Sebastian Bach: “le band anni Ottanta avevano il proprio suono unico e identificabile”
Intervistato dal VJ di MTV Alan Hunter, l’ex-cantante degli Skid Row, Sebastian Bach, ha parlato del suoi molteplici gusti musicali e della ricerca sonora e della propria identità delle band anni Ottanta.
Mi piace gran parte della musica, veramente. Se parli della musica degli Ottanta o dei Settanta, cioé prima dell’avvento dei Pro Tools e della tecnologia in generale, ci dovevamo impegnare per fare in modo che venisse fuori un certo tipo di suono. Le melodie dei vari ABC o Duran Duran erano incredibili e hanno superato la prova del tempo. Non potevi caricare la musica su un cellulare e modificarla. Fare copia e incolla significava prendere davvero forbici e colla. Ed è per questo che quella musica era fatta per durare nel tempo. […] Alla gente piace parlare dell’immagine [stereotipata, ndr] degli ’80s, ma dovevi avere il tuo stile, non potevi essere come chiunque altro. Quando sono entrato negli Skid Row, Bon Jovi ci prese sotto la sua ala protettiva e mi disse: “Sebastian, a volte canti come Vince Neil, a volte come Ronnie James Dio, altre come Rob Halford. Devi trovare il tuo sound il prima possibile”. Quando qualcuno ti dice una cosa del genere, apriti cielo, ma è così che funzionava allora. Infatti Bon Jovi non suona come me, Tom Keifer o Bret Michaels. Ciascuno aveva il proprio stile. E così ogni chitarrista, ogni batterista. Tutti avevano la propria personalità. Mentre oggi le cose vanno molto diversamente…