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Warloud (USA power metal Italia)

Di - 16 Maggio 2002 - 20:41
Warloud (USA power metal Italia)

Se dovessi assegnare il premio alla band più simpatica conosciuta in nove anni di fanzinaro, beh sicuramente il gradino più alto del podio sarebbe occupato dai cinque Warloud. Infatti dietro dei nomi alquanto strani e bizzarri, si celano dei ragazzi maturi e consapevoli delle proprie potenzialità, cinque menti pensanti che se ne infischiano altamente del fantomatico mondo del music business, e per i quali suonare per divertirsi e per far divertire è l’unico traguardo a cui puntare. Beh, questi ragazzi dovrebbero essere un’esempio per quella miriade di bands, o pseudo tali, che sono ossessionate dal contratto discografico e che si dannano l’anima pur di riuscire ad agguantare un deal con il “fabbricante di sogni” di turno che promette sempre e non mantiene mai…Allora Mec partiamo con la classica domanda, puoi farci una mini cronostroria dei Warloud?
[MEC] Si, ci siamo formati nel ’94 ed abbiamo registrato un demo lo stesso anno. Nel corso di questi 7 anni la band ha vissuto varie vicissitudini, quali la mia partenza per il militare ed il quasi completo (escluso L’Orco) cambiamento della line-up, ora alquanto stabile, con la quale abbiamo riproposto alcuni vecchi brani nell’ultimo CD.

Per delineare meglio la band, ci potresti dire quali sono le vostre principali influenze musicali.
[MEC] Per quanto riguarda me sono cresciuto a pane e Manowar, Poldo subisce influenze del buon vecchio Hard Rock, Orco vive nel vecchio trash Slayer a manetta, T1000 spazia tra la N.W.O.B.H.M. ed il più crudo Death Metal alla Morbid Angel, mentre Dede, il nostro ultimo aquisto, è per di più un Blues man ma non nasconde il suo amore per l’Heavy. E credo che tutte le nostre influenze si mischino nei Warloud per creare un nostro sound.

Come mai ci tenete a precisare di essere una band di classic metal e non uno dei soliti gruppi power metal degli ultimi anni?
[MEC] Perché il nostro sound non appartiene alla nuova ondata del power che ha imperversato nella nostra penisola, fatto per lo più di virtuosismi di tastiere e chitarre, e di liriche molto acute. Il nostro sound è più ruvido e meno immediato, come il classico metal degli anni ’80.

In che maniera è stato accolto il vostro demo di debutto da stampa e pubblico?
[POLDO] Non vogliamo criticare i giornalisti che ci hanno recensito, ma a parere mio alcuni di loro ci hanno forzatamente paragonato ai gruppi Power di moda e questo ci ha penalizzato, mentre il pubblico sembra apprezzare il nostro sound live piuttosto che etichettarlo. Bisogna inoltre considerare che il giornalista è umano, e come tale ha dei gusti e delle preferenze per determinati generi musicali. Capita sovente, soprattutto nelle recensioni dei gruppi underground, di essere valutati da persone non molto adatte al genere, con conseguente rischio di essere giudicati in maniera poco imparziale e troppo vincolata ai gusti del recensore.

Devo complimentarvi con voi per la scelta della magnifica copertina, al telefono mi  hai più volte detto che il disegnatore è un pezzo grosso della fumettistica italiana, puoi svelarci il suo nome? Ma è vero che il soggetto per il disegno è il tuo, potresti spiegarci il suo significato?
[MEC] Si tratta di Claudio Bisca, disegnatore della nostra zona che ha collaborato tra l’altro con la collana 2007 di fumetti fantasy ed invia anche alcune sue tavole per riviste americane. Per quanto riguarda il soggetto in effetti è mio, il demone in copertina è un personaggio a cui sono affezionatissimo e che mi accompagna ormai da molto tempo. Rastan, questo è il nome che gli ho dato, era un demone che ricorrentemente sognavo da bambino, ma lui non interveniva nei miei incubi per tormentarmi bensì per salvarmi dalle situazioni più indicibili e disperate. Rimasi molto impressionato, e decisi di farlo divenire un personaggio chiave dei miei racconti horror e delle mie saghe epiche, mischiando così sogni realtà e fantasia. Ormai per me rappresenta l’assurdo contatto fra realtà e immaginario, fra bene e male, il demone buono che lotta per risorgere dai propri errori e lasciare l’inferno.

Quindi il demone della copertina in qualche modo ha a che fare con i testi del cd, o no?
[MEC] Si, “Leave The Hell” è la canzone che narra della storia di Rastan che dopo essere stato scagliato nel fondo degli inferi per espiare le sue colpe decide di ribellarsi al suo destino segnato, e contro ogni speranza si rivolta contro l’inferno stesso per risorgere alla superficie e ridare salvezza ad un mondo che lui stesso più volte condannò, reiniziando così l’ascesa verso il cielo negatogli.

