Report live show Domine + Arkadia 09/04/04
ARKADIA + DOMINE
MOTION ZINGONIA ( BG ) VENERDI’ 9 APRILE 2004-04-13
Report a cura di Stefano Ricetti
Fuori dal locale piove a dirotto , qualche manipolo di defender , incurante dell’acqua , bivacca all’esterno del Motion. Poi finalmente verso le 22 si aprono i cancelli e silenziosamente i metallari affluiscono all’interno dell’edificio sede del concerto. L’affluenza , tendendo conto che siamo nelle piene vacanze di Pasqua e che quindi parecchia gente si e’ spostata da casa , e’ sicuramente buona e la cosa mi fa particolarmente piacere perche’ il pacchetto della serata vale pienamente i soldi del biglietto. Tra gli osanna dei presenti , verso le 22 e 30 aprono i bergamaschi Arkadia che giocano in casa e si vede. Buona presenza sul palco del combo italiano accompagnata dalla giusta dose di autoironia che aiuta ad acquistare le simpatie delle persone che non li avevano mai visti come il sottoscritto. Il loro repertorio con il cantato in italiano non stona affatto anche se secondo me il picco della loro esibizione si e’ raggiunto con il “medley” di pezzi di Iron Maiden , Manowar , Skid Row , Europe e Ozzy Osbourne dove , logicamente , conoscendo il pubblico tutti i pezzi proposti a menadito la risposta dell’audience e’ stata pari a quella riservata poco dopo agli headliner Domine.
Il tempo di riassettare il palco e tra l’attesa febbrile degli astanti , dopo il consueto intro strumentale ecco iniziare il concerto dei toscani Domine , alfieri senza macchia e senza paura di un epic/classic granitico. A questo punto pero’ devo fare una precisazione doverosa : essendomi guadagnato un posto in prima fila con tanto di balaustra ad altezza busto , ed essendo convenuto per godermi appieno il concerto , comunque la scaletta dei pezzi suonati risulta corretta. Nonostante questo lo scopo di questa cronaca e’ quello di testimoniare l’essenza del concerto e non soffermarmi su tecnicismi vari anche perche’ , e ben lo sapete , se si sta in prima fila si viene coinvolti in maniera totale e la lucidita’ lascia un po’ a desiderare. I nostri aprono con Battle Gods dall’ultimo devastante Emperor of the Black Runes ed e’ delirio assoluto….. Con la consueta maestria Morby domina da vecchio marpione le assi del Motion e fa partire la successiva , bellissima ( per me uno dei migliori pezzi mai scritti dai Domine ) The Hurricane Master , ovvero l’archetipo di come vada scritto un pezzo di Heavy Metal quando in casa si ha un’ugola da fuoriclasse come quella del singer sopramenzionato.
Il concerto fra il tripudio dei presenti scorre via veloce e la band propone The Ride of the Valkiries , The Aquilonia Suite , True Believer , Dawn of a New Day , Icarus Ascending , Arioch the Chaos Star , Dragonlord. La qualita’ del suono rende giustizia alla band e l’equilibrio degli strumenti mi e’ sembrato all’altezza. Soprattutto il sapiente lavoro di Riccardino Iacono alle tastiere e’ molto piu’ in evidenza che in passato anche grazie alla maggiore ariosita’ dei pezzi dell’ultimo album che permettono appunto un suo piu’ incisivo apporto. Di Enrico Paoli che dire …. e’ il solito macina riff schiacciasassi che da appassionato di heavy metal qual’e’ crede ciecamente in quello che fa e queste cose il pubblico le percepisce. La sezione ritmica di Riccardo Paoli e del bombardiere Stefano Bonini e’ sempre all’altezza della situazione e il bello del combo toscano e’ che si divertono veramente sul palco senza metterla giu’ dura in nessuna occasione. I cori “Domine , Domine” oppure “Morby , Morby” fra un pezzo e l’altro si sprecano e si arriva al pezzo piu’ atteso della serata : l’inno Defenders !. Quando il gruppo propone questa autentica mazzata dal vivo mi viene in mente il paragone con Wheels of Steel dei Saxon , non una mera canzone , ma una specie di sacrificio umano che il gruppo deve espletare per soddisfare i bisogni metallici di un’audience in tranche. L’urlo di Morby nel finale fa ormai parte dell’iconografia metallica italiana dell’ultimo decennio , senza ombra di dubbio alcuno !. Il concerto si chiude poi degnamente con Thunderstorm , altro classico imprescindibile del combo italico. Mentre la band guadagna l’uscita , a mo’ di Crown and The Ring dei Manowar in sottofondo parte la piacevolissima The Forest of Light , pezzo d’atmosfera tratto dall’ultimo album. Da rimarcare , a riprova della disponibilita’ e dell’umilta’ che li contraddistingue , che dopo l’esibizione tutti i 5 componenti della band non si sono risparmiati nell’incontrare i fan concedendosi a semplici strette di mano , semplici chiacchierate , autografi e foto. Ritengo personalmente che questo contatto diretto con i metalheadz li abbia portati a quello che oggi rappresentano ovvero una delle punte di diamante del metallo tricolore di livello internazionale , stimati per la coerenza e l’attitudine da chi consuma metallo dalla mattina alla sera. Ancora una volta tutti i chilometri percorsi per vederli on stage ne sono valsi la pena , un’altra importante tacca nella storia dei concerti visti…….
Grazie per l’attenzione.
Stefano “StevenRich” Ricetti
Tracklist Domine :
Intro
Battle Gods ( of the Universe )
The Hurricane Master
The Ride of the Valkyries
The Aquilonia Suite
True Believer
Dawn of a New Day
Icarus Ascending
Arioch , The Chaos Star
Dragonlord
Defenders
Thunderstorm