Report: Timo Kotipelto e The Clairvoyants live a Brescia
Report a cura di Alberto “prince_of_the_sky” Viale.
Serata veramente interessante quella che si è svolta venerdì 7 maggio al Buddha Cafè di Orzinuovi (BS). In occasione dei festeggiamenti per il 400° numero di Metal Shock e dei 15 anni di Flash si è potuta ascoltare della buona musica sfornata dall’eccellente tribute-band Iron Maiden “The Clairvoyants” con la partecipazione dell’ex vocalist degli Stratovarius Timo Kotipelto.
Avevo la curiosità di ascoltare il biondo finlandese alle prese con i classici degli Iron Maiden e soprattutto di scoprire la sua abilità nel cimentarsi in passaggi e linee vocali diverse dalle sue.
La serata si apre alle 23.30 circa con la line-up originale dei Clairvoyants ed è subito metallo esplosivo con l’opener Wildest Dreams. I cinque ragazzi nostrani inanellano una serie di grandi successi della mitica band britannica uno dietro all’altro: dalla granitica The Wicked Man alla magistralmente interpretata Children of the Damned, fino a concludere con il poker finale: Fear of the Dark, Halloweed be thy name, The Number of the Beast e Iron Maiden.
Momento di pausa ed ecco che tutte le premesse fan sì che il pubblico inizi ad invocare Timo Kotipelto, pronto a fare la sua entrata in scena… Il riff iniziale non lascia dubbi. Il buon Timo si esibirà subito con uno dei brani più difficili dei Maiden: Aces High. Eccolo lanciarsi sul palco ed è subito tripudio da parte del pubblico presente nel locale. L’esecuzione canora è veramente impegnata, a volte non molto precisa, ma d’altronde la timbrica più heavy e leggermente più “sporca” di Bruce Dickinson aiuta maggiormente a destreggiarsi in quelle tonalità così impossibili.
La seconda canzone proposta è Flight of Icarus, molto ben interpretata che non lascia spazio a perplessità. Si prosegue con la militaresca The Trooper e il glaciale Kotipelto tira fuori tutta la sua potenza, incattivendo la sua ugola cristallina. E’ l’ora poi di Wasted Years, in cui si alterna al microfono con Gabriele dei Clairvoyants e i risultati sono veramente buoni. Sempre in coppia è cantata Run to the Hills, forse la più riuscita di tutte, una rappresentazione da brividi…
Dopo questa, uscita di scena per tre minuti e si ricomincia la serata, ma questa volta non si cantano più gli Iron Maiden… è il momento di Reasons, il singolo del suo ultimo album solista. Un mid-tempo ottantiano con un bel chorus di facile presa. Si prosegue con una bella sorpresa… Timo afferra il microfono:”Non volevo cantare questa canzone perché è… di una certa band, ma me l’hanno chiesto e loro sono miei amici…” Arpeggio di chitarra ed accompagnamento col flauto da parte della bella Maddalena (alle tastiere anche in altri brani) ed ecco Forever, la ballad simbolo degli ormai purtoppo decadenti Stratovarius… Accendini all’aria e tutti a lasciarsi dondolare sulla melodia avvolgente. Si chiude la serata con un classico Maiden: Running Free. Timo e Gabriele in coppia esaltano il pubblico sempre partecipe allo show.
Per concludere: è stata una bella serata, impreziosita dalla presenza di Kotipelto, che a mio parere non ha sfigurato nell’interpretare le note scritte per Dickinson. Onore e gloria ai Clairvoyants capaci di “recitare” i mostri sacri britannici alla perfezione (quanto assomiglia a Bruce la voce del cantante Gabriele e quanto è bravo il chitarrista Ivan!) ed all’organizzatore della serata Fulvio Trinca, ringraziato anche da Kotipelto on the stage.
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Setlist:
- Widest Dreams
- The Wicked Man
- Wrathchild
- The Evil that Men Do
- Children of the Damned
- The Prisoner
- 22 Acacia Avenue
- Revelations
- Fear of the Dark
- Halloweed be thy Name
- The Number of the Beast
- Iron Maiden
Con Kotipelto:
- Aces High
- Flight of Icarus
- The Trooper
- Wasted Years
- Run to the Hills
- Reasons
- Forever
- Running Free