Report di metà anno: Aor – Heavy – Hard Rock – Prog – Power
Per la terza volta vi proponiamo un riassunto delle uscite più degne di nota recensite sul nostro portale. A voi quel che il 2004, in questa sua prima metà, ha lasciato maggiormente il segno sulle pagine di Truemetal.
Aggiornamento del 19.07 – aggiunti Empty Tremor, Feinstein e Tiles
Heavy Metal
Distant Thunder Welcome To The End
Massacre – Heavy (2004)
James Rivera è tornato con la sua nuova creatura per calcare le orme degli Helstar e riportare in auge il grande metal a stelle e strisce. Un disco potentissimo, devanstante e dedicato agli amanti del metal. La sua voce è sempre la stessa, la violenza dei riff è rimasta inalterata, insomma tutto funziona in questo platter, spero che non ve lo lascerete scappare.
Eugenio Giordano
Elixir The Idol
Hellion – Heavy (2004)
Il ritorno delle leggende britanniche della NWOBHM è un disco maturo e lontano dai trend attuali. Gli Elixir puntano con coraggio verso sonorità classiche ribadendo la loro capacità compositiva e il loro amore sconsiderato per il vero metal. Chi li ha conosciuti negli anni d’oro non rimarrà deluso, chi ancora non li conosce può finalmente colmare la lacuna.
Eugenio Giordano
Feinstein Third Wish
SPV / Magic Circe / Audioglobe – Heavy ()
Di nuovo in pista David Feinstein, chitarrista attivo già negli anni ’70, con un album Metal potente e dalle forti tinte anni ’80, davvero una splendida e piacevole sorpresa.
Matteo Lavazza
Force Of Evil Force Of Evil
Escapi New Media – Heavy (2004)
Irrompe sulle scene musicali la band che racchiude il nucleo degli storici Mercyful Fate, ad eccezzione di King Diamond. Tre quarti d’ora di Heavy Metal tiratissimo con numerosi richiami alla scuola classica, comprendenti riff assassini e assoli funambolici (accompagnati da buon cantato), che non si possono non avere quando alle chitarre hai Michael Denner e Hank Shermann. Consigliato in quanto davvero un ottimo esordio.
Riccardo Mezzera
Haggard Eppur Si Muove
Drakkar Records – Heavy (2004)
Incentrato interamente sulla “vita, opere e miracoli” di Galileo Galilei, i tedeschi Haggard ed i loro 18 componenti + guests si inabissano su coordinate di stampo medievale e tra musica classica combinata sapientemente con l’Heavy Metal spaziando tra flauti traversi, violoncelli, arpe celtiche, pifferi, flauti, viole, timpani ci regalano un’emozionante viaggio sonoro che lascerà a bocca aperta ogni ascoltatore… A parer mio, la meraviglia dell’anno…
Gaetano “Knightrider” Loffredo
Heimdall Hard As Iron
Scarlet – Heavy (2004)
I romani Heimdall sono cinque cavalieri del metal, il loro nuovo disco non è semplicemente bello, di più. I nostri hanno assimilato la lezione dei recenti Jag Panzer e hanno concretizzato una track list perfetta, giocata su pezzi oscuri e coinvolgenti fin dal primo ascolto. Dopo aver dato tanto al nostro metal è giunta l’ora di raccogliere i frutti di tanti sacrifici.
Eugenio Giordano
Jorn Out To Every Nation
AFM Records / Audioglobe – Heavy (2004)
Sonorità più pesanti e oscure per l’instacabile furetto norvegese che torna al suo progetto solista con questo terzo album, prendendo le distanze dall’Hard Rock melodico. Gran gusto negli arrangiamenti e nella eccezionale abilità esecutiva di Jorn e soci, ma composizione mai intensa come in Worldchanger, né in grado di fornire highlight che resteranno indelebili nella memoria dell’ascoltatore.
