagli Hells Angels a Vicenza con le Phoenix, il 21 maggio all’Alchemica a Bologna con gli Speed Stroke e le Phoenix !

Cosa pensate della stampa specializzata italiana su carta? E su Web?

A.T.Rooster: su carta ormai non seguo più nulla… nel web ci sono diversi siti specializzati che seguo! Hanno il pregio di poter essere letti anche nei brevi momenti di pausa da qualsiasi terminale e sono super aggiornati. Non posso cmq che provare un po’ di malinconia dei tempi in cui si andava in edicola a comprare la rivista con il tuo idolo in copertina!

Onestamente, che valutazione date al vostro cammino musicale, sinora? Rimpianti? Delusioni? Quali invece le massime soddisfazioni raggiunte?

A.T.Rooster: considerando che la mia idea iniziale era quella di mettere in piedi una cover band direi che posso ritenermi soddisfatto! Di delusioni o rimpianti non me ne viene in mente nessuno… sono sempre stato con i piedi per terra, non mi sono mai aspettato nulla in particolare e quindi tutto quello che abbiamo fatto è quindi motivo di vanto! Penso che la soddisfazione maggiore comunque l’ho avuta ascoltando la versione finale di “Too Glam To Die”… l’aver creato un disco che fa pensare ai mostri sacri del genere mi riempie di soddisfazione! Sicuramente ricevere richieste live da parte di tanti locali mi fa molto piacere, come è stato grande aprire live per band straniere senza mai aver dovuto pagare (prassi oramai ampiamente e tristemente diffusa…).

Mosse future in casa Reckless?

A.T.Rooster: mi piacerebbe girare almeno un altro videoclip… e in testa mi stanno già nascendo nuove idee per brani nuovi… vedremo !!!

Spazio a disposizione per chiudere come volete l’intervista.

A.T.Rooster: ti ringrazio per lo spazio e per il supporto che ci stai dando, per noi è molto importante! Voglio anche ringraziare (non lo si fa mai abbastanza) i nostri fans che ci seguono ai live e che ci supportano in ogni maniera!!!

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti