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Wotan (Mario)

Di Keledan - 4 Gennaio 2002 - 19:35
Wotan (Mario)

Poco conosciuti in Italia, ma adorati in Grecia, i Wotan incarnano appiena lo spirito del True Metal. Facciamo due chiacchiere con Mario, chitarrista della band.

Intervista di Beppe Diana

Negli ultimi tempi c’è una domanda che frequentemente turba i miei pensieri notturni, e cioè è mai possibile che in un periodo così florido per la scena classic metal italiana come quello degli ultimi sei-sette anni, debbano ancora esistere le cult band? E già, in questi lustri di gloria dove un disco oramai non lo si nega di certo a nessuno, mi è difficile pensare che una band storica come quella dei meneghini Wotan, dopo anni ed anni passati on the road a promulgare il verbo del true metal, debba ancora stentare a trovare una label nostrana che sia in grado di supportarli a dovere, tanto da indurli all’auto produzione del mini cd di debutto. Saranno le stranezze che circondano il fantomatico circuito del music biz, o i nostri discografici che si sono rincoglioniti? Mah, una cosa è certa, nessuno può mettere in discussione il valore artistico di una band che, sopravvissuta indenne alle mode dei trend provenienti d’oltr’alpe, si prepara ad affrontare il nuovo millennio da protagonista assoluta. Osannati in Grecia, dove vengono idolatrati come se fossero delle star, sconosciuti o quasi dalle nostre parti, i Wotan sono il classico esempio del detto ” mai mollare “, e proprio il loro spirito battagliero congiunto all’uscita dell’esordio discografico “Under the sign of Odin’s Crown”, mi hanno spinto a mettermi in contatto con il cordiale Mario De Giovanni, chitarrista nonché portavoce dei Wotan, che si è rivelato una persona matura e consapevole” dello stato delle cose…..”

(Mario) I Wotan nacquero nel 1988 e Vanni, il cantante, è il fondatore. Dopo la stesura dei primi pezzi ci furono un po’ di concerti, sempre nella zona del milanese. Dopo problemi legati alla line up finalmente registrammo il primo demo tape ” THUNDERSTORM ” pubblicato nel Marzo del 1993 e stampato in 500 copie.

Quindi il vostro primo demo risale addirittura a ben otto anni fa, cosa avete combinato in tutto questo tempo?

In tutto questo tempo ci sono stati molti problemi a livello di formazione, infatti non era facile trovare gente oltre che preparata anche motivata ed amante dell’ epic metal! Soprattutto in periodi dove Guns n’ Roses ( prima ) e Nirvana (dopo) imperversavano! Comunque nel 1997 la formazione si è finalmente stabilizzata, cosi oltre che a scrivere nuovi pezzi e fare qualche concerto, abbiamo registrato il nostro primo (mini) cd.

Eri a conoscenza dell’esistenza di una band degli anni ottanta che aveva il vostro stesso nome?

Si, ero a conoscenza di una band thrash metal mi sembra di Pesaro…Ma questo non quando ci siamo formati noi nel 1988 ma più tardi !

Qual è stata la risposta del pubblico e della critica nei confronti del demo?

La risposta del pubblico è stata ottima ( soprattutto in Grecia ) e devo dire anche la stampa ufficiale ( a parte Flash e Metal Shock che non ci hanno nemmeno recensito ) e non ufficiale ci hanno accolti bene.

Senti Mario, trovo che il vostro demo ha il sapore degli eighties, ma come siete riusciti a far rivivere quell’atmosfera lungo i solchi dei quattro pezzi?

Semplice….tutti i pezzi sono stati concepiti e creati più di 10 anni fa !! Ma ti assicuro che anche i brani più recenti sono molto eighties !

Ho sentito dire che “Under …” ha avuto una tiratura limitata a cento copie, quindi mi devo ritenere uno dei pochi fortunati a possederne una copia, o avete intenzione di ristamparlo?

Inizialmente doveva essere stampato in cento copie a solo uso promozionale, ma poi abbiamo deciso di stamparne 500, cosi da non far aspettare troppo i nostri ” crazy ” fans ! L’ idea di ristamparlo….non so, al momento è quasi sold out, ne avanzano una quarantina di copie, se non riuscissimo a trovare in fretta un contratto discografico, non sarà da escludere una ristampa.

Quali sono le tematiche affrontate nei testi del demo?

I testi li scrive tutti Vanni che è un grande appassionato di storia, e questa sua passione , ovviamente, influenza molto anche i testi che scrive. Infatti Dark Centuries parla del medioevo come periodo storico, Black Conqueror è un’antica leggenda celtica, The Quest for the Grail, com’è facilmente intuibile, parla della ricerca del Santo Graal.

So che in molti vi hanno paragonato giustamente ai Manowar, ma che importanza hanno rivestito mr. De Maio e soci nell’economia del songwriting dei Wotan?

I Manowar penso che siano l’ unica influenza in campo Metal che abbiamo. Personalmente li adoro, mi hanno influenzato parecchio a livello di composizioni, soprattutto i primi immensi album. Penso che siano gli unici ad intendere l’ epic metal come lo intendiamo noi. Ovviamente siamo influenzati anche da altri generi, come la musica classica, la musica celtica e talvolta le colonne sonore (vedi Conan o L’ Ultimo dei Mohicani, tema che riprendiamo spesso dal vivo ).

Sul retro del booklet del mini, c’è una splendida dedica alla Grecia, ci spiegheresti da che cosa nasce questa vostra profonda devozione nei confronti del popolo ellenico?