Mauro Gelsomini
Malediction Esclave Du Vice
Nothing To Say – Heavy (2004)
Secondo integerrimo colosso di metallo pesante per i francesi Malediction che sono riusciti a confezionare un disco stellare, irrinunciabile per ogni amante del suono classico. Pezzi veloci, infuocati e dal forte sapore epico vengono porposti con la giusta attitudine e un sound granitico, il cantato in francese si abbina perfettamente alle atmosfere del gruppo impreziosendone la proposta sonora.
Eugenio Giordano
Motorhead Inferno
Spv – Heavy (2004)
I Motorhead sono tornati! Più heavy del solito, “storici” nel riaffermare la loro primazia nel suonare un Heavy – Rock grezzo, ruvido e quanto mai “fuori moda” (nel senso più positivo del termine) rispetto ai trend odierni in campo “Hard”. Tornano con il loro Inferno, titolo assegnato a questa nuova fatica targata Lemmy e soci, per deliziare l’ascoltatore con 12 songs tanto adrenaliniche e potenti da far impallidire le nuove leve.
Filippo Benedetto
Nasty Savage Psycho Psycho
Metal Blade – Heavy (2004)
Rieccoli dopo lunghi anni di oblio, gli statunitensi Nasty Savage hanno sancito la nascita del movimento Power Thrash negli anni ottanta e ora sono nuovamente sulla scena con un disco monolitico, indistruttibile e dedicato a chi ancora è legato a un concetto semplice di metallo pesante. Se cercate riff assassini, ritornelli coinvolgenti e sano divertimento qui andate sul sicuro.
Eugenio Giordano
New Eden Stagnant Progession
Hellion – Heavy (2004)
Immensi eredi del sound intrigante e complesso dei primi Steel Prophet i New Eden sono tornati con un disco potentissimo e classicamente orientato verso sublimi strutture sonore. Loro sono il volto tecnico dello U.S. Metal e credo che ogni amante del metal americano non potrà sopportare la mancanza di un disco come questo. Per tutti i cultori di metal americano.
Eugenio Giordano
Nocturnal Rites New World Messiah
Century Media – Heavy (2004)
Gli alfieri del metal classico scandinavo sono tornati con un platter intelligente figlio di una evoluzione credibile che non ha minato l’attitudine metal del gruppo. Brani eleganti e potantissimi da sparare in faccia al pubblico senza troppi complimenti, amati o odiati comunque i Nocturnal Rites si sono ripresi prepotentemente il loro scettro e non hanno fatto complimenti.
Eugenio Giordano
Rival State Of Mind
Metal Blade – Heavy (2004)
Dopo un disco di debutto che ha mandato in estasi le fila della vecchia guardia in mezzo mondo i Rival sono tornati con un cd assassino e rovente. Heavy Metal per metallari e nulla fuori da questo, chitarre pesantissime, una sezione ritmica devastante unita a linee vocali al vetriolo. Se ancora non li avete conosciuti potete gettarvi tra le braccia dei Rival a corpo morto.
Eugenio Giordano
Reapers Metalness
Reapers Music – Heavy (2004)
Dal nostro paese sono arrivati i nuovi alfieri della NWOBHM, una vera rivelazione! Non potevo crederci quando l’ho ascoltato per la prima volta, ma ormai devo ammettere che questi ragazzi hanno nel sangue il metal vero, e lo suonano in maniera ineccepibile. Credo che i detrattori della scena italiana in questo caso dovranno ricacciarsi in gola ogni possibile critica.
Eugenio Giordano
Reflection Odysseia
Secret Port Records – Heavy (2004)
La migliore Heavy Metal band greca degli ultimi anni è stornata sulle scene forte di un concept album sull’Odissea di Omero. I Reflection sono autori di un metal epico dalle tinte drammatiche che affonda le sue radici nel suono classico dei ManowaR, dei Cirith Ungol, dei Manilla Road. Se siete dei metallari fedeli non potete perdervi un disco di questa portata.
Eugenio Giordano
Tad Morose Modus Vivendi
Century Media – Heavy (2004)
I maestri dell’Heavy Metal oscuro svedese hanno scritto un nuovo capitolo della loro carriera ventennale. I Tad Morose sounano Heavy Metal in maniera potantissima ma i loro pezzi si tingono spesso di un alone malinconico generando un sound splendido e personale, una vera fusione di stili che non conosce trend e logiche di mercato. Si sono impegnati per anni, è ora di supportarli.