Credo che sia la mitologia che la letteratura fantasy siano i perni attorno ai quali ruotino le vostre lyrics, ma entrando più nel dettaglio, chi o cosa vi hanno ispirato nella stesura delle stesse?
[MEC] Come premessa non nego, ma anzi mi vanto, di essere stato molto condizionato in passato da grandi autori del fantasi e dell’horror come Robert E. Howard, H. P. Lovercraft, Clive Barker ed altri, e di essere inoltre un grande appassionato di mitologia e di giochi di ruolo. Quindi, a parte “Brave Heart” tributo al mitico film, il resto delle liriche sono tratte dai miei stessi racconti fantasy.

Delle tre song contenute su “Leave the hell” quali credi sia la più adatta per rappresentare lo spirito dei Warloud?
[MEC] Trovo musicalmente più matura “Mountain King”, mentre credo che “Leave The Hell” sia più significativa come metafora di colui che lotta nonostante tutto per elevarsi dai propri errori ed andare incontro alla propria gloria, messaggio che vogliamo trasmettere ai fans.

Così come la confezione, anche la grafica e la produzione sono superlative, pensate che la cura di ogni piccolo aspetto serva per elevarsi dalla “bolgia” che si è venuta a creare all’interno della scena classic metal italiana degli ultimi anni?
[MEC] Si, la cura della grafica e della produzione sono molto importanti, ma credo che per elevarsi dalla bolgia serva soprattutto la buona musica e un sound sincero, poiché per me anche un demo mal registrato potrebbe con dei buoni pezzi essere un gradito ascolto, o viceversa una mega-produzione rivelarsi al fine una emeritata cagata!

Perché pensi che un metal kids debba comprare il vostro demo?
[T1000] Innanzitutto un metal kid vedendo la nostra copertina dovrebbe capire che facciamo sul serio, e ascoltando il demo potrà sentire un metal diverso dalla scena Power attuale.

Dunque cosa credi che possano dare in più i Warloud ad una scena italiana che negli ultimi anni sembra sempre più soprassatura?
[MEC] Un vero cuore metal che pulsa lento ed incessante, il sound nelle orecchie dei fratelli, un sound che guarda al futuro senza mai dimenticare un passato di gloria che mai ci dimenticherà.

I Warloud si presentano al pubblico con la classica formazione a due chitarre, ma tu cosa ne pensi di quelle bands che all’interno del proprio songwriting utilizzano si sovente le tastiere?
[MEC] Per il sound che intendiamo dare noi l’uso frequente delle tastiere sarebbe inadatto, mentre per molti gruppi power o black attuali le tastiere sono una necessità.

Molti giovani bands sono ossessionate dal raggiungimento di un contratto discografico e non pensano più a suonare per divertirsi e far divertire, i Warloud da quale parte si schierano?
[POLDO] Noi suoniamo per divertirci e per far divertire, perché il puntare solo ad un contratto discografico tenderebbe a renderci schiavi delle mode del momento: il nostro intento è di arrivare ad un contratto senza perdere la nostra identità. Siamo anche coscienti che spesso i vincoli contrattuali possono limitare la naturale espressività di una band: molti gruppi hanno perso la propria reale identità con il passare del tempo, e credo che quasi sempre sia stata colpa di obblighi contrattuali o scelte commerciali. Il nostro intento è comunque quello di dare la massima priorità alla spontaneità della nostra musica, tutto quello che vi gira attorno non deve e non dovrà essergli dannoso.

Due dei membri della vostra band fanno parte di altretante formazioni metal dell’hinterland torinese, quindi come riuscite a districarvi negli impegni live delle tre bands?
[T1000] Rispettiamo un ordine cronologico: la prima band a fissare la data è la band che suonerà, e le altre non fisseranno concerti sovrapposti. Non ci sono priorità legate alla notorietà.

Dimmi la verità, ma sia per Orco che per “T .1000” i Warloud sono la priorità assoluta? E dato che ci siamo cosa ne pensi della musica degli Homicide Hagridden e degli Highlord?
[MEC] Non lo so, sentiamo loro! [T1000] Ritorno a quanto detto prima: non do priorità assoluta a nessuna delle mie bands, ma il mio primo amore, i Warloud, non si scorda mai. [ORCO] Nonostante il mio interesse per le due bands sia il medesimo ultimamente ho dedicato più tempo per vari impegni alla mia trash band. [MEC] Ritengo la musica degli Highlord un power di tendenza ben suonato e gli Homicide Hagridden una buona trash-band Slayer’s style.

A proposito, come mai avete adottato dei sopranomi così strani….
[MEC] Non sono assolutamente strani: abbiamo praticamente dimenticato i nostri veri nomi! POLDO: Ingordo divoratore di Hamburger. T1000: Il nostro Cyborg alla batteria. DEDE: Non lo sa neanche lui. ORCO: Basta guardarlo. MEC: mi ci chiamavano già da bambino.

Hey Mec, che cos’è per te l’heavy metal.
[MEC] Per me l’Heavy Metal è una somma espressione d’arte che unisce le persone in un vero credo, una vera e propria religione, una grande fonte di orgoglio e soddisfazioni, e per me che lo suono un ottima ragione per cui vivere.

Saluti finali.
[WARLOUD] Distinti saluti da tutti i Warloud. Se vi siamo piaciuti ditelo a tutti i vostri amici, altrimenti fatevi i cazzi vostri! Hail Brothers!!!