E’ difficile spiegare il nostro successo in Grecia…Sono molto fiero e orgoglioso di tutti i nostri fans ellenici, hanno capito in pieno la nostra filosofia e , soprattutto, le
nostre canzoni…. ci osannano come se fossimo degli dei, e questo ancora prima che uscisse Under the sign… Sembra impossibile ma è cosi…. Per questo motivo il cd è stato dedicato a loro.

Adesso una curiosità, come mai avete deciso di mantenere i vostri nomi di battesimo e non di adottare dei soprannomi come succede per molte bands nostrane?

Non mi sono mai piaciuti gli pseudonimi. Non vedo cosa ci sia da nascondere nell’ usare il proprio nome

Parliamo un po’ del forthcoming album “Carmina Barbarica”, il titolo ha per caso a che fare con l’opera omnia del geniale Carl Orff?

Mi dispiace contraddirti, ma il titolo del nostro album non ha niente in comune con la famosa opera di Carl Orff, sai volevamo solo dare un impronta “storico / latino / barbara” al nostro prodotto, e penso che il titolo Carmina Barbarica , che vorrebbe dire canti barbarici, suoni molto bene.

Puoi anticiparci qualche titolo descrivendoci musica e lyrics?

Non c’e’ ancora una tracklist precisa, dal momento che abbiamo una ventina di canzoni, dobbiamo solo sceglierle. Sicuramente ci saranno VAE VICTIS, STONE GIANTS, HUSSARD DE LA MORT, RIDE OF TEMPLARES, INNOXIA…tutte canzoni composte tempo fa ma molto molto epic ! Sarà dura decidere quali escludere…avevamo anche pensato di inserire una cover dei Manowar, giusto per tributare la migliore band del mondo !

Avete avuto già dei contatti con qualche label, o volete autoprodurvi anche il full lenght album?

Abbiamo avuto un contatto con Underground Symphony, ma al momento non riusciamo ad ottenere un accordo. Valuteremo le proposte. Questo per noi è molto importante perchè avere una buona produzione / distribuzione e promozione significa molto. Comunque, se non si troverà un buon accordo ce lo autoprodurremo, anche se, con tutta onestà, spero di no, perchè non abbiamo molti mezzi a disposizione.

Quindi supponiamo che ti vengano offerti due contratti, uno con una label italiana ed uno con una label estera, a parità di condizzioni quale sceglieresti.

Quella italiana, sicuramente!!!!!!. Sia per la vicinanza, poi per la lingua. Sai ne ho sentite tante di gruppi che hanno firmato per case estere anche famose, e poi si sono trovati male a causa di (volute ?) incomprensioni da parte della label. Per correttezza non faccio nomi.

Domandone d’obbligo, cosa ne pensi dell’odierna scena italiana?

Sono contento che il metal in Italia sia stato rivalutato molto. Ad essere onesto non mi piacciono le mega produzioni tipo Rhapsody, Labyrinth e tutte quelle bands Power – synfoniche che pullulano ora….Ma sono solo gusti personali. Io adoro l’ epic metal più grezzo, con suoni diretti, che ti entra subito nel cervello( e te lo spacca !!! ), quindi niente overdubs, niente computers e amenità del genere. Sai cosa, in Italia si sente ancora molto il problema dell’ esterofilia. E’ sempre stato cosi, anche 15 anni fa. Si seguono troppo i media, vengono osannati bands mediocri ( per me ) come Hammerfall, Edguy, l’ ultimo Stratovarius, gli ultimi Helloween e via dicendo; quando in casa nostra abbiamo bands superiori in originalità e qualità ma inferiori a livello di produzione….

Come procede l’attività live in casa Wotan? Vi esibite di sovente? E solitamente com’è un vostro concerto?

L’ aspetto live per noi è fondamentale. E’ adrenalina. Purtroppo non abbiamo molte occasioni di esibirci, vuoi per la mancanza di locali adeguati al genere proposto, vuoi per l’ inaffidabilità di molti gestori…Abbiamo avuto qualche brutta esperienza, vedi al THUNDEROAD di Codevilla ( scrivilo pure ) quando abbiamo suonato con i Centurion….il gestore non ci ha pagato nemmeno una lira, neanche le spese, a differenza di come era stato pattuito prima! Capita… Forse a fine maggio suoneremo ad Atene, in Grecia, ci stanno organizzando un concerto i nostri fans, e per me, sarebbe un sogno ! Ti terrò informato dell’ evento ! Se suoneremo dalle tue parti devi assolutamente venire a vederci….non te ne pentirai!!!

Qualcuno dice che l’heavy metal sia la musica classica del nuovo millennio, tu pensi che se Bach fosse vivo sarebbe veramente un metallaro?

Si, anch’io la penso cosi: Bach magari non moltissimo…sicuramente Paganini, il virtuoso per eccellenza, poi Wagner
( EPIC METAL ), Rossini , Verdi e il barocco Vivaldi. Loro suonavano Metal già 300 anni fa.

Credi nella fratellanza metal?

In parte si, perchè siamo tutti come una grande ” famiglia “, come una cerchia, bene o male ci si conosce un po’ tutti nel settore, e questo penso accada solo per il Metal. Mi spiace constatare che tra i gruppi italiani non c’e’ molta collaborazione, purtroppo. Se ci fosse meno invidia sarebbe decisamente meglio.

Cosa ne pensi delle web zine?

Per me le web zine sono più importanti dei magazine. I magazine, secondo alcune voci, sono un po’ più corrotti, sai sulle recensioni o sulle interviste. Le web zine sono più genuine, sono più oneste, e anche se graficamente inferiori, sono più gratificanti.
Un epic hail a tutti i nostri lettori.
Grazie davvero, sono contento che esista gente come te. Spero d’incontrarti a qualche nostro concerto, o magari davanti a una birra!
Continuate cosi!
DEATH TO FALSE METAL