Eugenio Giordano
Trinakrius Inquisantism
Autoprodotto – Heavy / Doom (2004)
I misconosciuti palermitani Trinakrius si sono rivelati la migliore band emergente che fino ad ora mi sia passata per le mani in questo 2004. Autori di un Ep letteralmente straordinario, i Trinakrius si fanno così portabandiera di prim’ordine di tutta la scena Doom/Heavy metal nostrana. Essi si pongono, grazie a questo Ep, immediatamente ai vertici Doom classico in Italia, diventandone non solo pedina fondamentale, ma, a parer mio, anche la miglior band per capacità tecnica, innovazione, originalità ed epicità che la musica dei palermitani riesce ad esprimere.
L’Ep Inquisantism, grazie anche alla sua versione in italiano, entra di diritto, e dalla porta principale, nella storia dell’metallo nostrano (e non solo) attestandosi ad essere uno dei più bei Ep che abbia mai ascoltato, nel corso di lunghi anni, partoriti nella nostra Nazione.
Epicità, potenza, passione: Trinakrius, già culto.
Vincenzo Ferrara
Tygers Of Pan Tang Noises From The Cat House
Communique Records – Heavy (2004)
La storica band NWOBHM torna di nuovo “in pista” con un altro lavoro intitolato Noises From The Cat House. Quest’album, distribuito dalla Communique Records ed uscito ufficialmente a fine febbraio di quest’anno, regala all’ascoltatore un Heavy Metal potente (a tratti sconfinante nel Thrash), oscuro (con frequenti riferimenti ad un certo Doom), a tratti melodico ma trascinante e in alcuni episodi ispirato ad un buon Hard Rock.
Filippo Benedetto
W.A.S.P. The Neon God: Part 1 – The Rise
Noise Records / Edel – Heavy (2004)
La band più sfrontata e spettacolare del panorama Glam / Metal conferma la sua crescita dal punto di vista lirico e si distacca dalle polemiche che ne avevano fatto grande il nome, a partire proprio dall’acronimo, con questo concept ambizioso e di dimensioni magnifiche, che sarà completamente valutabile solo in occasione dell’uscita della seconda parte, ma le premesse, e forse qualcosa di più, ci sono tutte e fanno sperare per un altro capolavoro firmato W.A.S.P..
Mauro Gelsomini
Wolf Evil Star
Metal Massacre Records – Heavy (2004)
Gli svedesi Wolf sono una promettente metal band con all’attivo tre albums. L’ultimo di questi, EvilStar, segna per il combo svedese un evidente salto di qualità. Quest’ultimo platter conferma e consolida la fama del gruppo presentando un Heavy Metal molto debitore nei confronti della cosiddetta NWOBHM (in particolare potremmo citare gli Iron Maiden) con in più qualche riferimento ai cliché tipici dello Speed Metal.
Filippo Benedetto
Hard Rock – AOR
Allman Brothers Band One Way Out
Sanctuary – Hard Rock (2004)
Torna l’Allman Brothers Band. Alfieri di un rock fortemente innervato di blues e infaticabili sostenitori della grinta che questa miscela può produrre. Torna nella dimensione che più è loro congeniale: quella live. Il doppio cd di recente uscita, One Way Out, rappresenta fedelmente quello che è stato ed è ancora oggi questo straordinario gruppo.
Filippo Benedetto
Over The Edge Over The Edge, Featuring Mickey Thomas
Frontiers Records – Aor (2004)
Torna per la Frontiers Records la voce dei Jefferson Starship, Mickey Thomas, con una nuova release. L’album si intitola semplicemente Over The Edge, Featuring Mickey Thomas e propone un Melodic Rock pregevolmente eseguito da una schiera di musicisti di rinomata fama internazionale.
