Tales from the Minstrel’s Hall:nuova rubrica folk/celtica/medievale di Truemetal
Come da oggetto, “Tales from the Minstrel’s Hall” à una nuova rubrica offerta da Truemetal della quale mi occuperò a cadenza più o meno mensile. C’è la necessita di aggiornare l’utenza su un mondo che a volte è parallelo ai generi trattati sulla nostra web-zine ma spesso tangente, perché è diventato sempre più di moda mescolare metal e folk, metal e musica classica, metal e musica celtica, metal e musica medievale, metal e tutto quello che volete.
Ciò che avrete modo di scoprire attraverso questa rubrica è soltanto una piccola parte di questo “mondo”, se volete saperne di più vi rimando a un sito affiliato, per così dire amico, www.minstrelhall.it, che fornisce testi e spunti dell’articolo che state per leggere. Buona Lettura e buon viaggio.
Servizio a cura di Gaetano Loffredo
Questo mese, nonostante ci siano succulente novità sotto la voce “Musica Celtica”, ci occuperemo di un gruppo che ha esordito con un disco fuori dall’ordinario, un capolavoro mistico, un binomio tutto italiano messo sotto contratto dalla Equilibrium Music, etichetta portoghese che licenzia prodotti di altissima qualità: stiamo parlando degli Hexperos. Andiamo a conoscerli.
Hexperos è il progetto ambient-gotico neoclassico della soprano Alessandra Santovito, ex Gothica, e di Francesco Forgiane (double bass, chitarra, tastiere), aiutati da Francesca Romana di Nicola (arpe) e dei violinisti Domenico Mancini e Alessandro Pensa.
La fragranza del loro esordio, The Garden Of The Hesperides, si mischia con le tematiche notturne, basta pensare alla rievocazione delle Esperidi, le ninfe della notte che, secondo le teorie più accreditate, hanno il compito di custodire il prezioso albero i cui frutti sono mele dorate, dono di Gea per le nozze di Era e Zeus.
Ritratti, quadri, raffigurazioni… noi li vediamo così: l’arte figurativa, astratta, che va a mescolarsi con quella dei suoni. Gli Hexperos hanno prodotto un album gravido di atmosfere celestiali, dove ogni brano ha una caratteristica unica e inscindibile (un suono, una melodia, un testo) che lo differenzia da tutti gli altri.
Vi invito ad ascoltare alcuni brani di The Garden Of The Hesperides per farvi un’idea più precisa: si tratta di Hexperos, The Warm Whisper Of The Wind, Ave Maria e Ritual.
E ora passiamo ai portoghesi Dwelling, altro gruppo alla corte della Equilibrium Music che propone un genere che si distacca sensibilmente dall’ambient degli Hexperos e che si sviluppa attraverso il Fado, una forma di musica popolare (manifestatasi tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo) diventata in breve tempo il genere predominante in Portogallo.
Ainda è Noite è un disco sensuale, strettamente relazionato alla vita notturna, per questo romantico e altresì misterioso, basato sull’incontro passionale di chitarre classiche, acustiche e violini con l’ugola di un’attenta Catarina Raposo, l’espressione vocale adatta alle movenze del principio neoclassico dei Dwelling. Facciamo un piccolo passo indietro: Moments è il mini-debutto, e la prima pubblicazione della promettente Equilibrium Music. L’etichetta da alle stampe il full length Humana, produzione che mischia al menzionato Fado alcuni elementi del Jazz e della musica contemporanea; Ainda E’ Noite è il fiore che sboccia dopo un accuratissimo processo di senescenza.
L’unica eccezione alla regola acustica dei Dwelling è il basso a otto corde, perfettamente inserito nel contesto, ma è una chitarra a dodici la protagonista indiscussa, quella di Nuno Roberto, a conferma di un apporto tecnico di altissima qualità. Senza dimenticare la prestazione di Moritz Branco su chitarra classica.
