Saxon: TrueMetal all’anteprima mondiale di Lionheart

Di - 12 Agosto 2004 - 11:37
Saxon: TrueMetal all’anteprima mondiale di Lionheart

In concomitanza con la loro esibizione da headliner, i Saxon scelgono Wacken per presentare agli addetti ai lavori, in anteprima mondiale, alcuni pezzi del loro nuovo album Lionheart, in uscita su SPV il 20 di settembre.

C’è molta curiosità nella sala stampa del festival tedesco per il continuo di una band storica che da Killing Ground pare vivere, in studio e soprattutto sul palco, una seconda giovinezza.

La prima traccia che Doug Scarratt e Biff Byford presentano è proprio l’opener dell’album, Witchfinder General. Si tratta di un pezzo dinamico e veloce, che può ricordare i Judas Priest a cavallo degli anni novanta. I riff sono veloci ma nella tradizione Saxon, mentre ciò che sorprende è la linea ritmica aggressiva e martellante come non mai, forte di un basso corposo e molti segmenti di doppio-pedale. Anche il ritornello è piuttosto aggressivo rispetto ai canoni della band inglese. Dopo una simile ‘sorpesa’ è ovvio che il quesito che tutti si pongono (e pongono) è quanto questa venatura speed abbia a che fare con l’ingresso in formazione di Jörg Michael (ex Stratovarius). Biff risponde “La scelta di inserire parti di doppio pedale non dipende dal nostro nuovo batterista. Jörg è da sempre un grande fan dei Saxon e del loro classico sound, certamente ha portato potenza e nuova energia, ma i cambiamenti stilistici non hanno a che fare con lui da lui ma dipendono da tutta la band.”

Detto questo si passa all’ascolto della title-track. Lionheart è più lenta e più legata al classico sound dei Saxon, presenta un break con cori profondi sostenuti da parti di tastiera in sottofondo. La strofa è formata da un arpeggio lievemente distorto mentre il refrain poggia su un classicissimo riff heavy. Sicuramente un ottimo episodio.

Terzo ed ultimo pezzo scelto per questa anteprima è Beyond The Grave, che Biff annuncia come prossimo video e singolo apripista. Fin dalle prime note (anche questa volta un arpeggio di chitarra) rimango spiazzato. La voce del frontman è priva della solita irruenza e anche i suoni, pur non trattandosi di una ballad, sono per certi versi notevolmente addolciti. La distorsione della chitarra mi pare lontana dalle coordinate stilistiche dei Saxon, e il riff ha un sapore troppo ‘nuovo’ per quello che ti aspetti e a cui ti hanno abituato da Byford e scoi. Alcune linee vocali mi sembrano notevolmente effettate, e cresce la sensazione di una forte venatura ‘commerciale’ del pezzo; cosa che spero di poter escludere in futuro.

 

Ovviamente le mie considerazioni sui pezzi vengono da appunti presi durante un unico ascolto, quindi si tratta soltanto di prime impressioni. L’idea è che gli elementi per un buon lavoro non manchino, certo Lionheart non sarà un nuovo Denim & Leather, ma le basi per un disco di qualità mi pare ci siano tutte. I tre brani che ho avuto modo di sentire sono molto diversi tra loro. Witchfinder General ha dato prova di grande vitalità, mentre Lionheart ha la forza dei tratti somatici più classici della band. Resta soltanto qualche dubbio su Beyond the Grave, sperando, se le mie impressioni si riveleranno giuste, che si tratti soltanto di un caso isolato in tutto il platter.

Ora non resta che attendere l’uscita del disco…

La conferenza stampa dura ancora qualche minuto, tempo in cui i Saxon rispondono alle ultime domande sul nuovo lavoro e non, in modo assolutamente disponibile, spesso brevemente, il più delle volte scherzando con i presenti.

 

Avete usato qualche artifizio insolito per la registrazione di Lionheart?

No. Solo abbiamo registrato alcune parti, come la batteria, in analogico; ed altre, come le chitarre, in digitale.

Biff dove hai trovato l’ispirazione per Lionheart?

Mi sono seduto in una stanza ed ho aspettato che arrivasse (tutti ridono). La trovo ovunque, in giro, in qualsiasi posto. Non è successo nulla di particolare.

Riguardo al titolo dell’album. Si tratta di un concept?

No, non è un copncept, le liriche spaziano molto. Non vi dirò di più dovrete aspettare l’album, ma sono convinto che in Lionheart ci siano i testi migliori della storia dei Saxon.

Cosa è cambiato per i Saxon e intorno ai Saxon rispetto ad una volta?

Ci pagano di più (tutti ridono). Tra gli anni ‘80 e ’90 c’è stata una rivoluzione nelle bands americane che ha portato agli anni 90. In ogni caso lo spirito è uguale ed è più forte di qualsiasi cosa e di qualsiasi cambiamento. Prendete per esempio i vari festival…

Cosa pensi del metal estremo. Pensi ci siano punti in comune con la musica di band come i Saxon?

Penso di sì. La musica può attraversare diversi stili. Lo potete vedere per esempio in un festival come Wacken, i ragazzi vanno pazzi per band molto diverse.

Biff quale età vorresti visitare?

(ride) Mi piacerebbe quella di Jimi Hendrix… oppure qualcosa alla Austin Powers (tutti ridono)

Quali sono i lati positivi e negativi di un festival come Wacken?

Lati positivi sicuramente il divertimento. Rivedi gente, senti bands suonare… di negativo la pioggia e la difficoltà nel fare le setlist non avendo tutto il tempo che vuoi a disposizione.

 

 

Alessandro ‘Zac’ Zaccarini