Filippo Benedetto
Satriani, Vai, Malmsteen Rockin’ In The Free World / Live In Denver
Epic – Hard Rock (2004)
Un trio fenomenale, un’esibizione disponibile in Cd e in Dvd per poter gustare un live incredibile dove tre “guitar heroes” danno in pasto al pubblico alcune delle loro migliori songs. Esecuzioni impeccabili, culminanti in una jam finale da brivido.
Filippo Benedetto
Scorpions Unbreakable
Bmg – Hard Rock (2004)
Il ritorno dello Scorpione più famoso del rock questa volta non è una banfa. Musica potente e una produzione moderna per un ritorno di sonorità decisamente più consone, alla band, rispetto alle ultime, melense produzioni. Forse non sarà il capolavoro, e certo è un album che va capito e ascoltato un po’, perchè più si ascolta e più piace.
Riccardo Mezzera
Street Talk Destination
Frontiers Records – Aor (2004)
Gli svedesi Street Talk sono un gruppo dedito ad un Hard Rock melodico con forti venature Aor formatosi nel 1994 dal tastierista, singer e produttore Fredrik Berg (il quale è anche il principale compositore del gruppo). Destination è una raccolta delle migliori songs tratte dagli albums del combo consigliata a quegli appassionati di un Hard Rock ricercato con forti accenti Aor.
Filippo Benedetto
Thin Lizzy Live At Rockpalast DVD
WDR Fersten – Hard Rock (2004)
La musica dei Thin Lizzy è trascinante, vivace, pregevolmente eseguita da ognuno dei musicisti che si sono avvicendati alla corte di Mr Lynott. Avere poi la possibilità di vedere questo meraviglioso gruppo all’opera “on stage” è davvero emozionante. Il Dvd Thin Lizzy At Rockpalast riprende in pieno l’energia del combo capitanato dal ricciuto Phil Lynott in una performance di grande livello da non lasciarsi scappare.
Filippo Benedetto
Uriah Heep The Ultimate Anthology DVD
Ragnarock Ltd – Hard Rock (2004)
Finalmente esce in Dvd, per la prima volta in un unico prodotto, una raccolta delle esibizioni live degli Uriah Heep. Questo prodotto videografico è intitolato semplicemente Uriah Heep: The Ultimate Anthology. Come è facile intuire dal titolo di questo Dvd, qui sono raccolte alcune delle migliori songs del combo, eseguite live nel corso degli ultimi anni. Acquistare Uriah Heep: The Ultimate Anthology è un dovere imprescindibile per ogni buon rocker.
Filippo Benedetto
Yesterday And Today Unearthed Vol.1
Dream Catcher / Self – Hard Rock (2004)
Si tratta di una raccolta di ben diciassette inediti per Dave Meniketti & Co., composti principalmente durante le session di “Contagious”, “Ten” e “Black Tiger”, e coprenti l’intero periodo 1974-2003, per festeggiare il trentennale della fondazione. Se questi sono outsider, molte band dovrebbero appendere gli strumenti al chiodo ancor prima di iniziare.
Mauro Gelsomini
Voodoo Hill Wild Seed Of Mother Earth
Frontiers Records – Hard Rock (2004)
Dario Mollo giunge al secondo volume del suo progetto Voodoo Hill, concentrandovi le idee di maggiore aggressività, da un lato, e suoni piuttosto moderni, dall’altro. La qualità è garantita dalla voce del rock, al secolo Mr. Glenn Hughes, cangiante e vellutata, ruggente e nera come solo essa sa essere.
Un disco composto da un Italiano che merita l’attenzione di tutti gli hard / melodic rocker, i quali fin troppo spesso spingono i loro gusti al di fuori del bel paese.
Mauro Gelsomini
Wicked Sensation Exceptional
MTM Music – Hard Rock (2004)
Disco che sicuramente rappresenta una ventata fresca nel panorama Hard Rock del nuovo millennio. I tedeschi la puntano su un gran mix fra dinamismo e melodia, che dà ottimi risultati. Le canzoni sono discretamente originali e molto trascinanti, complice anche una elettronica usata ottimamente. Uno dei migliori dischi Hard Rock dell’anno per quanto riguarda le band “non di nome”.