A proposito di Nuno Roberto, vi riporto uno stralcio dell’intervista esclusiva che potrete leggere integralmente qui.
Ciao Nuno, vuoi spiegare ai nostri lettori cos’è il Fado e quali sono le sue origini?
Credo di essere uno specialista del Fado e vorrei introdurtelo brevemente. Ci sono molte teorie circa la nascita del Fado, ma nessuno sa veramente e con certezza quando è nato. Qualcuno parla di un’evoluzione della musica medievale provenzale, influenzata dalle composizioni arabiche, e che sia “cresciuto” in Portogallo. Altri vogliono il Fado come una evoluzione del Lundum, una musica brasiliana importata in Portogallo dai pescatori o dagli studenti nel diciannovesimo secolo.
Ora ti dico ciò che penso io: il Fado è la miglior forma musicale che possa caratterizzare la popolazione portoghese, perché noi siamo melanconici per natura, e credo sia il tipo di musica che cattura in pieno questo stato d’animo. Se è di tuo gradimento e di tuo interesse, puoi cercare lo spirito del Fado nei lavori di Mariza, Mìsia, Camanè, Ana Moura… e questi sono soltanto alcuni buoni esempi: ce ne sono degli altri.
E dove avete tratto ispirazione in questo caso? Parlo di musica ma anche di testi ma conoscendovi… suppongo Lisbona…
Lisbona è gran parte di Ainda è Noite, è vero. Volevamo che il disco fosse femmineo, così abbiamo creato questo personaggio che vedi in copertina e le abbiamo dato un ego basato sulle difficoltà della vita tipo l’abbandono, la solitudine, il dispiacere, la disperazione. L’abbiamo immaginata come una prostituta nei vicoli di Lisbona, o una donna ubriaca in un bar malfamato. E’ stata una grande ricerca nei sobborghi di Lisbona, in un quartiere chiamato “Bairro Alto”, durata due lunghi anni, e la maggior parte delle ispirazioni le abbiamo trovate in quel periodo: ispirazioni che ci hanno portato al ritratto decadente di Ainda E’ Noite.
Sono convinto che i Dwelling siano un gruppo da concerti in teatro, o ai piedi di un romantico castello medievale, e più genericamente, un gruppo da location atmosferica. Cosa ne pensi? Se avessi la possibilità di suonare in una locazione antica di una qualsiasi città del mondo, quale sceglieresti?
Sono d’accordo con te. I nostri concerti dipendono molto dalla locazione prescelta. Abbiamo avuto tanti bei momenti e tante esperienze in passato, il nostro release concert di Humana è avvenuto su una piattaforma galleggiante all’interno di uno degli acquedotti di Lisbona, e in quei due anni (2003 e 2004), abbiamo suonato in posti davvero strani: abbiamo fatto concerti acustici per le vie di Lisbona e addirittura suonato in una cappella mortuaria a Marvão, un villaggio medievale portoghese.
Riguardo alla location preferita, vorrei tanto suonare a Roma. Sono un grande appassionato della storia di questa città, quindi vorrei avere almeno una chance, è un mio grande sogno. Penso che per te, che sei italiano, possa essere una risposta fin troppo palese, ma ti dico in tutta onestà che è proprio così: voglio e devo avere una chance per suonare a Roma. Devo scegliere un posto preciso? Vorrei suonare al Forum o al Teatro Marcello.
E ora il doveroso assaggio di Ainda è Noite dei Dwelling, cliccate sui titoli per ascoltare il brano Ainda è Noite, e gli estratti di Sou Eu!, di Da Minha Ausência, e di Fujo De Mi.
Per oggi è tutto, e nella speranza di essermi reso utile nel provare a farvi conoscere queste due sublimi realtà discografiche, vi rimando al prossimo numero della rubrica, dove ci addentreremo nella zona più selvaggia della Scozia alla scoperta di alcune delle migliori formazioni che suonano e tramandano musica celtica.
Gaetano Loffredo