Steve Vai 16/07/2007 Roma Rock Festival
Ad distanza di un anno esatto, Steve Vai torna ad esibirsi nella città di Roma. La volta precedente come ‘spalla’ (notare bene le virgolette) dei figli di Frank Zappa in ‘Zappa plays Zappa’, questa volta con un superbo show ispirato al suo recentissimo lavoro ‘Sound Theories’.
L’ultima data italiana del Tour è aperta da Zack Wiesinger, ragazzo folle che ha proposto un mini show solista con brani rock-blues e sigle di serie tv, apprezzato dal pubblico ma non dal sottoscritto. Inoltre ha fatto sfoggio di uno strumento il ‘saxophone honks’ con il quale ha poi partecipato ad alcuni brani del concerto del chitarrista diabolico.
Gli altri componenti della band sono:
Dave Weiner: chitarra ritmica, nonché più anziano collaboratore di Steve presente sul palco. Ha partecipato, tra gli altri, alla realizzazione del doppio CD Alive In An Ultra World (2001).
Jeremy Colson alla batteria e percussioni, già presente dall’album Real Illusions: Reflections.
Bryan Beller: Basso.
Ann Marie Calhoun: Violino acustico, tastiera.
Alex DePue: Violino elettrico e tastiera. Essendo la sera del suo compleanno Steve gli ha improvvisato un ‘happy birthday’.
Ovviamente per riproporre tutto il lavoro di ‘Sound Theories’ sarebbe stata necessaria una intera orchestra, quindi ci si è dovuti accontentare di qualche elemento in meno, ed il risultato che ne è venuto fuori è stato semplicemente… meraviglioso.
Tra la miriade di cose che abbiamo maggiormente apprezzato, è stato il perfetto equilibrio, nell’economia dello spettacolo, tra i momenti di tecnica pura, intervalli comici, e spazi di pura emozione; non è mancato nulla, un mix veramente ben riuscito che ha fatto tenere sempre alta l’attenzione.
Eccellente l’apporto e l’abilità dei due violinisti, la bravissima e bellissima Ann Marie Calhoun e Alex DePue, protagonisti di stupendi duetti con Vai; la prima in un mix di gioia e sensualità con parti ispirate a musica classica, il secondo spettacolare nei fraseggi in velocità con il mago di Carle Place: decisamente la rivelazione della serata.
Probabilmente chi ha pagato lo scotto di questa impostazione sono stati Weiner e Beller, i quali, pur autori di una prova precisa e puntuale non sono riusciti a dare un contributo che rimanesse impresso nella memoria. In particolare Beller, che ha fatto un ottimo lavoro ma forse un po’ privo di personalità, nonostante si sia prodigato anche in un buon assolo. Nella norma anche il lavoro svolto dalla tastiere, suonate per lo più da DePue.
Nella scaletta, sia per avere delle pause strategiche per rifiatare, sia per far esprimere e mostrare al pubblico tutte le doti dei suoi colleghi, Steve ha riservato dei momenti di assolo per ciascun componente della band. Dave Weienr ha così avuto la possibilità quindi di proporre un suo brano, devo dire piacevole, che è stato un pò minato da qualche problema tecnico.
Le prime note di ‘Now we run’ hanno aperto la performance. Steve è salito sul palco indossando un soprabito lungo quasi in stile Matrix (con il caldo che faceva si sarebbe dovuto squagliare dopo 10 minuti, per fortuna c’erano i ventilatori che, oltre a fargli l’effeto phone sui capelli, gli garantivano una temperatura ottimale). Soprabito che si è levato nei brani successivi, e ha usato per mimare la fustigazione su un tecnico che cercava di cambiargli la chitarra. Sul palco ha fatto sfoggio anche di una discreta abilità da ballerino degno quasi di James Brown, che non a caso ha citato. Dopo aver salutato il pubblico e presentato la band, Vai mostra che gli anni passati con Zappa hanno avuto il loro effetto, chiede un momento di silenzio per fargli leggere i versi del brano successivo, che dice essere una lirica molto profonda e commovente… il brano è “Firewall “(i versi sono pressappoco questi: boomscicaboomscicatacatum….. scusate la pessima traduzione).
Altro momento di grande mix di ilarità e abilità è stato nella parte acustica del concerto (“All about Eve”, “Angel food”) dove il tatuatissimo Jeremy Colons ha sfoggiato un kit di percussioni portatili dotato di luci fluorescenti e con tanto di teschio davanti. La prova del batterista è stata perfetta per quanto riguarda vivacità, velocità e potenza, meno efficace per quanto riguarda lo stile.
C’è da dire però che l’energia della sessione ritmica e l’apporto degli archi, ha conferito alla maggior parte dei brani un aspetto nuovissimo di gioia e sensualità, il tutto unito alla mostruosa classe di Vai. Steve non ha mancato di sfoggiare le sue abilità e doti di maestria tipiche dei guitar heroes senza mai esagerare, lo show aveva una sua struttura ben delineata atta creare un determinato tipo di atmosfera e non certo improntata a essere un semplice compendio di abilità tecniche. Difficile scegliere il momento più alto della serata probabilmente la versione di ‘Wishpering a prayer’,semplicemente da standing ovation, ma non di meno ‘Liberty’ e la chiusura finale con ‘For The name of God’. Il doppio assolo chitarra violino di “The Cryng Machine” è stato da brividi. Tutti i pezzi hanno avuto una durata maggiore e in alcuni casi ci sono stati dei momenti di pura improvvisazione. Credo che qualche bootleg o filmato su internet possa dare un idea di ciò che è avvenuto.
Note negative della serata sono state: l’amplificazione, specie nella parte acustica non è stata delle migliori, la voce di Steve non proprio impeccabile, la mancanza di scenografie adeguate.
Aspetti che pare non abbiano deluso i numerosi spettatori (direi alcune migliaia) che per oltre due ore e mezza di concerto hanno partecipato vivamente e attivamente a una delle migliori esibizioni del 2007. Finale con un buon manipolo di fan ad aspettare il sospirato autografo (noi purtroppo dopo un po’ abbiamo dovuto mollare). Chi non è riuscito a prendere l’autografo avrà modo di rifarsi presto, Steve ha promesso di tornare presto, speriamo vivamente che non scherzasse.
Questa la scaletta:
Now we run
Oooo
Building the church
Tender surrender
Presentazione della Band
Firewall
The crying machine
Canzone di Dave Weiner
I’m becoming
Die to live
Freak show excess
Solo dei Violini
Set acustico con Jeremy
All about Eve
Angel food
Solo batteria
The audience is listening
The murder
Juice
Whispering a prayer
Taurus bulba
BIS
Liberty
Answers
For the love of God
Cristian Della Polla