Riccardo Mezzera
Prog Rock – Prog Metal
Empty Tremor The Alien Inside
Frontiers Records – Prog Metal(2004)
Disco che sigilla il definitivo successo del gruppo. La proposta italiana supera ogni aspettativa con un lavoro maturo e complesso, testimonianza che la tecnica sia condizione necessaria ma non sufficiente per la buona riuscita di un disco progressive metal. Le maiuscole prestazioni live e il notevole estro compositivo fanno di questa formazione una delle future promesse progressive a livello mondiale, giù il cappello di fronte alla rivelazione tricolore!
Andrea Perdichizzi
Magnitude Nine Decoding The soul
Inside Out – Prog Metal (2004)
Terzo capolavoro assoluto per i Magnitude Nine, una band da scoprire e da ammirare ascolto dopo ascolto. Strutture fluide e melodie vocali semplicemente splendide vi condurranno tra atmosfere cambievoli dal grande valore tecnico. E’ tempo di riservare a questi ragazzi le attenzioni e la stima che meritano. Se sapete chi sono stati i Fates Warning non potete rimanere delusi dai Magnitude Nine.
Eugenio Giordano
Saga All Areas – Live in Bonn 2002 DVD
SPV / Steamhammer – Prog Rock (2004)
Il Dvd immortala lo show tenutosi a Bonn in occasione del venticinquesimo anniversario della band. Il sound a metà strada tra il prog rock dei Rush del periodo Aor e i Magnum più progressivi giustifica gli oltre sette milioni di dischi venduti. Un Dvd consigliabile a chiunque adori le band sopra citate e non si è mai imbattuto nei Saga.
Mauro Gelsomini
Tiles Window Dressing
InsideOut – Prog Rock (2004)
La lunga attesa è valsa ad offrirci un nuovo entusiasmante capolavoro dal sapore fresco e costantemente al passo con i tempi. La band di Detroit si conferma abile custode della tradizione progressiva con un sound potente ed aggressivo, impeccabile nell’esecuzione ed originale nella parte compositiva. Solo quattro insieme ad un live registrato in Europa, ma ogni album di questo gruppo merita la sua presenza nella vostra collezione. La quantità al servizio della qualità.
Andrea Perdichizzi
Power Metal
Aina Days Of Rising Doom
Transmission Records – Power (2004)
In un periodo dove le metal opera vanno ormai di moda, Sascha Paeth (Rhapsody, Kamelot, Angra, Edguy) raduna una all-star di componenti, crea e produce una stupenda colonna sonora che spazia dal più ficcante Power Metal al più melodioso Hard Rock. 70 minuti di adrenalina pura.
Gaetano “Knightrider” Loffredo
Edguy Hellfire Club
Nuclear Blast / Audioglobe – Power (2004)
La sesta fatica studio degli Edguy, (se si conta anche Savage Poetry del 1995), rappresenta l’ulteriore passo in avanti della band teutonica ormai divenuta una realtà indiscutibile del panorama Power europeo. Hellfire Club accontenterà tutti o quasi i fans del genere con canzoni potenti alternate con lenti, pezzi allegri ed altri più sofisticati e lunghi. Un cd estremamente valido con pochi passaggi a vuoto che colpisce subito e che, cosa importante, non svanisce nel tempo.
Paolo “FIVIC” Beretta e Gaetano “Knightrider” Loffredo
Vision Divine Stream Of Consciousness
Scarlet Records – Power (2004)
Olaf Thorsen, ex leader dei Labyrinth e padre fondatore dei Vision Divine, dopo l’abbandono del vocalist Fabio Lione non si è perduto d’animo e, tirato fuori dal cilindro l’incredibile Michele Luppi, ritorna alla grande con un cd pieno zeppo di classici che non perderanno il loro valore col tempo… E’ giunto il momento per Olaf di raccogliere quanto seminato in passato! Stream Of Conosciousness è indubitabilmente il massimo che il Power italiano può offrire in questo momento (aspettando i Rhapsody naturalmente).
Gaetano “Knightrider” Loffredo